00 19/08/2006 17:43

ecco la risposta del direttore, magari tardiva, ma sicuramente esaustiva

nn ho risposto subito perkè nn conoscevo l'argomento, e, confesso, l'avevo sottovalutato

mi sono quindi informato sull'arte legata alla psicologia e alle manifestazioni di disagio umano, e ho cominciato a scoprire un mondo nuovo e per molti aspetti interessante

così ho deciso, e credo i miei vice approveranno, di aprire una cartella dedicata all'arteterapia, ke, caso strano, in codice è kiamata ART, come il nostro forum [SM=g27817]

naturalmente ki volesse moderarla nn deve far altro ke dire, ehi, sono qui, nel frattempo resta all'admin

vi appioppo qui a seguire alcuni brani trovati in rete ke esplicitano, seppur in piccola parte, un primo abbordaggio a questa materia

woof woof
[ciao ciao]

La natura multidisciplinare (artistica, psicologica e pedagogica) dell'Arteterapia la inserisce e coinvolge nei programmi di prevenzione e cura.

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... contribuisce alla diagnosi, alla presa in carico e al trattamento del disagio psicologico e sociale.
Gli interventi possono avere finalità preventive, riabilitative, terapeutiche o psicoterapeutiche e sono rivolti a differenti utenze: minori, anziani, disabili, psichiatrici, ammalati Aids, pazienti oncologici e cardiopatici, inoltre: nelle dipendenze, nelle condotte trasgressive, nei disturbi alimentari, nell'area benessere.

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Gli strumenti e i materiali, le procedure e la decodifica sono utilizzati e proposti come mezzi di negoziazione nella terapia.

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In particolare, nell’arteterapia dinamicamente orientata e che fa riferimento al modello polisegnico, l’attenzione non è rivolta all’interpretazione psicologica delle opere o all’addestramento artistico ma alla decodifica del linguaggio grafico-plastico come specchio delle vicende interne e relazionali dell’utente.

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lo scopo dell'Arteterapia non è interessarsi al prodotto artistico in sé, scoprire talenti e facilitare esposizioni, ma avvicinarsi all'esperienza interiore che questo prodotto veicola. Il ricorso all'arte e ai rituali del fare creativo, da sempre specificità degli artisti, è proposto come codice condiviso che dà agli utenti la possibilità di un lavoro introspettivo e cognitivo in una relazione transferale consapevole.