La luna ritirò le ombre
il fantasma mi aprì lo stomaco
verso il nulla da confondere
e il buio mi separò dal ritegno
-vomitai rancori
con zuppa di vino
e cibi scagliati dentro
a distrarre
il circolo del dolore
e mettere sotto traino
delle dimenticanze
il cuore ballerino
Le nuvole
andavano di fretta
scoperchiarono la luce
della grossa palla d’oro
posta premio
di mondi lontani
...S'illuminò la violenza
arresa a farmaci scaduti
spruzzati a terra
dalla ribellione d’anima
esplosa da forzature
d’adatti rodati
Mi svuotai della figura amata
m'accinsi a ritornare a casa
(tomba vuota)
a distruggere medaglie
ormai cimeli orfani di storia
inutili a vegliare
il fantasma d’un amore
nel sentimento del disprezzo
di lì a poco fievole
verso l’indifferenza
regalo finale
alla tua vita,
lungo buco nero
nel passato
e coda di candela
ultimo ricordo
....nel divenire...
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Da:Soste Precarie
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