ciao giossi, ho letto il tuo racconto con interesse
l'ho trovato interessante, piacevole alla lettura, incuriosisce al punto giusto per proseguire senza annoiarsi, il soggetto è davvero buono, e la descrittività rende il contesto
molto bella anke la fine, fine di speranza e di voglia di serenità
i miei complimenti
però sono perfezionista, e quando ho tempo adoro disquisire sullla tecnica, e siccome adesso ne ho un po', mi permetto un piccolissimo appuntino (nn me ne volere
)
secondo me tu hai delle buone idee, ma le scrivi di getto, con voglia di beare subito i lettori del tuo scrivere
ma così facendo tralasci quel "rivedere e correggere", misto al riallineamento, che rende il racconto più godibile per chi legge
mi permetto di fare un esempio, inserendo degli spazi e delle correzioni dove ad esempio si fa un po' fatica nel comprendere il cambio di "scena" legata al dialogo
versione originale:
....Seduta con la testa che il sonno ha fatto chinare mentre avvoltoi volano sempre più basso e qualcuno si è già fermato ai piedi della gabbia, un rumore di campanelli e di risate fanno allontanare gli uccelli con le loro grandi ali, e davanti all'orizzonte con dietro un sole arancione si staglia la figura di un uomo senza tempo, con tunica colorata fatta di tanti pezzi messi insieme, con un sacco sulle spalle di cui non sente il peso, che a grandi passi si avvicina a lei, arrivato sotto la gabbia gli urla -" Bella signora delle tenebre e della luce vedo che non hai ancora deciso di quale regno essere Regina, ma se rimani lì, sarai una Regina mangiata dagli avvoltoi e perderai il tuo regno, qualunque esso sia"-. Il silenzio fu la risposta mentre le piume del mantello si alzavano come per prendere il volo. Lasciando cadere il sacco per terra fra la polvere che il vento alzava -" Sai non ho nulla da fare nei prossimi mille anni e credo che mi fermerò qui sotto così se cadi ti potrò raccogliere ; ti ho seguita dal deserto, dalla foresta, vuoi che me ne vada ora che ti sei messa in trappola da sola"- Con una voce resa roca dal mutismo "- Non sono in trappola, questa gabbia è comodissima e ci sto bene come da nessuna altra parte, non ho terra sotto i piedi , ne rovi che me li fanno sanguinare e sospesa nell'aria trovo la pace"-. Togliendosi il cappello con i sonagli dal capo -" Vedo dalle tracce che si sono fermati in molti qui sotto l'albero, si vedono tante orme"-........
versione umilmente rivista:
Stava seduta con la testa che il sonno ha fatto chinare, mentre gli avvoltoi volavano sempre più in basso, qualcuno si era già fermato ai piedi della gabbia.
Un rumore di campanelli e di risate fece allontanare gli uccelli con le loro grandi ali, all'orizzonte un grande sole arancione faceva da sfondo alla figura di un uomo senza tempo, alla sua tunica colorata fatta di tanti pezzi messi insieme, porta un sacco sulle spalle di cui non sente il peso e a grandi passi si avvicina a lei.
Si ferma sotto la gabbia, alza lo sguardo verso la donna, urlandole una frase che da tempo portava con sè:
- Bella signora delle tenebre e della luce, vedo che non hai ancora deciso di quale regno essere Regina, ma se rimani lì, sarai una Regina mangiata dagli avvoltoi e perderai il tuo regno, qualunque esso sia -.
Il silenzio fu la risposta mentre le piume del mantello si alzavano come per prendere il volo.
Lasciando cadere il sacco per terra fra la polvere che il vento alzava continuò:
- Sai, non ho nulla da fare nei prossimi mille anni, e credo che mi fermerò qui sotto, così se cadi ti potrò raccogliere; ti ho seguita attraverso il deserto, nella foresta, vuoi che me ne vada ora che ti sei messa in trappola da sola?-
Con una voce resa roca dal mutismo lei rispose
- Non sono in trappola, questa gabbia è comodissima e ci sto bene come da nessuna altra parte, non ho terra sotto i piedi , ne rovi che me li fanno sanguinare e sospesa nell'aria trovo la pace-.
Togliendosi il cappello con i sonagli dal capo l'uomo la scrutò, ossrvandola le disse
- Vedo dalle tracce che si sono fermati in molti qui sotto l'albero, si vedono tante orme-........
leggerti è un piacere
ciao
chicom