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la coscienza, come essere, introduce il nulla nell'essere in generale

l'uomo è coscienza, trascendimento continuo di sé; la sua esistenza consiste in questo trascendersi continuo; egli non "è" qualcosa, ma "diviene" sempre;

nella sua vita non esplicita un'essenza prefissata, ma la costruisce via via

ma la costruzione dell'essenza nn esiste come sola filosofia, esistono le soggettività percepite, le situazioni ke modificano l'"in sè" fondendolo con il "per sè"

l'essere muta, anke il mio, e il mio mutare stravolge l'essere precedente, molto poco filosofamente, trasformando anke il mio "per sè" in in un bisogno di ricerca sul giusto concetto di essere per gli altri restando essere per sè stessi

un addio ricevuto ha scatenato un rivoluzionare concetti creduti statici nel loro evolversi, costruendo nuove visioni dell'"in sè" nei confronti della vita altrui

e così il chicom filosofeggia con la vita, cercando i giusti equilibri del suo essere