00 12/08/2006 19:06
da casa mia....
Cittadella
Anche Cittadella entra nel circuito culturale delle celebrazione dei 500 anni della nascita dell'artista Andrea Mantegna. Lo fa con una mostra sull'oreficeria sacra veneta nel secolo del Mantegna, che sarà inaugurata il 30 settembre nel Palazzo Pretorio. L'esposizione della città murata è così nel cartellone degli eventi culturali che si svolgono a Padova, Verona e Mantova, città dove operò l'artista. La mostra ideata per gli spazi di Palazzo Pretorio, mette in luce il contenuto devozionale dei preziosi manufatti quattrocenteschi. Gli oggetti esposti sono di proprietà del Museo Diocesano, della Cattedrale di Padova e del Museo del Duomo di Cittadella. Opere [SM=x629130] importanti basti pensare che il magnifico reliquiario della lingua di Sant'Antonio è stato voluto da Antonio Ovetari, esponente della famiglia originaria di Cittadella che ha promosso la splendida decorazione della cappella privata agli Eremitani, inizio dellopera del Mantegna. La mostra è patrocinata dalla Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, e sarà diretta da Fabrizio Magani. Il catalogo è curato da Anna Maria Spiazzi, Soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso. Tra i pregiati pezzi in mostra il Reliquiario della Croce (Bartolomeo da Bologna, Antonio di Giovanni, Francesco di Comino)1443-1453 in argento fuso, sbalzato, traforato, dorato; Croce processionale (Orafo del Veneto occidentale) XV Secolo in argento dorato, sbalzato, cesellato, inciso, fuso; Croce processionale (Orafo veneziano) XV Secolo in argento fuso, sbalzato, cesellato, inciso, dorato; tre Pianeta con inserto di broccato a croce del XV Secolo e poi da Francoforte cinque discegni attribuiti ad Andrea Mantegna: Pellicano, la Vergine in preghiera, San Giovanni Evangelista, Santa Maria Maddalena e Cristo in pietà. L'evento è gestito dalla Fondazione Palazzo Pretorio. La mostra rimarrà aperta fino al 7 gennaio