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Jim Morrison

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    loshrike
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    vice admin
    sublime maestro
    00 08/12/2006 16:08



    James Douglas Morrison, meglio noto come Jim Morrison (Melbourne, Florida, 8 dicembre 1943 – Parigi, Francia, 3 luglio 1971) è stato cantante e leader del celebre gruppo rock statunitense The Doors, poeta e scrittore. "Poeta del sesso e della morte", viene ricordato come una delle figure più carismatiche della musica pop e rock di tutti i tempi. Le sue opere e la sua vita sono state oggetto di un'ammirazione quasi religiosa da parte di numerosissimi fan in tutto il mondo.

    I primi anni
    Jim Morrison nacque l'8 dicembre 1943 a Melbourne in Florida figlio dell'ammiraglio George Stephen Morrison e di Clara Clark, entrambi in servizio presso la Marina degli Stati Uniti.Essendo nato in una famglia militare dovette trasferirsi diverse volte per tutti gli stati uniti.Nell'infanzia di Morrison c'è il continuo conflitto con l'autorità della madre, unico punto ed icona nella famiglia per via della mancanza del padre. A scuola Morrison era tra i ragazzi più colti ma gli piaceva dare spettacolo (note a tutti gli studenti delle sue accademie il suo "fingersi morto" per le scale e dare fastidio in classe), era un acuto lettore e ascoltatore, si avvicinò molto alla cultura beatnick nella sua permanenza a San Francisco(California).La sua infanzia fu molto tormentata, i vari problemi familiari per la mancaza del padre si aggravarono quando(secondo una confessione fatta ad un amico)fu stuprato dal padre stesso, e nel tentativo di dirlo alla madre gli fu dato del bugiardo. L'incontro fra Morrison e il sesso nell'età adolescienzale fu molto psicolabile, si divertiva a tagliuzzare pagine di fumetti e mettere i personaggi in posizioni osé. Morrison nell'età adolescenziale ebbe anche una ragazza, Tandy Martin, il rapporto con lei fù spesso sconvolgente e frustante, Jim la tormentava dandole fastidio e facendola assistere alle sue sbornie notturne. Prima di partire per San Diego Jim la tormentò per l'ultima volta sotto al finestra di casa sua per poi scomparire nella notte. Per molti anni Morrison visse dai nonni(lontano dalla famiglia che si era trasferita a Phoenix), frequentando la Florida States University, cercò di ridurre al minimo le sue sbandate notturne per non dare fastidio ai suoi nonni(bigotti e conservatori). Però a Jim la Florida stava stretta, negli U.S.A. erano momenti difficili, la morte di Kennedy e il movimento musicale gridavano un aria di libertà per tutti i giovani e Jim non poteva essere da meno. In quel periodo Jim era appasionato da ogni genere di Film cosi decise di traferirsi in California all'UCLA(University of California,Los Angeles), ma quando chiese i soldi alla famiglia, gli fu rifiutato ogni credito e così Morrison si ritrovava senza soldi e un sogno. Decise d'iscrivesi lo stesso all'università, affittò un appartamento a Los Angeles (di cui diete informazioni false alla famiglia, con cui aveva ormai rotto ogni rapporto, facendogli pagare un affitto maggiore per spendere i soldi in libri). Nella magica California Morrison conobbe l'amore della sua vita Pamela Cursum(con cui ebbe un rapporto molto tormentato) e Ray Manzarek con cui fondo i 'Doors' su una mitica spiaggia della costa pacifica). La vita di Morrison si concluse il 3 luglio 1971 a Parigi, dove ormai era stato consumato da alcool e droga.

