Sulle tracce di Ludwig II

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Keko01
00martedì 24 gennaio 2006 11:59

Tre castelli costruiti tra il 1868 e il 1886 (e altri in progetto ma mai realizzati), una splendida residenza di caccia a quasi 1.900 metri d'altezza, il profondo legame con la cugina Sissi, l'amicizia con Wagner (che salvò dalla rovina economica)....questi alcuni dei "numeri" di re Ludwig II, il più famoso sovrano bavarese, un mito del decadentismo ed in assoluto il più conosciuto, amato, controverso e studiato figlio della Baviera.

Ludwig nasce il 25 agosto del 1845 nel castello di Nymphenburg e, dopo un'adolescenza trascorsa spesso lontano da Monaco nella residenza estiva di Hohenschwangau (vicino a Neuschwanstein), sale al trono appena diciottenne nel 1864.
E' uno dei rampolli più in vista delle corti europee: bello, alto un metro e novantuno, slanciato e con due occhi di un azzurro cupo che incantavano tutti. Nel 1867 si ufficializza il fidanzamento del sovrano con la principessa Sophie in Bayern, sua cugina nonchè sorella di Sissi, ma il matrimonio, programmato per il 25 agosto dello stesso anno (poi rimandato a ottobre ed infine al 28 novembre) non c'è mai stato...perchè Ludwig ruppe il fidanzamento ad un mese dalle nozze? Una risposta si trova nei suoi diari segreti, recentemente pubblicati in Germania, dove emerge chiaramente l'omosessualità di Ludwig...

Quello che viene maggiormente apprezzato è la sua attenzione e passione per il sapere, per la conoscenza, con particolare riguardo all'arte medievale e barocca, alla musica di Wagner e alle antiche leggende della tradizione tedesca: per avere un'idea più precisa basta visitare Neuschwanstein, il "castello delle favole" per eccellenza, Linderhof, un piccolo gioiello in stile rococò con un parco abbellito da fontane, padiglioni in stile orientale e una magica grotta dove Ludwig si faceva cullare dall'acqua all'interno di una barca a forma di conchiglia, e ancora Herrenchiemsee, la "Versailles bavarese", dove emerge la sua passione per il re Sole (Luigi XIV di Francia) e la vita alla corte francese nel '600 e nel '700.

I bavaresi, soprattutto i contadini, hanno amato Ludwig e gli dimostrarono sempre un profondo rispetto e devozione, anche quando venne dichiarato pazzo (da una commissione medica che mai lo visitò ma si limitò a sentire le testimonianze di esponenti del governo, camerieri e valletti) e deposto dal trono l'8 giugno del 1886. Il 12 giugno, dopo non poche difficoltà e resistenze, il re venne trasferito in carrozza da Neuschwanstein alla residenza di Berg sul lago di Starnberg, trasformata per l'occasione in una specie di prigione.



Il castello di Neuschwanstein è uno dei simboli della Baviera e della Germania nel mondo. E' il "castello delle favole" per eccellenza, fatto costruire dal "re delle favole" Ludwig II (1845-1886) a partire dal 1869 su progetto dello scenografo Christian Jank. L'idea di edificarlo sullo stile delle antiche residenze feudali tedesche venne al monarca bavarese dopo essere rimasto quasi "folgorato" da una visita nel 1867 alla fortezza medievale di Wartburg in Turingia.

Neuschwanstein, situato nella sud della Baviera quasi al confine con l'Austria, domina dall'alto dei suoi 965 metri i paesi di Füssen e Schwangau ed il magnifico paesaggio circostante.
Le sale interne, riccamente arredate, sono un omaggio al genio musicale di Richard Wagner: "Tannhäuser", "Lohengrin", "Tristano e Isotta", "I maestri cantori di Norimberga" e il "Parsifal", un inno al romanticismo e alle antiche leggende germaniche.

Nel corso della visita al castello alcuni ambienti vi colpiranno in modo speciale: prima di tutto la sala del trono in stile bizantino, progettata da E. Ille e J. Hofmann. I gradini di marmo di Carrara portano all'abside che doveva sovrastare un trono d'oro e d'avorio, mai realizzato perchè dopo la morte del re tutti i lavori previsti e non ancora iniziati non vennero portati a termine. I dipinti, opera di W. Hauschild, raffigurano fra l'altro i dodici apostoli, sei re canonizzati ed episodi della loro vita. Al centro dell'abside si vede Cristo con Maria e con l'apostolo prediletto Giovanni mentre all'estremità della sala si può ammirare il dipinto rappresentante "La lotta di San Giorgio con il drago". In questo quadro, a sinistra sopra la roccia, si può vedere il quarto castello progettato dal re, la rocca di Falkenstein, la cui edificazione doveva iniziare nel 1886 ma nello stesso anno Ludwig morì e non se ne fece più nulla.

