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I malati di Internet

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  • =diabolick=
    00 17/10/2006 18:48
    Chi chatta
    Fino a qualche anno fa (e per molti, tuttora) era
    opinione diffusa che le chat fossero un luogo per
    adolescenti cattive intenzioni. Un gioco tutt’al più.
    Ecco,
    appunto, un gioco, e proprio come tale si
    addiceva a chi è abituato all’attività ludica. Non
    tanto ai bambini, poiché questi non giocano a
    parlare, a comunicare, quanto piuttosto a chi
    inizia a esplorare nuovi tipi di conoscenze, Questa è
    stata la convinzione nata con le chat. Poi, però,
    con il tempo, si è visto che non è affatto così. Si è
    appurato che a chattare sono persone delle età
    più disparate. Giovani e anziani. Adolescenti e
    pensionati. Imprenditori e operai.le chat sono il mezzo di comunicazione per eccellenza di chi non si conosce e fin tanto che non ci si conosce.Le chat sono formidabili, danno modo di parlare con ore amabilmente con gente che nella vita reale
    considereresti insopportabile. Il punto è proprio
    questo. Nella vita reale. In chat, quando ci si lega
    a qualcuno, tutto sembra assumere un alone di
    magia, di sacralità.Fra le persone che chattano vi sono anche
    malintenzionati; persone violente, pedofili,
    sadomasochisti e tutti coloro che si sentono al
    riparo e al sicuro poiché possono nascondersi
    con facilità.Difficilmente una persona cambierà chat.
    Sì, per curiosità potrà passare da una ad un'altra,
    ma normalmente ne sceglierà una e si affezionerà
    a questa. Un po' come ci si affeziona alla propria
    casa. Ecco, potremmo proprio dire che le chat
    rappresentano, per molti, una vera e propria
    abitazione parallela a quella reale. e
    più frequentemente ci si sente ripetere in chat è
    proprio questa: "Spero di rivederti. Spero di
    poterti sentire presto. Per questo
    stesso motivo è difficile che accada quello che
    invece sovente accade nella vita reale: ovvero che
    amici di amici diventino amici. In chat no.
    Chattare non è sinonimo di alcuna malattia.
    Chattare, di per sé, non è negativo Ciò però
    non significa che l´azione
    del chattare non possa trasformarsi in una
    patologia. Ci si può ammalare di chat.
    Risulta concepibile che più tempo
    si passa davanti alla chat meno ne resterà per
    fare altro. C´è da insospettirsi quando ci si rende
    conto che le normali azioni quotidiane vengono
    ritardate dal fatto che le chat prendono il
    sopravvento.Credo di
    non esagerare quando penso che la chat possa
    dare dipendenza. Una dipendenza fisica e
    psicologica, al pari del bere, del fumare, del
    drogarsi. Chi dipende dalle chat, infatti, fa delle
    chat la sua ragione di vita. Tutta la giornata
    comincia e termina con le chat. Tutto il resto
    perde valore, non è interessante, diventa noioso.
    Ogni altra azione perde di significato e, appunto,
    si vive in funzione delle chat. Questo può
    apparire paradossale e impensabile per chi è al di
    fuori, eppure sono sconcertanti le dipendenze
    che possono emergere. Si comincia dall´ormai
    stranoto: ancora cinque minuti, cosa vuoi che
    siano cinque minuti in più, e si finisce per
    perdere intere giornate e intere nottate in chat.
    Rimangono sempre più delusi
    del fatto che nessuno gli sia veramente amico. E
    così chattano ancora di più e ancora e ancora fino
    all’esaurimento delle forze. A volte capita che
    queste persone dormano con il computer accesso
    e connesso, pronti a svegliarsi e a chattare
    qualora qualcuno in qualsiasi momento decida di
    contattarli.Risulta quanto mai comprensibile che
    in siffatti casi soltanto una psicoterapia potrà
    aiutare queste persone a recuperare e a
    ricostruire quel tessuto che è stato compromesso
    dall´abuso di questo mezzo. Abbiamo parlato di
    dipendenza fisica e psichica. Vi è una
    somatizzazione, infatti. Chi diventa dipendente
    dalle chat non riuscirà a starne lontano, sentirà
    sintomi quali tachicardie, tremori, irritabilità,
    depressione, crisi isteriche. Questo l´abbiamo
    rilevato chiaramente in più soggetti durante una
    ricerca. Si cancellano appuntamenti,
    impegni, pur di poter trovare il tempo per stare
    in chat. Spesso la chat diventa un rifugio. La
    perdita di un figlio, la fine di un amore, una
    disgrazia recente, un lavoro che pare non
    arrivare mai. E allora si cerca di stordirsi di
    “darci via”, di buttarsi a capofitto in qualcosa che
    tenga occupati, impegnati, che faccia sì che la
    mente non abbia modo di tornare su quel
    pensiero. E allora ecco che la chat spesso diventa
