00 19/09/2017 01:06
S'affacciò alla finestra
dell'ultimo piano,
il vento le rubò
un calco sul viso
a musa del suo soffio
invisibile eterno,
era così bella
che la stanza s'ingelosì
e pensando di perderla
incominciò a tremare

Lei impaurita
si lanciò nel vuoto
e alata dai sogni
dei suoi ammiratori
leggiadra volò in cielo

Sorridente ai giochi della luna
corteggiata dalle stelle
non tornò mai più

Solo un poeta
sostiene ogni tanto di vederla
in un bicchiere
con riccioli di nuvole
specchiati in occhi di giada
danzante in punta di piedi
sull'arcobaleno
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Da.Soste Precarie
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michael santhers