    Secondo Morrison, uno dei più importanti eventi della sua vita avvenne nel 1947 durante un viaggio con la famiglia nel New Mexico. Egli descriveva così questo fatto: “La prima volta in cui ho scoperto la morte... io, mia madre, mio padre, mia nonna e mio nonno stavamo viaggiando in auto attraverso il deserto all'alba. Un camion carico di Indiani aveva sbattuto contro un'altra auto o qualcos'altro: c'erano Indiani insanguinati che stavano morendo sparsi per tutta la strada. Ero solo un bambino e per questo dovetti restare in macchina mentre mio padre e mio nonno scesero a guardare. Non vidi niente, tutto ciò che vidi fu una divertente vernice rossa e della gente distesa attorno, ma sapevo cosa stava succedendo, perché riuscivo a sentire i fremiti delle persone intorno a me, e all'improvviso capii che loro non sapevano più di me cosa stava accadendo. Quella fu la prima volta che ebbi paura... ed ebbi la sensazione, in quel momento, che le anime di quegli Indiani morti – forse una o due di esse – stavano correndomi intorno, ed entravano nella mia anima, e io ero come una spugna, pronto a sedermi là e assorbirle”.

    Morrison si diplomò al liceo di Alexandria (Virginia); seguì poi dei corsi al S. Petersburg Junior College e alla Florida State University. Nel 1964 lasciò la Florida e andò in California.


    Con i Doors
    Studente di Cinema alla Ucla di Los Angeles, condusse una vita in stile bohémienne nelle vicinanze di Venice Beach. Un incontro casuale con il compagno di università Ray Manzarek portò alla formazione dei Doors, in cui confluirono poi anche il chitarrista Robby Krieger e il batterista John Densmore. Il nome The Doors (Le Porte) deriva da un libro di Aldous Huxley, Le porte della percezione, a sua volta preso da un verso di una poesia di William Blake. Una porta è un passaggio tra due mondi, non si sa cosa si incontrerà nell'altro mondo finché non si oltrepassa quel passaggio, come diceva lo stesso Morrison: “Ci sono cose conosciute e cose sconosciute, e in mezzo ci sono le porte”.

    Con i Doors il successo arrivo' dopo l'uscita del primo omonimo album; la loro musica era un blues-rock psichedelico assolutamente originale, con le tastiere di Manzarek che davano l'impronta al sound con lisergici motivetti vaudeville, boogie woogie e jazz; con la chitarra-flamenco di Krieger (ora zigana, ora hawaiana) che duettava con le tastiere e creava l'atmosfera giusta su cui poteva incedere la voce (angelica a volte, demoniaca altre) di Morrison... il tutto veniva poi condito da una teatralita' da tragedia greca che faceva dei concerti dei Doors un'evento da seguire come se si fosse alla presenza del dio Dioniso (Morrison) impegnato ad istruire le folle.

    Tra i vari soprannomi di Jim Morrison si possono ricordare Mr. Mojo Risin, un anagramma del suo nome, e il Re Lucertola, da un verso del suo poema epico Celebrazione della lucertola, parte del quale appare nell'album del 1968 Waiting for the Sun.

    Nel 1970 Morrison partecipò ad una cerimonia in stile Wicca, simile ad un matrimonio, con la giornalista/scrittrice Patricia Kennealy, ma egli non considerò la cerimonia molto seriamente, così come racconta in un'intervista nel libro Rock Wives della Kennealy. La relazione infatti non durò molto. La relazione più seria e duratura fu quella con Pamela Courson (22 dicembre 1946- 25 Aprile 1974), da Jim Morrison definita "compagna cosmica", che incontrò per la prima volta a Los Angeles nel 1966 e che morì per overdose tre anni dopo il compagno.

    Negli anni di ascesa al successo dei Doors con l’album omonimo e il singolo di maggior successo Light My Fire, lo stile di vita “sesso, droga e rock and roll” di Jim era sempre più intenso; egli divenne così un accanito alcolista e la band ne risentì.

    Nel 1969 durante un concerto a Miami, sotto l'effetto di stupefacenti, fu accusato di atti osceni, avendo mostrato i genitali al pubblico e simulato una fellatio a Krieger mentre suonava: per questo fu poi condannato dopo il processo.