    una tentazione. Si comincia per curiosità, si
    finisce per diventarne schiavi. Soggetti che si
    sentivano esclusi dalla società, che avevano una
    scarsa considerazione di sé si vedono proiettati in
    un mondo che li considera, che li ascolta, che si
    illudono possa aver una qualche considerazione
    di loro. Così facendo odiano ancora di più il
    mondo esterno e enfatizzano ancora di più quello
    virtuale, dimenticandosi che in chat vi sono
    persone. Uomini, donne. Si costruiscono "AMICI"
    persone a cui nn confideremmo mai certi nostri segreti
    piu' nascosti. Ma il bello e'che questi questi fantomatici
    "amici" a volte ci tradiscono.
    Conoscere una persona sia necessario nn la sola conoscenza
    di alcune ore trascorse insieme (anche a volte mesi o anni)
    ma ritengo che sia importante frequentarsi e' importante
    conoscere l'altra persona visivamente sentendo fisicamente
    quelle che posso essere le emozioni che con un gesto o una carezza
    il poter guardare negli occhi l'altro/a pero' qui a volte succede che il
    famoso alone magico sparisca e che ci troviamo piu soli di prima.
    Non e' facile incontrarsi non dobbiami criticare chi non lo vuole fare
    perche' questo a volte nn avviene per diversi motivi, o per la lontananza
    o perche si ha troppa paura dell'altro/a o perche' nn si e' disposti a
    completamente ad essere cosi' altruisti come ci si dichiara.
    E' inoltre da prendere in considerazione un altro fattore
    le molte ore trascorse in chat puo'danneggiare il nostro
    sistema nervoso
    Si sono registrati, in soggetti
    comunque già predisposti alla patologia, casi di
    epilessia. E infine problemi di tipo psicologico e
    psichiatrico. Crisi d’astinenza, depressione,
    ansia, attacchi di panico, agorafobia, fobie sociali,
    disturbi della personalità, nevrosi compulsive.
    Quindi volendo concludere direi che e' sempre meglio una bella passeggiata a piedi
    anche da soli... che chiusi in casa per trovare cose o sensazioni che a volte
    non possiamo trovare e restano a volte solo illusioni.
  • OFFLINE
    Nina§
    Post: 162
    art friend
    imbrattatele
    00 17/10/2006 19:08
    Io in chat ci sono stata pochissimo..tutto troppo di corsa...poi quando arrivi alla decima persona che ti chiede di descriverti sono due le opzioni: o ti metti a piangere dalla disperazione o rispondi come ho fatto io: Vorrei descrivermi..ma nel frattempo e per frattempo intendo le nove persone prima di te..me so persa qualche pezzo mio vero...a forsa de descriverme non me riconosco più!!!"
    mi piacciono di più i forum, perchè hai tempo di pensare, di riflettere, puoi posrare i tuoi pensieri e leggere quelli degli altri...
    Comunque è vero che può creare dipendenza ed è anche vero che è un buon palliativo per le persone che per una cosa o per un'altra si sentono sole...
    E' anche vero come dici tu, che ci sono tipi molto curiosi in giro e alcuni anche problematici..però per fortuna con un pò di buon senso se li si riconosce li si evita o comunque uno se ne libera..con un clik...è molto più difficile nella vita reale ad esempio liberarti di qualcuno che ti rompe!!
    Io nel forum ho conosciuto la persona che amo da due anni e die amici spettacolari..uno anche lui da due anni e uno di fattura più recente!!!
    Sono stati tutte e tre persone vere, non si sono affatto camuffate...diciamo che forse sono stata fortunata..
    Siamo nel momento storico e sociale del tutto veloce e subito...e la chat, il forum sono i mezzi più idonei a realizzare questo strano archetipo di desiderio umano...
    Di certo non soppianterà mai un abbraccio vero..però anche il disquisirte su vari argomenti con altri allarga la nostra esperienza culturale, sociale, e via dicendo...
    Tutto sommato se lo si usa bene Internet non è quel diavolo che lo si vuol dipingere!!!
    Però esiste una vera e propria patologia in merito come dicevi tu..amplio un pò il discorso e posto questo che ho trovato sul web:
    Esiste una vera e propria psicopatologia che va sotto il nome di Internet Addiction Disorder (I.A.D.), dovuta all'abuso di Internet che mostra gli stessi sintomi dei tossicodipendenti. E' mai capitato di svegliarsi di notte e sentire il bisogno di controllare la propria email? Di spegnere il computer e sentire un vuoto terribile perché il mondo reale non ha ormai più alcuna consistenza? Di immedesimarsi nel personaggio assegnato al proprio nickname ? Allora è arrivato il momento di rendersi conto della propria patologia, perché questi sono segni evidenti di una vera e propria patologia che varie ricerche americane hanno etichettato Internet Addiction Disorder (disturbo da dipendenza da Internet).

