La mia dolce paura

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OcchiDiFango
00venerdì 14 aprile 2006 08:44

Sei tornata con la valigia in mano.
Non credevo saresti tornata oggi.
La mia mano,
più veloce dei miei pensieri,
ha aperto la porta.
Tu, bellissima, sei entrata,
hai appoggiato le valigie
e mi hai baciato.
Ho ammirato il tuo splendore di sempre
Mentre caldo il mio cuore ruggiva,
fiero come il leone.
Volevo rimanesse sopito nel suo torpore,
per il mio difficile equilibrio,
ma ho aperto quella porta
facendo entrare nuova vita
e colori che non sono solito dipingere.
Mi fa paura il tuo mettermi il cuore in subbuglio,
ma ti amo.



OcchiDiFango, 07 Aprile 2006
loshrike
00venerdì 14 aprile 2006 22:04
Io nella poesia leggo la storia di un ritorno atteso.. ma di primo acchito potrebbe anche sembrare un'inatteso ma agognato ritorno..

Losh
OcchiDiFango
00martedì 18 aprile 2006 10:35
Un ritorno atteso dal cuore, perchè il cuore è assetato di vita.
Un ritorno imprevisto dalla mente, che non ha saputo più tenere a terra il cuore per evitare che questo "parta in quarta" come sempre.
Ritorno desiderato con tutta l'anima, non agognato con avidità od egoismo.

Alla fine si vive una volta sola, ed il tempo che non si vive è tempo che non torna più. Meglio amare ora, senza rimpianti.

loshrike
00venerdì 21 aprile 2006 22:39
Agognare non è sinonimo di avidità o egoismo ma a mio giudizio indica un attesa spasmodica.. un qualcosa che lentamente ti divora dentro ma non come un male.. al contrario hai la certezza che sarà qualcosa di unico..

losh
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