    La vita di Morrison può essere presentata con una frase di William Blake: “La strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza”. Già prima della formazione dei Doors faceva uso di droghe allucinogene e beveva alcool in quantità industriali, a volte presentandosi alle registrazioni ubriaco (lo si sente singhiozzare nella canzone Five to One). Spesso indulgeva in una condotta sessuale eccessiva, fatta di sesso con partner sempre diverse o di vere e proprie orge, anche se rimase sempre accanto alla sua musa ispiratrice e compagna di vita Pamela. Troppe volte si è voluta attribuire a Morrison solo quella parte "maledetta" di sè, fatta di eccessi che ben si prestano al successo editoriale e cinematografico; in realta' egli era anche ( e soprattutto...) un'uomo colto e sensibile, addirittura timido con le donne tanto da dichiarare che la cosa che preferiva fare con una ragazza era parlarci.

    Jim Morrison è stato infine un vero poeta; un poeta che voleva cambiare il mondo, ma che dal mondo fu condannato e poi giustiziato sul patibolo della realta', ergendosi cosi' allo status immortale di Mito.


    La poesia
    Era attratto dalla cultura beat dei romanzi di Jack Kerouac e delle poesie di Allen Ginsberg, di cui si notano evidenti influssi nelle sue liriche, e dal teatro greco (Dioniso e le Baccanti). Si ritrova comunque nella poetica di Jim Morrison una forte influenza della poesia simbolista francese (Arthur Rimbaud e la sua filosofia sullo sregolamento dei sensi per scoprire l'ignoto).

    Già nei primi anni dell'adolescenza si poteva intravedere nella personalità di Jim Morrison la sua vocazione di poeta-ribelle. Incominciò proprio in questi anni a tenere un diario dove scriveva le sue prime poesie che sarebbero comparse in futuro nelle sue canzoni.

    Circondato da un'aura che lo ha spesso fatto accostare ai poeti maledetti e a quelli della beat generation, Morrison è stato comunque uno dei maggiori ispiratori della (sotto)cultura - almeno a parere di molti - legata all'uso di sostanze stupefacenti, di cui teorizzò il consumo, confortato dal pensiero di Nietzsche, Rimbaud, Blake, Baudelaire, ecc...



    La morte
    Morrison si trasferì con Pamela a Parigi nel marzo 1971 con l'intenzione di dedicarsi solo alla poesia e di smettere di bere. Morì nella sua casa parigina il 3 luglio 1971, nella vasca da bagno. A 27 anni Jim trova così la tanto decantata morte (“...The End...my only friend, The End...”).Rimase tutto ciò che aveva alla sua amata Pam che non resistette molto senza di lui , infatti si suicido pochi anni dopo il 25 Aprile 1974.Dopo la morte di Morrison, i giornalisti pubblicarono degli articoli nei quali si parlava della "maledizione della j". Dopo la morte di Janis Joplin, Brian Jones, Jimi Hendrix e ora anche Jim Morrison (tutti a 27 anni) si pensava avessero i giorni contati anche John Lennon e Mick Jagger.


    Molti fans e biografi hanno sostenuto che la causa della sua morte fu un'overdose, ma i referti medici ufficiali parlano di attacco cardiaco. Jim è sepolto nel famoso cimitero di Pere Lachaise nella capitale francese; oggi la tomba è circondata da un recinto e la lapide originaria è stata recentemente sostituita a causa dei numerosi graffiti lasciati dai fans, anche sulle tombe circostanti, Jim Morrison ancora oggi rimane un icona mondiale e attira ancora a distanza di 35 e passa anni dalla sua morte migliaia di nuovi fan , e i suoi dischi(sia musicali che di poesia), i suoi libri vendono ancora oggi.Morrison è uno di quei pochi prescelti che può vantarsi di avere ancora delle ragazze che ogni tanto si appogiano sulla sua tomba.Tale sostituzione, ad opera dei genitori del cantante, riporta una frase in greco antico (???? ??? ??????? ??????) il cui senso si riferisce alla coerenza con cui egli visse e la cui traduzione potrebbe essere: fedele al suo spirito.