    Il termine si deve allo psichiatra americano Ivan Goldberg che propose dei criteri diagnostici. Goldberg con la sua proposta ha dato avvio ad una riflessione che ha incuriosito numerosi psicologi e psichiatri ed ha imposto all’attenzione del mondo il rischio di dipendenza da Internet.

    Questi sono i principali sintomi che caratterizzano l’I.A.D.:
    1. Bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per ottenere soddisfazione;
    2. marcata riduzione di interesse per altre attività che non siano Internet;
    3. sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell’uso della rete, di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line, classici sintomi astinenziali;
    4. necessità di accedere alla rete sempre più frequentemente o per periodi più prolungati rispetto all’intenzione iniziale;
    5. impossibilità di interrompere o tenere sotto controllo l’uso di Internet;
    6. dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla rete;
    7. continuare a utilizzare Internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici recati dalla rete.

    Le modificazioni psicologiche che si producono nell'individuo che diviene dipendente dalla rete sono : perdita delle relazioni interpersonali, modificazioni dell'umore, alterazione del vissuto temporale, cognitività completamente orientata all'utilizzo compulsivo del mezzo; il soggetto tende a sostituire il mondo reale con un oggetto artificioso, quasi una sorta di “feticismo tecnologico”, con il quale riesce a costruire un proprio mondo personale e in questo caso virtuale analogo al mondo del tossicodipendente che ha un proprio linguaggio, uno specifico abbigliamento, atteggiamenti e comportamenti diversi e differenti rispetto al mondo reale nel quale è abituato a vivere.

