Benvenuto
Benvenuto anche da me. Concordo in pieno !!! dobbiamo affidare alla natura le nostre sensazioni.
Come da millenni sanno fare gli orientali molto semplicemente.
Davanti a una scena di natura, la più vicina al proprio intimo, lasciarsi andare con il corpo, immobili, osservare, sentirsi espanderee sprofondando, fondendosi nel tutto.
Allora i propri pensieri si distendono davanti a noi come una striscia lunga, staccta dal nostro intimo e, quindi, finalmente comprensibile. Cosi facendo, perdono la loro forza negativa, stressante, angosciante e troviamo la soluzione d'improvviso con chiarezza.
Invece di solito, i raccogliamo i nostri pensieri e li avvilluppiamo, attorciliamo intorno a loro steesi a al nostro intimo, alle nostre sensazioni e paure e li rendiamo, così, senza capo ne coda, ingarbugliate e densi di pathos e angoscia.
Viva la natura, a me personalmente salire in cima alla montagna, sedermi su un masso comodo, da solo, osservare la potenza delle cime, che conservano ancora una forza enorme che le ha spinte così in alto, le pianure tra esse, mi sento "rompere" gli argini del corpo e fondermi in quello che vedo, perdendo quasi la mia identità.
Un abbraccio a tutti !!!