Giuseppe Abbati
Nacque a Napoli, figlio del pittore Vincenzo, il 13-1-1836. Studiò a Venezia, all'Accademia, col Grigoletti. Ma ritornò a Napoli nel 1853. Qui lavorò con il padre fino alla spedizione dei Mille, alla quale partecipò perdendo un occhio nella battaglia del Volturno.
Giunto a Firenze nel 1860, entrò subito nel vivo del movimento macchiaiolo, distinguendosi per alcuni "interni" delle chiese fiorentine, dipinti con una sobrietà di rapporti e un impianto solido di figure nell'architettura. Nel 1866 combattè di nuovo con le truppe di Giuseppe Garibaldi nel Trentino. Morì a Firenze, in seguito al morso del suo cane, idrofobo, il 21 febbraio 1868.
Giuseppe Abbati era dunque un esponente macchiaiolo, forse uno di quelli considerati minori, ma le sue opere sono....fotografie!!
Consideriamo che la "poetica" del macchiaiolo è realista, vuole escludere l'emotività soggettiva del pittore, la quale ha prodotto, in passato, opere naturalistiche, sentimentali, celebrative, in un'epopea di immagini che l'arte macchiaiola rifiuta in toto.
C'è un cambio anche di tecnica; nella pittura...."accademica", vi era lo schema del disegno, ed in seguito il suo riempimento...
L'artista macchiaiolo concepisce il disegno come una forma che si mostra a posteriori....che viene fuori, cioè dalla connessione di macchie, sulla tela.
Ma...facciamo parlare i suoi quadri.
Questa è la famosa Stradina al sole, si trova a Milano, nella Collezione Jucker, una delle poche fuori Firenze, visto che la maggior parte delle opere si trovano in Toscana, soprattutto in Maremma.