Un viaggio...verso il cielo
Quello che è successo non era certo previsto.
Un viaggio nel viaggio che doveva accadere, proprio perché non preordinato, proprio lì, esattamente; si è svolto intensamente, con profondità , senza guida ed ha segnato una svolta nella mia vita.
Desideravo da tempo ritrovarmi con le mie cugine venezuelane, Consuelo e Cristina; la prima tratti forti del viso, vestire zingaresco in linea con la sua anima istintiva, priva di regole, spontanea, un fuoco perenne negli occhi, impazienza di qualcosa che attende da tempo e che non riesce a riconoscere; ha gestito librerie, bar, attività di tarocchi, si definisce una “bruja”.
Cristina, viso delicato sorridente di occhi calmi e sereni; sobria e curata nel vestire che delinea un carattere sensibile. Ricercatrice universitaria nel campo etnico e attività nel campo della medicina orientale; un percorso di crescita interiore lineare.
Sono così diverse, ma per me sono come due sorelle: le vita della loro madre e di mio padre sono state molto simili, marcate da sofferenze di gioventù e conseguenti comportamenti conflittuali con i figli.
Il rapporto tra noi cugini è stato, quindi, sempre molto forte, profondo e imbevuto di una complicità briosa.
Di ritorno da un viaggio nel centro America, dai messaggi forti: Panama dove mi sento sempre a “casa”,… accolto dagli indios Kuna, dopo attenta osservazione, come uno di loro ….., quel momento magico sul vulcano Barù….i primi approcci increduli con la pranoterapia…..l’incontro con “Mano de Pietra”….la fusione con la natura della selva…
Guardando indietro scorgo il filo invisibile che unisce questi eventi, che sono uno la conseguenza dell’altro, in preparazione del “viaggio” nel viaggio.
Lo scorrere delle circostanze, quindi, mi porta da loro durante le feste pasquali.
Sento un desiderio crescente, man mano che si avvicina il giorno della mia partenza per Caracas, un’eccitazione infantile, un brivido caldo dell’intimo, un impazienza di stringerle a me.
Venezuela, los Roques, i Caraibi, paesaggi selvaggi, forti; terra di contrasti incredibili, miserie e ricchezze notevoli, governo corrotto; paese di “maestri”spirituali e di magia nere e bianca radicata nel vivere quotidiano (la “bruja” – le strega -).
Un mattino, Consuelo, mi disse che doveva andare nell’interno da una “bruja” che le ha promesso di eseguire un rituale per aiutare la sua biblioteca che stava attraversando una pesante crisi negli affari.
Non mi sono mai piaciute le magie e con essa chi la pratica, siano esse buone o cattive, perché ritengo che la vita vada costruita con le proprie forze. Ma in fin dei conti mi interessava solo stare con lei e, così, il viaggio nei territori meno conosciuti, tra la gente vera, mi attirò senza scampo.
Mi sentivo leggero, non certo attore principale.
Arrivati sul posto, camminavamo tra la gente semplice del piccolo “pueblo” e per la prima volta provai la sensazione che i miei contorni sfumassero, la mia entità corporea perdesse la sua forma conosciuta per sentirmi crescere, leggero, ma con le energie più forti.
Nel frattempo, raggiungemmo la casa semplice, spoglia della “bruja”.
continua....