In doppia fila con motore acceso: si può
Non può essere considerata «una sosta prolungata», bensì una «breve fermata».
Nessuna multa, anche se si intralcia il traffico
ROMA - Restare in doppia fila, ma con il motore dell'auto acceso non può essere considerato «una sosta prolungata», bensì una «breve fermata», e quindi l'automobilista non dev'essere multato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione confermando una sentenza del giudice di pace di Terni che aveva annullato una contravvenzione della polizia municipale. Nell'estate 2002 Arnaldo P. era stato multato per divieto di sosta per essersi fermato pochi istanti nella piazza principale di Terni accanto ad altre auto posteggiate. La seconda sezione civile della Suprema Corte ha bocciato il ricorso del Comune di Terni, che si era opposto alla decisione del magistrato onorario. Secondo la Cassazione, il magistrato l'aveva correttamente ritenuta una «breve fermata» e non una «sosta prolungata»: dagli atti risulta infatti che Arnaldo P. si era momentaneamente accostato con il motore acceso e quindi non è configurabile l'infrazione prevista dall'articolo 157 del codice della strada che punisce «la sosta intesa come la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo con possibilità di allontanamento da parte del conducente». Per la Cassazione non importa se - come sostenuto nel ricorso dal Comune di Terni - l'auto in doppia fila intralciasse il traffico: l'infrazione contestata era un'altra e pertanto la multa deve considerarsi nulla.
23 agosto 2006