00 12/11/2014 05:57
Troppe pecore e maiali
e i fattori ignari in metamorfosi
da iene a polli spennati
da oche e galline
in questo paese non si può più
nè vivere nè morire con dignità
e la nuca che guida i piedi
non consente partire da se stessi

Rifletto in questi giorni di novembre
soffiati da un vento garbino
in atmosfere da purgatorio
tra riflessioni a sbagli passati
e assoluzioni finali dubbie

In cielo nuvole sbriciolate
spugne a lustrare il cielo
e abbandonate per scarsi risultati
impregnate d'implori maceri e distillati
non convinsero nemmeno i mandanti
e le stelle sulle quali sostare
per la fila al vaglio Divino
bruciarono messaggi

Questo vento caldo venato di fresco
carezza e frusta,pettina e scompiglia
spoglia e veste,stira e appallotta
profuma di crisantemi e addii
di panettoni e ossa
sbarba vicoli e l'imparrucca
di foglie, carte e plastica
poi gioca a barattoli
e al rumore del ruzzolo
copre scasso ai ladri

C'è chi sente bussare Natale
e chi guarda l'ultima pelle d'estate
restaurata da una lampada,
c'è qualche cane che suda
col nuovo vestito firmato
e fucila con gli occhi il padrone

Volano i capelli
e qualcuno pensa, uno a castagna
ma i ricci persi al polline
e i cinghiali spelacchiati
grugniscono ai rami spogli

Un vecchio,con l'unico dente non pignorato
a discolpa coglie l'ultima mela
testarda alle raffiche e sussurra
la riporterò dove il furto
diede tramandata galera
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Da: Soste Precarie
www.santhers.com
michael santhers