RIAPRE IL MUSEO BANDINI DI FIESOLE, SCRIGNO DI TESORI
Dopo un lungo restauro, ha riaperto il Museo Bandini di Fiesole, uno scrigno di tesori inestimabili che raccoglie il tesoro del canonico Angelo Maria Bandini, collezionista di arte sacra e amante della bellezza.
La risistemazione del Museo e' stata resa possibile dal contributo di Ministero per i Beni Culturali, Capitolo della Cattedrale di Fiesole, Regione Toscana, Cei e Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Con la riapertura del Museo Bandini torna la ''Gloria di Fiesole'', la citta' amata dai viaggiatori eruditi e curiosi del ''Grand Tour'' che, nella seconda parte del XVIII secolo, vi avevano scoperto, oltre all'incanto dei luoghi, una preziosa raccolta di opere d'arte nella residenza di un singolare umanista; il canonico Angelo Maria Bandini, bibliotecario, collezionista, antiquario, intellettuale e filantropo che le aveva destinate alla formazione di un museo di arte sacra, ma il Museo Bandini, di proprieta' del Capitolo della Cattedrale, nascera' oltre un secolo dopo, nel 1919 in un palazzotto appositamente progettato.
Chiuso per restauri, divenuti assolutamente necessari, modernizzato, le nuove tecnologie assicurano umidita' e temperature costanti, indispensabili per la conservazione dei dipinti su tavola, presentato al pubblico nel nuovo allestimento dell'architetto Mauro Santoni, il Museo riapre arricchito da nuove opere ''mai viste''.
Quattro bei dipinti inediti, di proprieta' della Curia, tra cui si segnala la ''Madonna con Bambino tra San Benedetto e San Girolamo'' di Luca Signorelli e una ''Adorazione dei pastori'', stucco tinto a bronzo, forse del Giambologna (potrebbe trattarsi di una formella dell'effimera porta del Duomo, realizzata nel 1565 in occasione delle nozze tra Francesco I e Giovanna d'Austria).
Frank