Ora che sei lontano

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ildabella
00mercoledì 12 aprile 2006 23:37
Ora che sei lontano

Ora che sei lontano,
ora vorrei trovarti.
Per troppo tempo invano
non ho saputo amarti.

Non ho saputo credere
a ciò che mi dicevi
che è bello solo avere
l'amore. E non sapevi

che in me per te non c'era,
che c'era solo affetto,
che - sola cosa vera -
t'amavo per diletto.

Così, dentro al tuo cuore
che avevo maltrattato,
morì anche in te l'amore
tradito e abbandonato.

Lontano, nella mente
sepolta la memoria...
In mezzo a tanta gente
-ognuno ha la sua storia-

oggi io t'ho riveduto
felice di lontano,
un angelo caduto
e vuota la mia mano...

Forse mi hai visto, forse...
l'avrò solo sperato...
Lo sguardo ti rincorse…
e si fermò, spezzato

di fronte al tuo sorriso
e alla tua donna amata.
Voltai di colpo il viso
Sentii una pugnalata...

Stringendo nella mano,
la luce di quei visi
Sparisti via, lontano,
Coi miei ricordi uccisi.


Ilda
loshrike
00venerdì 14 aprile 2006 16:53
Ora che sei lontano,
ora vorrei trovarti.
Per troppo tempo invano
non ho saputo amarti.

In questi primi versi ripeti due volte la parola "Ora", a mio avviso suona male, L'uso di Invano sarebbe anche giusto grammaticamente ma c'entra poco o nulla con l'ultimo verso.


Non ho saputo credere
a ciò che mi dicevi
che è bello solo avere
l'amore. E non sapevi

che in me per te non c'era,
che c'era solo affetto,
che - sola cosa vera -
t'amavo per diletto.

In questi versi ci sono troppi "che" confondono il messaggio che vuoi dare e l'ultimo verso si perde un pò nella banalità

Così, dentro al tuo cuore
che avevo maltrattato,
morì anche in te l'amore
tradito e abbandonato.

Non male.. questo funziona..
Lontano, nella mente
sepolta la memoria...
In mezzo a tanta gente
-ognuno ha la sua storia-

oggi io t'ho riveduto
felice di lontano,
un angelo caduto
e vuota la mia mano...

La rima usata in questi versi trasforma la poesia in una sorta di filastrocca che sembra essere cantata dai bambini e rovina l'insieme.

Forse mi hai visto, forse...
l'avrò solo sperato...
Lo sguardo ti rincorse…
e si fermò, spezzato

di fronte al tuo sorriso
e alla tua donna amata.
Voltai di colpo il viso
Sentii una pugnalata...

Stesso discorso con l'aggiunta di un tempo verbale che a mio modo di vedere stride con il presente dell'inizio..

Stringendo nella mano,
la luce di quei visi
Sparisti via, lontano,
Coi miei ricordi uccisi.


La chiusura non è male ma ripeto la rima la uccide.

Spero non te ne avrai a male per questi miei commenti, io penso che tu abbia delle buone qualità che devono sbocciare..

Losh

[Modificato da loshrike 14/04/2006 16.55]

ildabella
00venerdì 14 aprile 2006 18:15
avermene a male? e perchè? :)
in effetti hai ragione su molte cose.
Mi piacciono le rime... ma scrivo anche in versi sciolti a volte.
Non so, forse le rime, se si leggono in un certo modo sembrano filastrocche...ma non è sempre così.

Cmq grazie dei consigli... ne terrò conto. [SM=g27817]
loshrike
00venerdì 14 aprile 2006 21:31
Anch'io all'inizio scrivevo lunghe filastrocche.. se le rileggo adesso.. sorrido ma sono contento di sapere che non te la sei presa..
Coraggio.

Losh
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