    Ogni dipendenza implica dei meccanismi: la tolleranza (per cui si è costretti ad aumentare le dosi di una sostanza per ottenere lo stesso effetto), l'astinenza (con comparsa di sintomi specifici in seguito alla riduzione o sospensione di una particolare sostanza) e "craving" o smania che porta a un fortissimo e irresistibile desiderio di assumere una sostanza, desiderio che, se non soddisfatto, causa intensa sofferenza psichica e a volte fisica, con fissazione del pensiero, malessere, alterazione del senso della fame e della sete, irritabilità, ansia, insonnia, depressione e, nei casi più gravi sensazioni di derealizzazione e depersonalizzazione.

    Questi elementi sono tipici di droghe come tossicodipendenza, tabagismo, alcolismo, gioco d'azzardo, attività sessuale irrefrenabile, assunzione di cibo seguita da vomito e sono anche riconoscibili in quanti fanno un uso eccessivo di Internet per soddisfare sul piano virtuale quel che non riescono a ottenere sul piano della realtà, fino al punto di percepire il mondo reale come un semplice ostacolo o impedimento all'esercizio della propria onnipotenza che sperimentano con immenso piacere nel mondo virtuale.

    La dipendenza da Internet ha in comune con le altre droghe il tratto ossessivo-compulsivo, la compulsione da Internet si basa sul "piacere" anziché sulla "fobia". E proprio perché si basa sul piacere, anziché sul disagio e la sofferenza, eliminarla risulta molto difficile".






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    ">Fedele Dama de...





  • OFFLINE
    Nina§
    Post: 163
    art friend
    imbrattatele
    00 17/10/2006 19:26
    Volevo aggiungere anche questo: per qualunque cosa esiste ed è attivissima la polizia postale.
    "E' facile essere preda di minacce e di insulti di ogni tipo in chat, proprio per la peculiarità del mezzo, infatti la propria identità è nascosta. Non bisogna però dimenticare che si può risalire attraverso il numero ip al computer dal quale si sta chattando. Minacciare in chat, usare violenza attraverso una chat con parole e metodi psicologici, può essere perseguito. Attraverso il "log" del provider attraverso il quale si ha accesso ad internet e il "log" del server attraverso il quale si chatta, si può risalire all'identità. Se ci si sente minacciati, offesi ed in qualche modo lesi, è consigliabile contattare il servizio "abuse" del provider. E' facile rendersi conto di come sia vile colui che minaccia usando l'anonimato e credendo di non essere perseguibile per il solo motivo che si trova su Internet. Il mondo ideale di queste persone sole e vili può essere proprio quello di Internet. Non lasciatevi quindi infastidire o impaurire di colui che usa il media Internet in questo meschino modo. " Fonte: blog.libero.it/dilloallaluna/


