Frei Betto - Domenico De Masi
Non c'e' progresso senza felicita'
Un dialogo sui limiti e vantaggi della globalizzazione
Rizzoli editore.
Il libro rappresenta un confronto dialettico e dialogico a due voci con un interlocutore che pone domande ai due dialoganti. Esso rappresenta un compendio di saggezza, un sunto essenziale di riflessione sulla nostra condizione umana, mentale, relazionale, politica e sociale. Calata in un contesto, la società post industriale, dove la riflessione sulla crisi o addirittura il fallimento della modernità, si intreccia con le caratteristiche e le condizioni tipiche dell'era post moderna.
Il libro si sviluppa attraverso un confronto fra culture e approcci diversi ma entrambi finalizzati ad indagare la condizione umana e le grandezze della mente resa attiva dall'attenzione al mondo circostante e alla condivisione di obiettivi di sviluppo del bello, del piacevole, dell'intelligente, del ben organizzato. I risultati si ottengono se assieme si collabora allo scopo.
I due dialoganti sono attenti e critici osservatori della realtà contemporanea, divisi sull'idea di Dio, ma fiduciosi entrambi nelle potenzialità positive delle persone. Essi affrontano temi cruciali del tempo presente: la povertà, la fame, l'analfabetismo, l'esclusione, l'assoggettamento, ma anche la crisi dei valori del tempo presente, lo strapotere dei mass media, il dominio sull'economia di gruppi di potere, la globalizzazione, il poco rispetto per l'ambiente e in generale per i più deboli, ai quali andrebbero date le opportunità per emendarsi dalla loro condizione di sfruttati e diseredati.
I due interlocutori sono rispettivamente - Frei Betto - un religioso domenicano di fama internazionale, che vive in Brasile ed è stato uno dei fondatori della Teologia della liberazione; oggi è consulente del Presidente del Brasile Lula e - Domenico De Masi - sociologo del lavoro e preside della Facoltà di Scienza della comunicazione alla Sapienza di Roma, amante del bello, della fantasia e della concretezza, attento alla coerenza etica dei comportamenti. Egli ha da tempo instaurato un particolare e fruttuoso rapporto di collaborazione, confronto e interscambio culturale e organizzativo con il Brasile.
Frei Betto analizzando la situazione fa un'osservazione condivisibile e che fa riflettere molto, egli afferma che: "
noi non siamo in un'epoca di cambiamenti ma siamo ad un cambiamento d'epoca", il che ci induce a riflettere sulla nostra condizione e sulle prospettive della nostra esistenza, attraverso un attento, originale e insolito itinerario storico culturale e filosofico.
L'approccio pedagogico è sostanziato fra l'altro dal confronto fa due impostazioni di metodo. L'uno sintetizzabile nella formula "pratica-teoria-pratica", l'altro in quella di "teoria-pratica-teoria". La sintesi che viene proposta da De Masi prende spunto dal ruolo storicamente avuto dalla Bottega rinascimentale e dall'Accademia, luoghi in cui saper fare, sapere e saper essere si fondono e che sono da lui stesso mutuati come esempio di eccellenza nel suo fare formazione e insegnamento.
Certo è che oggi il ruolo della teoria applicata alla ricerca, così come all'attività artistica risulta preponderante. Si pensi alla teoria della relatività di Einstein o alla scoperta della struttura del Dna. Non è un caso che i paesi più ricchi e attenti allo sviluppo prevedono cifre rilevanti dei loro bilanci per la ricerca, quando ai paesi poveri è lasciato prevalentemente il lavoro pratico ed esecutivo.
La lettura consente riflessioni sulla nostra condizione umana e sul rapporto che abbiamo con la storia, l'attualità, il divenire e i nostri comportamenti. Si comprende durante la bella tenzone dialettica che progresso e felicità sono due termini che necessariamente devono essere coniugati creativamente assieme.
Fratelli...
... un libro da regalare, perché fa ben pensare.
fonte
www.manager.it