Una cartolina da...Vibo Valentia

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@Ljuba@
00mercoledì 3 maggio 2006 15:58
Un pò di storia.

Storia
In principio fu un centro appartenente ai Bruzi che la denominarono Veip (da cui deriva "Vibo"), in seguito, fu colonia greca con il nome di Hipponion. Nel 192 AC i romani vi insediarono una colonia chiamandola Valentia e, successivamente, in epoca imperiale, Vibo Valentia. I bizantini provvidero a fortificarla ma i saraceni, verso il X secolo, la distrussero;(e te pare.. [SM=g27825] )

Federico II di Svevia la ricostruì (che onore... [SM=g27828] ) e ne cambiò il nome in "Monteleone" o "Monteleone di Calabria" che la città conservò fino al 1928, quando il ministro dei Lavori Pubblici Luigi Razza decretò di adottare nuovamente la denominazione romana di Vibo Valentia.

Già al tempo dei Greci prima e dei Romani poi, eletta Municipio, conobbe una sua centralità strategica e politica, tanto che ebbe l'onore di ospitare Giulio Cesare, Ottaviano e Cicerone, che la ricorda nelle sue lettere.


Sotto il Fascismo, per opera di Luigi Razza, giornalista, politico, deputato al Parlamento e Ministro dei Lavori Pubblici nel periodo fascista, che tra l'altro volle la costruzione del Palazzo del Municipio, eseguito in perfetto stile fascista, ebbe un grande rilancio nel campo dei lavori pubblici. Sfortunatamente non poté realizzare tutti i suoi progetti poiché morì in un incidente aereo in Egitto nel 1935. La città ne ha voluto onorare la memoria con un monumento, una statua bronzea, a figura intera, scolpita da F. Longo nel 1938, la quale si erge in Piazza Duomo su un alto piedistallo, sormontato da una stele recante in cima l'effigie marmorea della Vittoria alata. Un'altra effigie gli è stata riservata nel Palazzo del Municipio, a lui intitolato.

Nel 1993 con la realizzazione di un solenne monumento, la città ha inteso onorare la memoria di un altro suo illustre figlio, Michele Morelli, grande patriota e martire del risorgimento.





@Ljuba@
00giovedì 1 giugno 2006 12:57
Il castello normanno e il Duomo
oltre allo stupendo paesaggio, dominato dal mare, si possono ammirare il castello normanno e il Duomo.


Fu eretto tra il 1055 e il 1057 da Ruggiero il Normanno.



Le mura del castello normanno inglobano anche resti della città antica.





Da visitare anche il Duomo.

Duomo di San Leoluca


Edificato tra il 1680 e il 1723 sui resti di una preesistente chiesa distrutta da un terremoto, il Duomo di Vibo Valentia e' un bell'esempio di architettura barocca. L'interno, decorato di stucchi, custodisce, un gruppo marmoreo cinquecentesco raffigurante la Madonna della Neve, un altare ricomposto nel 1811 con marmi rari provenienti dal ciborio di Serra San Bruno e un bel Crocifisso cinquecentesco.
Le porte in bronzo raccontano la storia della città.






[SM=g27822]
ariel.46
00mercoledì 7 giugno 2006 15:45
Grazie.
[SM=x629187] [SM=x629186] Cara Ljuba,
grazie per questa cartolina di Vibo Valentia, per me questa ridente cittadina calabra ha un'importanza particolare, ha dato i natali ai miei nonni materni.
Scusa se troveri qualche errore ma sono profondamente commossa e non riesco a trattenere le lacrime.
Non ci sono mai stata, ma qualcuno dei monumenti mio nonno, che è stato un grande fotografo, nonchè cittadino onorario, li ha fotografati.
Se riesco a trovare le foto, che ha mia mamma, anche se sono in bianco e nero cercherò di postarle.
Grazie ancora e un bacio.
Ariel.
@Ljuba@
00mercoledì 7 giugno 2006 16:39
mi hai fatto emozionare, te possino... [SM=g27828] anche io sono molto emotiva [SM=g27817]
mia mamma è calabrese, e nonostante non ci possa andare regolarmente, sono ancora legata a quei posti.. [SM=g27823]

Grazie a te, altro che a me ..
un abbraccio forte forte... [SM=x629188]


@Ljuba@
00venerdì 7 luglio 2006 08:00
Stavo pensando...perchè fermarci a Vibo, e invece, non fare un bell'itinerario, che parta proprio da qui, per visitare un pò di Calabria?

