Ottimo, ci siete andati proprio vicino, infatti si tratta della Presentazione al tempio di Andrea Mantegna
per la cronaca è una tempera su tela; 67 x 86
Alle info che seguiranno aggiungo che la particolarità di questa opera, che si trova a Berlino, presso il museo statale, mi fa associare l'opera ai film di Hitchcock, e sapete perchè?
Perchè come potrete leggere qui sotto sembrerebbe che nel ritratto ci sia lo stesso Mantegna, facendomi venire alla mente le fugaci apparizioni del regista nei suoi film.
Vabbè, allora facciamo che il prossimo quiz sarà più facile ma che magari dovrete dirmi percè ho scelto un opera anzichè un'altra
alcune info su La presentazione al tempio
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fonte www.artonline.it)
Datata agli anni Cinquanta del secolo per l’utilizzo della cornice marmorea, che collega il dipinto ad altre opere contemporanee del Mantegna, la tela di Berlino concentra l’azione narrata in primissimo piano, su un unitario fondo scuro. I personaggi sono infatti ritratti a mezzobusto, come in alcune lastre tombali romane, e si appoggiano alla finta finestra marmorea. I due personaggi alle estremità della composizione, che guardano sulla sinistra senza prestare attenzione all’azione sacra, sono stati identificati con lo stesso Mantegna e sua moglie Nicolosia Bellini, figlia di Jacopo, che il pittore sposò tra il 1452 e il 1453. La presenza dei due ritratti, suggerisce che il dipinto, destinato a una raccolta privata, sia da mettere in relazione a uno specifico avvenimento, probabilmente la nascita del primogenito della coppia, avvenuta proprio tra il 1454 e il 1455.
aggiunta per Losh, curioso sulla figura barbuta
ehi Losh, conosci un certo Simeone, pare giochi nell'Inter
eccoti comunque alcune info per rispondere alla tua domanda
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fonte www.artonline.it)
L’episodio della Presentazione di Gesù al tempio di Gerusalemme è narrato sia nel Vangelo di Luca, sia nei Vangeli apocrifi. Secondo la religione ebraica i primogeniti, dopo essere stati circoncisi, devono essere portati al tempio per ricevere la benedizione del sommo sacerdote. Il rito prevede il pagamento di una somma di denaro con la quale si riscatta simbolicamente la morte del nuovo nato, altrimenti destinato a essere sacrificato. L’usanza affonda le sue radici nell’episodio biblico della decima piaga d’Egitto, durante la quale erano stati miracolosamente risparmiati i neonati ebrei, mentre erano morti tutti i figli degli egiziani. San Giuseppe è per questo a volte ritratto nell’atto di consegnare cinque sicli d’argento al sacerdote. Ma lo stesso padre putativo di Gesù, o più di rado la Madonna o una sua ancella, offre invece due colombe o tortore, che venivano sacrificate in occasione della rituale purificazione della puerpera quaranta giorni dopo il parto. L’evento prevedeva una processione nella quale si portavano ceri e pani benedetti. La festa, accolta dalla Chiesa cattolica tra le ricorrenze mariane, venne per questo detta Candelora. Nell’iconografia i due momenti sono fusi in un’unica scena che si svolge intorno all’altare all’interno di un luogo sacro spesso ricostruito di fantasia sotto forma del presbiterio di una chiesa. Tra i personaggi principali costante è la figura del vecchio Simeone, il sommo sacerdote cui la Vergine affida il Bambino. Tra gli astanti compare sempre anche un’anziana donna in abiti monacali: si tratta della profetessa Anna, la vedova inserviente del tempio che riconobbe in Cristo il Salvatore.
ciauuu