Fuggito al cielo
dagli uomini
vivi nel ricordo scritto
cimelio di turpiloqui
bestemmie
rancori sottaciuti
immobile faro d’ipocrisie
a occulti peccati
alla luce premiati
-Padre di cieli perduti
in nuvole e vento il tuo fiato
e tosse,accumulo di voci
strozzate a spazzare
microbi residui
in melmosa terra
incollata al silenzio condanna
ma erutta malesseri
di maschere,bipedi cani
istruiti all’imploro
e puttane che ingoiano
tetani carni
sputano semi
d’anime morte
rivitalizzano corpi
liberati in destini
giocati a roulette
..padre
fatti sentire
col sibilìo di falce
taglia il male
di sempre
assoldato dagli occhi
che hanno bisogno
d’esempi
e oliare
arrugginito rosario
giocato in unica mano
mentre l’altra
prestigia rubare
voci di pianto
dei più umili figli
..pensaci oh!Padre
già troppo silenzio
…..sprecato……….
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Da:Soste Precarie
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