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  • =diabolick=
    00 17/10/2006 19:47
    Mi trovi completamente d’accordo, i forum sono migliori delle chat , ma esiste una netta differenza tra i due mezzi di comunicazione, la chat riesce a comunicare in tempo reale con la persona che preferisci ed eventualmente scrivere tutto cio’ che di piu’ personale tu voglia comunicare con essa senza che nessun altro possa leggerti. Quindi e’ un modo confidenziale di comunicazione. Il forum e’ diverso, tu sei costretto ad inserire argomenti di carattere generale che possono coinvolgere tutta la comunita’ e far si’ che ogni utente possa esprimere il proprio pensiero e il proprio convincimento, nessun arogomento dovrebbe essere trattato se riguarda due sole persone,
    Sarebbe cosa utile e molto bella se nel forum si potessero inserire i rating
    Cosa sono?
    I rating sono uno strumento messo a disposizione della community per automoderarsi, dando a ogni utente la possibilità di dare un giudizio sulla qualità dei messaggi letti. Ogni volta che leggi un messaggio puoi esprimere il tuo voto assegnando un rating variabile da 1 a 5 stelle.
    • Ogni utente può dare un solo voto a uno specifico messaggio.
    • Tutti i rating assegnati dagli utenti determinano il voto complessivo del messaggio.
    • All'interno dei forum puoi vedere la lista delle discussioni in corso con i relativi rating. Il rating di una discussione è determinato dalla media dei rating dei messaggi che la compongono.
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    Ogni volta che leggi un messaggio puoi esprimere il tuo giudizio sulla sua qualità assegnando un rating basato su una scala che va da 1 a 5 stelle. Per dare il tuo voto muoviti con il mouse sopra le stelle di colore grigio che appaiono sotto il testo del messaggio. Scorrendo sulle stelle il colore diventa rosso e appare un testo che indica cosa significano i vari voti. Una volta stabilito il voto clicca sulla stella e apparirà un bottone per salvare le tue scelte. Dopo aver salvato il tuo voto per un messaggio non potrai più modificarlo.
    Per fare in modo che i rating siano effettivamente uno strumento utile per i forum è importante che i voti vengano assegnati con correttezza. Ecco alcuni suggerimenti utili da considerare nel momento in cui hai deciso di dare il tuo rating su un messaggio. Cio’ comporta una modifica da parte dell’ Admin al forum (forse un lavoraccio) ma alla fine ritornera’ utile al Forum stesso e sara’ orgoglio dell’Admin stesso..
    In tal modo nn potremmo leggere certe sciocchezze.. o certi insulti che offendono la comunità stessa.
  • =diabolick=
    00 17/10/2006 20:26
    Voglio inoltre ribbadire che esiste un modo di comportamento tra tutti gli utenti di un forum esso si chiama galateo ecco..
    cosa recita.


    Fra gli utenti dei servizi telematici di rete, si sono sviluppati nel corso del tempo una serie di "tradizioni" e di "principi di buon comportamento" (galateo) che vanno collettivamente sotto il nome di "netiquette".

    Se si manda un messaggio, e' bene che esso sia sintetico e descriva in modo chiaro e diretto il problema.

    Se si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti delmessaggio originario, allo scopo di facilitare la comprensione da parte di coloro che non lo hanno letto, ma non riportare mai sistematicamente l'intero messaggio originale.

    Non condurre "guerre di opinione" sulla rete a colpi di messaggi e contromessaggi: se ci sono diatribe personali, e' meglio risolverle via posta elettronica in corrispondenza privata tra gli interessati

    Non pubblicare mai, senza l'esplicito permesso dell'autore, il contenuto di messaggi di posta elettronica

    Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti dell'uno o dell'altro fra i contendenti in una discussione.

    Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammaticali. Chi scrive, e' comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio in modo da risultare comprensibile alla collettivita'.


    La rete e' utilizzata come strumento di lavoro da molti degli utenti.
    Nessuno di costoro ha tempo per leggere messaggi inutili o frivoli o di carattere personale, e dunque non di interesse generale



    Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali:

    - violare la sicurezza di archivi e computers della rete;

    - violare la privacy di altri utenti della rete, leggendo o intercettando la posta elettronica loro destinata;

    - compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan horses, ecc.) costruiti appositamente;

    costituiscono dei veri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili dalla legge


  • OFFLINE
    hahaiah.52
    Post: 378
    art friend
    apprendista
    00 22/11/2006 15:06
    Chi e' causa del suo mal....pianga se stesso! [SM=x629165] [SM=x629177]



    Se non hai perdonato qualcosa a te stesso,
    come puoi perdonare gli altri?

    "Ci sono tre tipi di uomini:i buoni, che costruiscono, i cattivi, che
    distruggono, ed infine i falsi buoni, che costruiscono la distruzione."

    GLI AMICI VANNO E VENGONO….MA SOLO QUELLI VERI E PREZIOSI RIMANGONO!!!!!
  • =diabolick=
    00 22/11/2006 16:17
    Re:

    Scritto da: hahaiah.52 22/11/2006 15.06
    Chi e' causa del suo mal....pianga se stesso! [SM=x629165] [SM=x629177]



    Mi sfugge qualcosa.... [SM=g27833] [SM=g27833]