Il fotografo canadese Finbarr ÒReilly ha vinto il World Press Photo 2006, con l'immagine della mano di un bambino premuta contro la bocca di sua madre La fotografia - ha scritto la giuria - esprime insieme "bellezza, orrore, violenza e disperazione".
Foto: © Finbarr ÒReilly/Reuters
Una donna prega per suo figlio, morto nel terremoto in Kashmir.
Foto: © Jakob Dall, per la Croce Rossa danese.
Nella settimana tra il 12 e il 18 agosto 2005 inizia il piano unilaterale di smantellamento delle colonie israeliane dalla Striscia di Gaza e l'evacuazione di tutta la popolazione israeliana fortemente voluto dal premier Ariel Sharon.
Quest'immagine, scattata durante i disordini, ha vinto il primo premio nella categoria reportage di attualità.
Foto: © Uriel Sinai/Getty Images.
Un ragazzo prega sulle vittime del massacro di Srebrenica (Bosnia), in occasione del decimo anniversario di quello che è considerato uno dei più sanguinosi stermini di massa avvenuti in Europa dai tempi della II guerra mondiale.
Foto: © Andrew Testa/Panos Pictures per il The New York Times.
Massimo Mastrorillo ha invece vinto nella categoria "Nature singles" con la fotografia "Lhoknga beach dopo lo tsunami", scattata a Banda Aceh, in Indonesia.
Foto: © Jacob Aue Sobol.
Nel World Press Photo poteva mancare una categoria dedicata alla Natura? Certamente no.
Il fotografo norvegese Pål Hermansen è un'istituzione nel mondo della fotografia sul ghiaccio. Suo il secondo posto nella categoria con questa foto di un orso polare, ripreso "a tavola" nell'arcipelago delle Svalbard, in Norvegia.
Foto: © Pål Hermansen per Orion Forlag/Getty Images.
Keko