    La leggenda di Jim Morrison è stata raccontata nel 1991 da Oliver Stone nel film biografico The Doors, con Val Kilmer nella parte di Jim, splendidamente, oniricamente interpretata. Gli amici più stretti di Jim, tuttavia, ritengono che il film dìa una visione del tutto distorta e parziale della realtà. Lo stesso Ray Manzarek, interpellato da Stone in qualità di consulente, sciolse la collaborazione in seguito al rifiuto di Stone di modificare alcune scene ben poco realistiche e molto spettacolari, e da allora riservò al regista parole aspre.

    Molte persone credono che Morrison viva ancora in incognito una vita segreta con Pamela. Le voci su una presunta seconda vita vennero ulteriormente alimentate in seguito alla pubblicazione del libro Vivo! di Jacques Rochard, un grafico francese, che sostiene di aver incontrato Morrison a Parigi nel 1980 e al quale Morrison stesso avrebbe confessato di aver inscenato la propria morte per sottrarsi alla pressione della popolarità e dedicarsi alla poesia.

    Leggende metropolitane a parte, il mito di Jim Morrison (così come quello di altre star “bruciate” come Elvis Presley, James Dean e Marilyn Monroe) vivra' per sempre. E cosi' come per questi ultimi, il prezzo da pagare per l'immortalita' è stato la vita stessa, prezzo questo che nel caso di Jim ci piace pensare che sia servito ad acquistare un biglietto di sola andata per un viaggio di piacere al Paese oltre le Porte.



    Losh [SM=g27821]
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    Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara)
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    loshrike
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    sublime maestro
    00 08/12/2006 16:11
    A 53 anni esatti dalla sua nascita mi permetto di ricordare un mito che ancora oggi appare intramontabile..

    A Parigi

    Il tuo bambino corre nella tempesta!
    Il tuo bambino che ha perso la testa!
    Mamma vedo un incidente...
    Mamma ho un anima nuova?

    (L'autobus ribaltato,
    gran parte della vita,
    non v'era che deserto
    intorno, ne' pendìo...)

    Sento il caos nella mia mente,
    sento la fine che attende silenziosa.
    Corro veloce su un raggio di luna...
    sole del Canyon non mi fai paura!

    (e cominciai a cercare
    quel nudo di deserto
    fra donne pellerossa e
    totali anestesie)

    Cavalco il serpente che mi divora
    non ha dimora il re lucertola:
    Con lingue di fuoco mi scioglie la mente
    ad un sole nascente apro le porte.

    (Solo del suo sonaglio
    ancora sento l'eco
    che ora è più presente
    in me ha trovato casa)

    Statue di sale al milite sconosciuto!
    (La guerra è finita... era solo un gioco)
    Piccola esci, vattene da questa stanza!
    Spegni le luci! La musica è finita!

    ("the blue bus is calling us"
    Ritornano dal Vietnam
    e Cuba è già un ricordo
    eppure sono morto)

    Polvere bianca dolce padrona..
    dammi visioni oscura signora!
    Dentro danza il mio spirito sciamano
    poco lontano la vita che affoga

    (Eccovi la sintesi
    di quand'ero bambino
    gli indiani sotto il sole
    ed io a quel finestrino)

    Io la vita l'ho vissuta davvero
    cantando stravolto non provo più niente:
    in una vasca piena d’acqua
    mi lavo il pensiero

    (Scorse sopra i miei sogni
    il vomito di whiskey
    si amalgamò al sapone
    e diventai famoso)

    Ora sono in Rue Beautrellis
    con la mia cara amica,
    a voi i meriti e il denaro...
    ma accendete il mio fuoco!


    Istvivaldi & Loshrike
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    Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara)
  • =ahamiah=
    00 08/12/2006 18:36
    Hai ragione...è ancora tra noi
    Grazie di averlo ricordato [SM=x629188]