Mah si, dai...al limite, la cosa peggiore che ci possa capitare...è che ci venga la voglia matta di un bel tuffo in mare [SM=x629130]

Dopo Vibo io mi fermerei dritta dritta a Tropea.

E' una perla...una vera perla.

Antica, pittoresca, vivace... [SM=g27817]



Quella che vedete in foto è la pittoresca chiesa di Santa Maria dell'isola, che fu già santuario benedettino d'origine medioevale, più volte rifatto.

Tropea si estende su una superficie di appena 3,59 km2 ed è, come territorio, il più piccolo della provincia di Vibo Valentia; ha una popolazione di circa 7.000 abitanti ed è situato a 29 km a ovest del capoluogo; il borgo medievale sorge su di una rocca a stapiombo sul mare a 60 m d'altezza., ai piedi del monte Poro. Città di antiche ed importanti nobiltà non si conoscono bene le sue origini.

E' definita la capitale delle vacanze della Costa di Italo, ed è il centro turistico più visitato della Calabria ed una delle prime d'Italia, ciò e dovuto alla bellezza delle sue spiagge bianche e frastagliate ed alle sue strutture ricettive: porto turistico, buoni alberghi, eleganti negozi, attrezzature balneari e non di meno la vicinaza al promontorio di Capo Vaticano.

E' sito di oltre 15 chiese di valore storico-religioso; da visitare la Cattedrale Normanna, in Largo Duomo che si presenta con la facciata gotica, un portale ogivale cinquecentesco ed una torre campanaria a pianta quadrata. La cattedrale custodisce un Crocefisso nero ligneo, un'icona raffigurante la Madonna di Romania di tardo stile bizantino, la Madonna del Popolo con Bambino, scultura marmorea del Montorsoli (1555). Altre chiese importanti sono: Santa Maria della Neve (Michelizia) e S. Maria dell'Isola..

Ecco la splendida Cattedrale







Altre foto...

Il mare piccolo


Piazza Ercole


Spiaggia della Rotonda.


Vi faccio vedere anche Capo Vaticano, località bellissima



"Appena la vidi seppi che quella terra, dalla quale si scorgevano magiche isole,era la mia seconda terra,e qui sono venuto a vivere. Sto su un promontorio alto sul mare,è un panorama stupendo. E quando il giorno,dalla punta del mio promontorio,guardo gli scogli e le spiaggette,cento metri sotto,il mare limpidissimo che si fa sempre più profondo,so di trovarmi in uno dei luoghi più belli della terra".....Capo Vaticano!!"
Giuseppe Berto



Si va?
[SM=g27822] Ljuba

ariel.46
00venerdì 7 luglio 2006 08:13

Ho già la valigia pronta!
Sono posti semplicemente... non ci sono parole...
Il mare pulito, le spiagge con la sabbia quasi trasparente...
Italia, mon amour...
Grazie Ljuba, con te si viaggia sempre in prima classe verso posti da sogno.
Un bacio.
Ariel.
[SM=x629188] [SM=x629187] [SM=x629188]
@Ljuba@
00venerdì 7 luglio 2006 15:49
Grazie, ariel, sempre troppo gentile....mi fa piacere condividere la mia passione per il viaggi...e un pezzetto della mia terra natale con voi [SM=g27822]

Andando avanti, incontriamo Nicotèra, una pittoresca cittadina di antico aspetto, che domina, da una splendida posizione, il golfo di Gioia, alle pendici del promontorio di Capo Vaticano.

Consideriamo che la maggior parte delle località che si trovano nei pressi della costa, (non tutte)hanno la parte antica....e la parte marina. Nicotèra marina si trova a circa 7 km da Nicotèra paese.

Dal web, copio e incollo questa notizie sulla cattedrale, un gioiello barocco di questo bel paese.

