00 14/07/2006 16:38
Lasciate che io vi inviti alla visita con parte dei versi che leggerete poi incisi sopra la panca Etrusca che troveremo a metà del percorso e che dicono:
"Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua..."
io aggiungo
"dove tutto vi parla d'amore e d'arte."


Vedrete che la passeggiata avrà qualche aspetto romantico, secondo i gusti e le disposizioni di ognuno; ma comunque sarà certamente piacevole.
Oltrepassate quindi il cancello sormontato dallo stemma degli Orsini.
Vi troverete avanti a due sculture...

LE SFINGI.
Parenti prossime dei mostri che popolano il Bosco Sacro e dedicate all'Imperatore Augusto, il nuovo Romolo che aveva messoin auge la mitologia romana e scelto questa bestia favolosa come sigillo privato.
Vi danno il benvenuto e vi chiedono poi dopo la visita il vostro responso con le parole che vi sembreranno un po'strane:

"Chi con ciglia inarcate et labbra strette non va per questo loco manco ammira le famose del mondo moli sette".
Ed ancora
"Tu ch'entri qua pon mente parte a parte e dimmi se tante meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte".
E allora, diamogli retta e vediamo se quel signore, di più di quattrocento anni fa avesse esagerato.
Prendete quindi il vialetto alla vostra sinistra.
Le figure che voi vedete ai lati incarnano gli Dei più antichi:
Saturno, Giano, Fauno, Evandro e naturalmente la Triplice Ecate...


Ed alla fine del sentiero avrete il primo spettacolo...

Ariel.

...continua


















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