L’istinto di sopravvivenza
a volte mi portò oltre l’umano
con poca luce divorata dal dolore
sconfinai nel nero male ma mai per agi
e il rimorso fu peggio d’indigenze
l’inferno già in terra lo pagai
non credo possa esserci pena
ulteriore al cielo in aggiunta
Difesi ogni animale dal gioco dei fucili
e tal gesto visto intralcio di svago
perciò nessuna mano su questa lapide
un fiore,un gesto vi posa
Un pettirosso,un merlo,tutto l’anno
danno voce a questo capezzale muto
e la mia foto sorridente,è un cartello
e ogni dente una lettera a dire
…Divieto di caccia tra i morti…
mentre Giudice il silenzio
infilza le tombe per un rosario
che mai chiude cerchio e prenota
vivi atterriti alla conta
-è per questo che nessuno mai spara
nel regno freddo dei ritratti
e anime pure come animali
preferiscono boschi di croci
ove il canto è voce di angeli
suadenti al Padre celeste
addolcito a clemenze
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers