L'AMORE
Che l'amore, in quanto eros, è anche un gioco, e pertanto si fugge per essere presi.
Diciamo che l'amore è una passione, se intendiamo per passione l'idea che noi patiamo, cioè soffriamo di qualcosa e che siamo turbati, che c'è una sorta di tempesta dell'animo. Ci sono degli amori naturalmente tempestosi, che sono fatti di questi grandi slanci, rotture, riconciliazioni, e ci sono invece degli amori più tranquilli, che però implicano sempre che l'immaginazione entri in gioco e che noi cambiamo. Cioè l'amore è sostanzialmente una passione trasformatrice: se uno è innamorato di qualcosa, di qualcuno, di qualcuna, non resta mai lo stesso.
Certo, esistono vari tipi di amore, come dicevo prima. Esistono amori che sono come l'acqua cheta e amori che invece sono come una tempesta di mare. Se noi intendiamo però che la passione sia essere coinvolti, amori senza coinvolgimento non esistono, perché bisogna che io mi metta in gioco, che l'altro mi appaia come qualcosa che mi completa, che mi manca, che è oggetto di desiderio e nello stesso tempo mi appaia come un altro me stesso, qualcuno in cui mi specchio. Ll'amore non coincide col possesso di qualcosa o di qualcuno, l'amore consiste con questa gioia mescolata a incertezza quindi noi abbiamo nell'amore periodi di incertezza e periodi di serenità.
Io penso che bisogna amarsi, nel senso che se uno non ama se stesso molte volte non ama nemmeno gli altri. Ma anche qua è una questione di misura, cioè volersi bene, nel senso di mantenersi, di curarsi, di migliorarsi è una cosa buona, ma chiudersi in un guscio, incistarsi e voler bene soltanto a se stessi, mi sembra la morte civile. Sarebbe bello che l'amore durasse per sempre, però l'amore è fragile. Certo che noi abbiamo l'idea di un amore eterno, ma l'amore bello ed eterno è quello che non resta mai uguale a se stesso, che cresce proprio perché ogni giorno è più grande o comunque ha le variazioni come l'indice di borsa , però si riprende questo e' il mio augurio per voi