Nel grande candelabro a forma di corona bizantina ed eseguito in ottone dorato sono inserite 96 candele. Per sostituirle e per pulire il candelabro - che tra l'altro pesa parecchi quintali - è stato creato un apposito argano. Il pavimento in mosaico è stato realizzato utilizzando oltre due milioni di tessere.


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La storia del castello di Linderhof risale al '400, periodo in cui si segnala la presenza nella vallata del Graswang (sud della Baviera, quasi al confine con l'Austria) di un podere di proprietà del vicino monastero benedettino di Ettal ed affidato alla famiglia Linder (da qui il nome di "Linderhof").

Re Massimiliano II lo trasformò nell'Ottocento in un padiglione di caccia e nel 1869 il figlio Ludwig II acquistò il terreno circostante con l'intenzione di costruire una "villa reale", non un palazzo sontuoso e di rappresentanza ma un piccolo rifugio per il sovrano.

Approvati i progetti dell'architetto Georg Dollmann, che in seguito costruirà anche Herrenchiemsee, iniziarono subito i lavori che terminarono nel 1879. Nel 1880 prese vita il meraviglioso giardino - il vero gioiello di Linderhof - che fa da cornice al piccolo castello con le sue perfette geometrie, le fontane, le sontuose statue ed una serie di padiglioni di gusto orientale, acquistati all'Esposizione Universale di Parigi (1867 e 1878), come il chiosco moresco e la casa marocchina che, venduta dal governo bavarese alla morte di Ludwig nel 1886, è stata recentemente riacquistata e riportata nel parco.

Le sorprese del parco non finiscono qui: nella grotta di Venere (Venusgrotte), ispirata alla Grotta Azzurra di Capri, Ludwig amava passare intere ore a sognare e riflettere facendosi cullare dall'acqua all'interno di una piccola barca a forma di conchiglia che tuttora si può ammirare. Qui viene rievocata una scena del wagneriano Tannhäuser mentre nella Hundinghütte è ricostruita una scena del primo atto della Valchiria.

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Herrenchiemsee è stato costruito da re Ludwig II a partire dal 21 maggio 1878 (posa della prima pietra) in una posizione splendida: il castello sorge infatti in un'isola del lago Chiemsee, la Herreninsel, ed è raggiungibile con un traghetto che parte dal paese di Prien.

La Herreninsel - "isola degli uomini" - è così chiamata perchè ospitava un convento dei Canonici Agostiniani (oggi è un museo) e si contrappone alla vicina Fraueninsel - "isola delle donne" - che ospita tuttora una comunità di Monache Benedettine.

La facciata è una copia esatta di quella di Versailles: Herrenchiemsee si presenta come un inno alla potenza ed alla gloria del Re Sole, Luigi XIV di Francia, e Ludwig, da sempre profondo ammiratore di questa mitica figura storica, decise di erigere un castello che fosse l'esatta copia dell'originale francese.

Il grande interesse che nutre Ludwig verso il Re sole e la famiglia reale francese va oltre ad una semplice rimembranza storica o ad una passione-venerazione: Luigi XVI di Francia fu il padrino di battesimo di suo nonno, re Ludwig I di Baviera.

La prematura morte del quarantenne sovrano, avvenuta il 13 giugno 1886 in circostante mai chiarite nel lago di Starnberg, non consentì di portare a compimento il progetto. Oggi Herrenchiemsee è infatti costituito solo dal corpo centrale: l'ala di sinistra, incompiuta, è stata demolita nel 1907 mentre quella di destra non ha mai visto la luce.

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PS. Un tour che merita di essere fatto [SM=g27811]


Keko

[SM=x629242]



loshrike
00martedì 24 gennaio 2006 14:36
Mi piace questo inserto di storia.. quasi quasi proporrei una cartella solo per questo genere di notizie.. o ci pensa il Cane.. o ce la facciamo da soli.. che ne dici Keko??

Losh [SM=g27811]
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