arte pubblicitaria

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chicom
00mercoledì 19 luglio 2006 12:22

anke la pubblicità è un'arte, basti pensare ai nomi famosi ke si impegnano per crearla, dai grandi fotografi ai grandi registi, a volte anke ai grandi pensatori

e quest'arte si è sviluppata nel tempo

ho aperto questo topic per raccogliere l'arte nella pubblicità, dalle foto ai disegni, dagli slogan alle idee,

tutto sommato si può considerare arte anke il creare slogan ke nel tempo sono diventati così familiari da entrare nel linguaggio italiano e nn solo

ciao ciao
[SM=x629128]

chicom
00mercoledì 19 luglio 2006 12:24

ma lo sapevate, il famoso motto della birra, è nato come pubblicità



loshrike
00mercoledì 19 luglio 2006 14:59
Ehi.. vecchio mio.. sei tu quello nella pubblicità?? [SM=x629171]
Allora è proprio vero che si campa cent'anni.. corro a bere..

Losh [SM=x629128]
chicom
00mercoledì 19 luglio 2006 15:07
[SM=x629134]
ke mi tocca sentire
[SM=x629135]
ulululante
00mercoledì 19 luglio 2006 15:21
Interessante, argomento da sviluppare, a cavallo tra grafica, arte ed estro umano, con pizzichi di marketing e psicologia.
Non un argomento così semplice come potrebbe apparire a prima vista.

Non esiste un componente prioritario o principale in quella che qui viene definita arte pubblicitaria (forse sarebbe più opportuno tecnica pubblicitaria, eh eh).

Ma è anche vero che una certa componente artistica, sia tecnica che di concetto, nella pubblicità esiste realmente.

E allora mescoliamo tutti questi ingredienti, credo ne verrà fuori un buon argomento di conversazione, se trattato seriamente [SM=g27824]

Cominciamo dalla grafica, onnipresente tra di noi, in ogni momento e in ogni luogo.
Sui cartelloni pubblicitari, sulle copertine di libri e dischi, in intenet, per le strade.
Fa parte, ormai, della nostra vita quotidiana.

Dove inizia? ha un inizio?
Se non è facile designare un punto di inizio, ma si può comunque considerare una buona partenza il finire del XIX secolo quando la comunicazione, nelle sue diverse forme, inizia ad assumere un ruolo socialmente rilevante all’interno della vita delle persone.

Quindi a partire dall’art nouveau e dalle avanguardie storiche si passa attraverso la grafica politica, di propaganda e sociale per poi arrivare al dopoguerra e ai primi marchi pubblicitari di grandi industrie come Coca Cola e Camel, negli Stati Uniti, e Barilla e Pavesini, in Italia.
Dopo i movimenti giovanili degli anni Sessanta e Settanta, iniziano a nascere le grandi scuole nazionali come quella dei “milanesi”, quella svizzera o quella giapponese.

E iniziano a imporsi i grandi nomi e i simboli e i messaggi che ci accompagnano oggi [SM=g27828]

Ma quella della grafica è anche, come tutte le storie, una storia di uomini, dai nomi a volte famosi, e di immagini che hanno fatto epoca.
E' impossibile farne qui i nomi, se non come breve assaggio: Toulouse-Lautrec e Leonetto Cappiello, Beardsley e Dudovich, Depero e Rodchenko, Boccasile e Piet Zwart, Armando Testa e Bruno Munari;
e, ancora, Massimo Vignelli e Savignac, Cassandre e Milton Glaser, Paul Rand, Saul Steinberg, Albe Steiner e Max Huber, fino ai protagonisti del panorama attuale, come Neville Brody, David Carson, Tibor Kalman.
E tutti gli altri.
Dentro lo grafica, dentro l"arte publicitaria" come l'ha definita chicom, dentro la storia.

ciauuu by ul
loshrike
00giovedì 20 luglio 2006 09:45
per la serie.. a volte ritornano... che piacere rileggere il caro vecchio lupastro..

losh [SM=x629149]
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