LA CATTEDRALE DI NICOTERA
di Orsolina Campisi

Così come il Castello, anche la Cattedrale di Nicotera ha una lunga storia.

Si dice sia stata costruita nel IX secolo e destinata al culto della Madonna Romania. Ma, come per il castello, la sua vera storia ha inizio con Roberto il Guiscardo, nel 1065, che la fece erigere in stile tipicamente normanno e con la prospettiva rivolta verso il maniero.

Fu, successivamente, ricostruita, su progetto del vescovo Ottaviano Capece che mutò completamente il suo aspetto originario e fu dedicata a Santa Maria Assunta. Monsignor Capece fu egli stesso architetto della chiesa basilicale e in ben ventisette anni, nel luglio 1610, completò la sua opera.

Questi ideò una chiesa composta da tribuna e presbiterio, quindi solo una navata, al suo interno il Crocifisso ligneo a tutto tondo, scolpito nel 1590 su incarico del vescovo, da Angelo Laudano di Napoli.

Il 20 Giugno del 1638 Nicotera subì l’incursione dei Turchi che entrati in Chiesa per saccheggiare, esplosero contro il Crocifisso sette colpi di moschetto, oggi ancora visibili, rubarono tutti gli oggetti sacri e bruciarono gli archivi.

La Cattedrale fu restaurata da Monsignor Mansi che fece costruire l’altare del Santissimo e ampliò la chiesa con l’aggiunta di altre due navate.

Così come il castello, anche la Cattedrale, subì in modo violento, i danni del terremoto del 1783 e anch’essa venne riedificata su progetto di Ermenegildo Sintes, allievo del Vanvitelli, sceso in Calabria con l’incarico, affidatogli dalla corte borbonica, di recuperare i monumenti di alcune città importanti danneggiati dal terremoto.

Egli la edificò utilizzando l’originale materiale di pietra arenaria normanna, visibile con l’ultima ristrutturazione dietro un vetro nella navata centrale o presso l’attiguo Museo diocesano di arte Sacra. Divisa in tre navate, la sua pianta si presenta oggi a croce latina con transetto, profondo abside e con soffitto a volte.

Proprio perché allievo del Vanvitelli, la Cattedrale del Sintes riecheggia altre chiese ideate dal maestro come l’Annunziata di Napoli o quella del Gesù di Ancona.

La navata centrale è caratterizzata dalla presenza dell’altare maggiore in marmi policromi fatto costruire a Messina intorno al 1767, così come il pulpito in marmo bianco sulla destra della navata, fine ‘800.

Al centro, la bellissima statua lignea dell’Assunta, protettrice di Nicotera, scolpita, nel 1764, da Domenico Muollo, scultore napoletano. Essa è posta su una base, sempre in legno, creata dai fratelli Scrivo di Serra San Bruno nel 1887. La sua particolarità è la decorazione a foglia d’oro.

Nella navata di destra da segnalare la presenza di due altari del ‘700, sempre di arte napoletana. Rilevante è l’opera che arricchisce la Cappella della Madonna delle Grazie dove è conservata una delle prime e tra le più belle sculture di Antonello Gagini di Messina, la Vergine col Bambino eseguita nel 1498.

Altra Cappella è quella del Sacramento dove è visibile l’altare settecentesco del Vanella. Sempre nella stessa navata troviamo il Crocifisso ligneo di Laudano di Napoli del quale si è già detto.

Interessante la navata di sinistra dove risalta l’urna con il corpo di un Martire romano, San Clemente.

Nella Sala Capitolare si trovano grandi armadi in noce del 1704 sempre di Serra San Bruno. Numerosi i dipinti all’interno della Cattedrale.

Da sottolineare che il Castello e la Cattedrale di Nicotera sono le uniche opere del Sintes presenti in Calabria, le uniche sopravvissute ai numerosi terremoti. Si consiglia, quindi, vivamente di visitarle.

Campisi Orsolina - Settembre 2005


Ed ora un pò di foto della marina [SM=g27822]







a me sembra stupenda [SM=g27817] <p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 07/07/2006 15.50</i>]</font></p><p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da @Ljuba@ 07/07/2006&nbsp;15.51</i>]</font></p>
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