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Salvatore Quasimodo

  • Messaggi
  • sole281
    00 12/06/2006 16:01
    COLORE DI PIOGGIA E DI FERRO


    Dicevi:morte, silenzio, solitudine;
    come amore, vita. Parole
    delle nostre provvisorie immagini.
    E il vento s'è levato leggero ogni mattina
    e il tempo colore di pioggia e di ferro
    è passato sulle pietre,
    sul nostro chiuso ronzio di maledetti.
    Ancora la verità è lontana.
    E dimmi, uomo spaccato sulla croce,
    e tu dalle mani grosse di sangue,
    come risponderò a quelli che domandano?
    Ora, ora: prima che altro silenzio
    entri negli occhi, prima che altro vento
    salga e altra ruggine fiorisca.
  • sole281
    00 12/06/2006 16:01
    LETTERA ALLA MADRE


    «Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
    il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
    gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
    non sono triste nel Nord: non sono
    in pace con me, ma non aspetto
    perdono da nessuno, molti mi devono lacrime
    da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi
    come tutte le madri dei poeti, povera
    e giusta nella misura d'amore
    per i figli lontani. Oggi sono io
    che ti scrivo.» - Finalmente, dirai, due parole
    di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto
    e alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore
    lo uccideranno un giorno in qualche luogo. -
    «Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo
    di treni lenti che portavano mandorle e arance,
    alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze,
    di sale, d'eucalyptus. Ma ora ti ringrazio,
    questo voglio, dell'ironia che hai messo
    sul mio labbro, mite come la tua.
    Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
    E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
    per tutti quelli che come te aspettano,
    e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,
    non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
    tutta la mia infanzia è passata sullo smalto
    del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
    non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
    Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà,
    morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dolcissima mater.»