00 18/05/2006 09:05
Ecco perchè ADORO questo forum.

Basta una parola, una ricetta, un niente insomma...


E' BELLISSIMA QUESTA COSA.

Nella vita vera, difficilmente incontro persone così curiose, così pronte ad apprendere, a dare e ricevere.

Bello, veramente.

Visto che avete tirato fuori Sant'Antonio...volevo parlarne anch'io, anche perchè, nella mia zona, riveste un'importanza particolare.
Sant'Antonio è sempre rappresentato col il maialino...fra i piedi.

Era privilegio dei monaci appartenenti all'Ordine Antoniano di allevare porci, per via del lardo che serviva a curare quel "fuoco" (il fuoco di Sant'Antonio, si chiama da noi, ossia l'Herpes), ma non basta.

Riuscito sant'Antonio vittorioso dalle "tentazioni", il Diavolo, artefice perdente di quelle manovre di peccato, era stato costretto a seguire per sempre il santo, tramutato però da maiale.

Nella mia terra, sia in Sabina che a Roma, il 17 gennaio si procede alla benedizione degli animali. Una stupenda cavalcata, una lunga torciata la sera...accompagnano la statua del Santo che cambia casa. Ogni anno, infatti la statuetta è ospitata dal festarolo di turno, il quale, per una settimana, ha le porte aperte ai fedeli che vogliono visitare il Santo in segno di devozione. Al festarolo spettano le spese per la festa, aiutato ovviamente dalla Confraternita

Un mese circa prima della festa, i Santantognari (così vengono chiamati), passano di casa in casa, offrendo il calendario di Sant'Antonio, dietro un'offerta che servirà per finanziare la festa.

Al mattino, arriva il festarolo vecchio a cavallo, accompagnato dal Presidente dell'Unione, e dal nuovo Signore della festa.

Noi, festanti, accogliamo l'arrivo del Santo, al grido di Evviva Sant'Antonio.
Finita la messa, tutti in piazza a far benedire gli animali
Segue, dopo la messa, la cavalcata, stupenda. Sant'Antonio mangerà per l'ultima volta a casa del vecchio padrone.

Il pomeriggio, durante una solenne cerimonia, avviene la consegna della statuina.
Ogni anno, si vedono le lacrime, la commozione, la tristezza di chi deve lasciare il santo al nuovo padrone. E...bè, piangiamo un pò tutti.
Finita la cerimonia, il nuovo Signore, tiene in braccio la Statuina per permettere ai fedeli il saluto devozionale.
E segue, una lunghissima torciata, per accompagnare Sant'Antonio alla nuova casa..durante i quali vengono eseguiti canti tradizionali.

Arrivati alla nuova casa, la signora della festa, accoglie il nuovo arrivato, vestita di nero, con un velo in testa, ed offre a tutti le ciammellette (ciambelle all'anice) e le coppiette d'asino.Le Coppiette, originariamente strisce di carne magra d'asino, devono essere lasciate a macerare nel vino rosso speziato (soprattutto di peperoncino) ed essiccate al sole sopra speciali "incannucciate".
La carne d'asino venne nel tempo sostituita con quella di cavallo. Oggi viene usata la carne di maiale.

La...presenza del porco, vicino ai piedi del santo...ha condizionato però gli onomastici. [SM=g27828]

Nessuno, con il nome Antonio, se la sentirebbe mai di far coincidere il suo onomastico con il 17 gennaio.
E sceglie il 13 giugno, festività di Sant'Antonio da Padova, accessibile.......affidabile, e senza maiale tra i piedi.



Ed ecco una canzone, abbruzzese, che però noi tutti conosciamo, che narra le tentazioni di Sant'Antonio.

Sant'Antogno allu desertu
se coceva li spaghetti
satanassu pe' dispettu
je fregheva la furchette
Sant'Antogno nun se lagna
e culle mane se li magna

Sant'Antogno Sant'Antogno
lu nemicu dellu demoniu

Sant'Antogno allu desertu
se cuceva li carzuni
satanassu pe' dispettu
je fregheva li buttuni
Sant'Antogno se ne frega
co lu spagu se li lega.

Questa canzone, non viene cantata, durante la festa....ma nelle case, quando si sta a cena, in compagnia, in suo onore. [SM=g27828]
e........come diciamo noi...

E N'ANTRA VORTA SOLA SOLA

EVVIVA SANT'ANTOGNO!!



Cosa dice l'agente 007 prima di morire?
Il mio nome è Bond, mori...bond.
[SM=g27828]