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Oceano mare. Baricco

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    Nina§
    Post: 186
    art friend
    imbrattatele
    00 31/01/2007 22:52




    Questo libro mi ha dato la conferma ad un sospetto che mi era balenato in mente già con castelli di rabbia...credo che Baricco scriva in preda ad allucinazioni! ma nn dico questo in senso di dispregio del suo modo di scrivere, anzi.
    Il suo passare da momenti puramente descrittivi ad un fluire intenso di emozioni, il suo far percepire al lettore lo stato emotivo del vissuto narrato al punto che sembra di trovarsi sulla scena raccontata, è qualcosa di fortemente emozionale ed unico....
    Un'esperienza che nn mi è mai capitata leggendo altro...
    Il protagonista di questo libro è essenzialmente il mare.
    Tanto che parafrasando il titolo.."Oceano Mare" la parola oceano viene utilizzata dallo scrittore come un aggettivo della parola mare e questo per glorificarne la grandezza...la sua vastità.
    E così sfogliando le sue pagine ci troviamo catapultati in una locanda, la locanda Almayer, dispersa nel tempo, sulla riva del mare. Quì si incroceranno i destini dei personaggi, che arrivano lì come per completare un loro viaggio intrapreso..la loro vita...
    Incontriamo allora il professor Bartleboom, che dedica la sua vita allo stralunato progetto di stabilire dove finisce il mare; oppure il pittore Plasson, che per dipingere usa esclusivamente l'acqua marina, raffigurando vedute oceaniche su tele che restano ostinatamente bianche; o ancora la giovane Elisewin, che ha paura di tutto e di tutti, col suo inutile mentore padre Pluche. E poi una bellissima donna mandata nella locanda dal marito perché guarisca dalla malattia dell'adulterio, dei misteriosissimi bambini, un fosco vendicatore…
    E sopratutto c'è il mare..."..Ed è qualcosa da cui non puoi scappare. Il mare.
    Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa' anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala richezze, non da' risposte, e' saggio, e' dolce, e' potente, e' imprevedibile.
    Ma soprattutto: il mare chiama.
    Non fa' altro, in fondo, che questo:chiama
    Non smette mai, ti entra dentro, ce l'hai addosso, è te che vuole.
    Puoi anche far finta di niente, ma non serve.
    Continuerà a chiamarti.
    Questo mare che vedi e tutti gli altri che non vedrai, ma che ci saranno, sempre, in agguato, pazienti, un passo oltre la tua vita.
    Instancabilmente, li sentirai chiamare.
    Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà."
    E già...sà molto di ricerca interiore....il mare ..quel sè stessi che ci chiama da dentro, una sorta di linea guida quell'orizzonte che separa due mondi..noi e gli altri.

    "...Sai cos'è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia,e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggiae non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte.
    La marea nasconde. E' come se non fosse mai passato nessuno.E' come se noi non fossimo mai esistiti.
    Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel luogo è qui.
    Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera.
    E' tempo. Tempo che passa. E basta..."

    Che dire...buona lettura!

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    fra Ticello
    Post: 77
    art friend
    imbrattatele
    00 09/02/2007 15:04

    Sorella,

    cosa dirti, se non mestamente che non è più lo stesso di City, Seta e Oceano mare, ha perso lo smalto che aveva in passato.

    Leggere i suoi ultimi scritti un'enorme delusione.

    Per non parlare dei Barbari, una noia mortale.

    [SM=x629156]

    fra Ticello
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    Arya84
    Post: 7
    art friend
    imbrattatele
    00 17/09/2007 21:01
    Allora,io ho cercato di leggere Oceano Mare dopo aver letto quel capolavoro che è NOVECENTO...brutto errore.
    Non sono riuscita a finirlo,a pagina 50 ero in preda alla disperazione!
    Non riuscivo a seguire il filo logico e tutta la poesia di Novecento ha lasciato spazio a confusione,allucinazione...No,non mi è piaciuto.

    O forse mi aspettavo di più,o forse non ero nel momento adatto per leggerlo.