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Arte-realtà sadomaso


[Egon Schiele, L’abbraccio, 1917. Vienna, Österreichische Galerie. Il corpo femminile è quasi un’ossessione per l’artista tedesco. Sono gli anni della prima guerra mondiale, e l’eros appare vissuto con drammatica esasperazione.]
Proprio a questa condizione femminile di moderna schiava s’ispira un’opera come il Senza titolo di Allen Jones: consiste in un tavolino di cristallo sorretto da una donna in vetroresina, messa ginocchioni e inguainata in una verde tuta attillata, rifinita da lunghi e neri guanti di pelle, da stivali e da una cuffia dello stesso colore e del medesimo materiale. L’insieme strizza l’occhio, polemicamente, a un facile erotismo sadomasochista che trova riscontro in alcune scene di certi disegni erotici francesi degli anni Venti e Trenta. Firmato da Carlo & Cie, questa sorta di fumetto mostra avvenenti fanciulle, deferenti schiave di altre donne sensuali, infilate in lucide guaine di pelle nera che s’atteggiano a oggetti. In un caso simile, quattro dolci fanciulle sostengono sulla schiena il piano di cristallo di un tavolo su cui è distesa la signora e padrona. La scena è assai simile a quella immaginata da Jones, anche se nulla ci dice che ne sia la fonte d’ispirazione.