Meriggiare pallido e assorto

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loshrike
00martedì 25 gennaio 2005 15:45
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d' orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch' ora si rompono ed ora s' intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com' é tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.


E. Montale

Una poesia magistrale una chiusura superlativa..

Loshrike
kerianseray
00venerdì 13 gennaio 2006 14:22
[SM=g27811] concordo
loshrike
00venerdì 13 gennaio 2006 14:33
Re:

Scritto da: kerianseray 13/01/2006 14.22
[SM=g27811] concordo



Finalmente qualcuno che apprezza.. in questa desolazione poetica.. [SM=g27822]

losh [SM=g27823]
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