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La “poesia simbolica” è una tecnica volitiva di composizione e rilettura molto utile per superare una delusione, una perdita, un cambiamento, per staccarsi lentamente da stati di dipendenza affettiva oppure per fissare le motivazioni che possono ricucire legami controversi importanti, attraverso creazioni che possano raccogliere e ricordare le emozioni provate nei confronti di una persona o di una situazione con cui si mantiene un legame irrazionale e doloroso.
La “poesia positiva” è una forma di poetizzazione che cattura prospettive positive alla vita, sviluppando le possibilità di “pensiero positivo” e alimentando nuove emozioni, aiutando a superare quelle tendenze a concentrarsi sui momenti emotivi negativi amplificandoli, come avviene nelle persone con tendenze depressive.
La “poesia immaginativa” è una tecnica di lettura di poesie, composte dal destinatario o da altri, che assumono una funzione simile a quella della “poesia positiva”, ossia di aiutare a sviluppare una rappresentazione di Sé in una situazione, associata ad emozioni positive. È molto utile per affrontare paure e situazioni ansiogene. Spesso si può partire da una “poesia immaginativa negativa” per giungere a sviluppare e rileggere, in condizioni più utili ad assorbire le emozioni, una “poesia immaginativa positiva”.
La “cronaca poetica” è una forma di allenamento molto utile alle persone “alessitimiche”, ossia a coloro che non sono particolarmente capaci di parlare delle emozioni che vivono e che quindi tendono a riferire la “fredda cronaca” degli eventi, conservando le emozioni sotto forma di conversione fisica degli stati affettivi inespressi (somatizzazioni) o come un “dolore senza nome”. Per chi ha difficoltà più grandi nell’espressione emotiva, si può cominciare con la composizione di forme brevi di “cronache emotive” a partire dalla rilevazione del “profilo emozionale” associato ad un evento, cioè avvalendosi di una griglia emotiva di aggettivi-stimolo che devono essere scelti e poi utilizzati nella creazione poetica. Un altro metodo consiste nella stimolazione della creazione attraverso la lettura-recitazione emotiva di poesie altrui che si riferiscono all’evento da rielaborare.
L’”eco poetico” è una tecnica con finalità simili alla precedente che serve a supportare la coscienza emotiva e che consiste nella creazione poetica durante la lettura di poesie o di altre narrazioni a tema. Ha la principale funzione di aiutare chi non è abituato a sentire e a descrivere le proprie emozioni.