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ER MI REGALO PE VOI part.IV

Ultimo Aggiornamento: 25/01/2005 12:26
01/01/2005 21:47
 
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NOTE

1 Con "borghesia" si intende la classe dei capitalisti moderni, che posseggono i mezzi di produzione sociale e impiegano il lavoro salariato; con "proletariato" la classe dei moderni lavoratori salariati che, non possedendo nessun mezzo di produzione, per vivere sono ridotti a vendere la loro forza-lavoro. [Nota di Engels nell'edizione inglese del 1888].

2 Vale a dire, tutta la storia scritta. Nel 1847, la preistoria della società - l'organizzazione sociale esistente prima della storia tramandata per iscritto - era poco meno che sconosciuta. Da allora, Haxthausen scoprì la proprietà comune della terra in Russia, Maurer dimostrò che essa era la base sociale da cui presero avvio tutte le razze teutoniche nella storia, e presto ci si rese conto che le comunità paesane erano, o erano state, dappertutto la forma primitiva della società, dall'India all'Irlanda. L'organizzazione interna di tali società comunistiche primitive venne svelata, nella sua forma tipica, dalla grande scoperta di Morgan della vera natura della gens e della sua relazione con la tribù. Con il dissolvimento di queste comunità primordiali la società iniziò a differenziarsi in classi separate e, successivamente, antagoniste. Ho cercato di ripercorrere questo processo di dissolvimento in Der Ursprung der Familie, des Privateigenthums und des Staats, Stuttgart 1886, seconda edizione. [Nota di Engels nell'edizione inglese del 1888].


3 Nell'edizione inglese del 1888 viene qui aggiunto: "di questa classe".

4 Nelle edizioni tedesche del 1883 e 1890, e in quella inglese del 1888, questo termine è al singolare.

5 "Comune" era il nome che presero, in Francia, le nascenti città anche prima di conquistare dai loro signori e padroni feudali autogoverno e diritti politici come "terzo stato". Detto in generale, per quanto riguarda lo sviluppo economico della borghesia, come nazione tipica viene qui considerata l'Inghilterra; per quanto riguarda lo sviluppo politico, la Francia. [Nota di Engels nell'edizione inglese del 1888].
Era questo il nome conferito alle comunità urbane dai cittadini di Italia e Francia, dopo che ebbero acquistato o estorto i loro iniziali diritti di autogoverno dai loro signori feudali. [Nota di Engels nell'edizione tedesca del 1890].

6 Aggiunto nell'edizione inglese del 1888: "(come in Italia e in Germania)".

7 Aggiunto nell'edizione inglese del 1888: "(come in Francia)".

8 Nell'edizione tedesca del 1890 compare invece: "altre".

9 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "al suo".

10 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "dunque".

11 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "distruzione".

12 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 scompaiono le parole: "della civiltà borghese e".

13 Al posto dei concetti di "valore del lavoro" e "prezzo del lavoro" Marx ed Engels si servirono in opere posteriori dei concetti, tecnicamente più elaborati, di "valore della forza-lavoro" e "prezzo della forza-lavoro". Secondo la prospettiva teorica dei due autori, infatti, l'operaio non vende il suo lavoro, bensì la sua forza-lavoro. Come in particolare Marx avrà modo di approfondire a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, il valore di una qualsiasi merce è stabilito dal tempo di lavoro socialmente necessario per produrla; di conseguenza, il valore di quella merce peculiare che è la forza-lavoro dell'operaio è stabilito da quanto occorre per il sostentamento suo e della sua famiglia. Si noti che la peculiarità della merce rappresentata dalla forza-lavoro è all'origine del concetto marxiano di plusvalore. La forza-lavoro produce infatti più valore di quanto sia necessario per comprarla, mettendo la differenza (che può variare in misura direttamente proporzionale allo sfruttamento della forza-lavoro) direttamente nelle mani del suo compratore. Se, poniamo, è sufficiente un terzo della giornata lavorativa di un operaio affinché questi produca un valore pari al prezzo pagato dal capitalista per il suo acquisto, il valore prodotto nei rimanenti due terzi della giornata lavorativa costituiscono un valore aggiunto che, col suo reimpiego nel processo produttivo, determina l'accumulazione del capitale.

14 Nell'edizione inglese del 1888 compare invece: "il peso".

15 Nell'edizione tedesca del 1890 scompare: "ultimo".

16 Nelle edizioni successive al 1848 scompaiono le parole: "e dei bambini".

17 Nelle edizioni successive al 1848: "riconquistare".

18 Nell'edizione inglese del 1888, dopo "coalizioni" compare "(Trades' Unions)".

19 Nell'edizione inglese del 1888 viene qui aggiunto: "politici e generali".

20 Nell'edizione inglese del 1888, invece di "sviluppo" compare "chiarimento e progresso".

21 Con Lumpenproletariat Marx ed Engels intendono il settore degli strati sociali più bassi prossimo, in effetti, alla delinquenza e composto di fannulloni abituali, vagabondi, ladri di poco valore, imbroglioni, ecc.

22 Nell'edizione inglese del 1888 compare invece "settari".

23 Nell'edizione inglese del 1888 compare invece "della maggioranza da parte della minoranza".

24 Nell'edizione inglese del 1888 compare invece "a classe dirigente della nazione".

25 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "nel campo della conoscenza".

26 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "la differenza".

27 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "le".

28 Non la restaurazione inglese (1660-89), bensì quella francese (1814-30). [Nota di Engels nell'edizione inglese del 1888].

29 Il 2 agosto del 1830 Carlo X, erede legittimo di Luigi XVI e ultimo sovrano della Restaurazione postnapoleonica nella discendenza del casato borbonico, si vide costretto ad abdicare. La Camera dei Deputati optò per l'offerta del trono di Francia a Luigi Filippo d'Orleáns, il "re borghese", monarca costituzionale il cui padre aveva abbracciato esplicitamente la causa della Rivoluzione francese, cosa che agli occhi di un gruppo di fautori della monarchia tradizionale di diritto divino lo privava di ogni legittimità. Di conseguenza questi monarchici "legittimisti" difesero, e continuarono a difendere lungo il XIX secolo, il diritto al trono del pretendente meglio situato nella linea di successione diretta di Luigi XVI, definito come "legittimo". Luigi Filippo d'Orleáns, membro di un ramo laterale dei Borboni, venne destituito, d'altro canto, nel 1848. I legittimisti francesi, rappresentanti della grande proprietà ereditaria della terra e dei suoi interessi, adottarono spesso una retorica populista combattiva.

30 Gruppo (Young England) di politici e letterati appartenente al partito tory. Formatosi al principio del quarto decennio del secolo XIX, ebbe tra i suoi più illustri riferimenti intellettuali Benjamin Disraeli e Thomas Carlyle. I suoi membri, portavoci del malcontento della vecchia aristocrazia davanti alla crescente egemonia economica e politica della borghesia industriale e finanziaria, cercarono di ottenere un certo credito in ambienti operai allo scopo di rafforzare la propria politica antiborghese.

31 Nell'edizione inglese del 1888 viene qui aggiunto: "che sono cadute dall'albero dell'industria".

32 Ciò vale principalmente per la Germania, dove ampie parti dei possedimenti dell'aristocrazia fondiaria e della grande proprietà terriera vengono fatte coltivare da fattori; tali possedimenti producono inoltre su vasta scala barbabietola da zucchero e grappa ottenuta da patate. L'aristocrazia britannica più agiata non è finora caduta così in basso; tuttavia anch'essa sa come compensare la rendita in calo prestando il proprio nome a promotori di società anonime più o meno equivoche. [Nota di Engels nell'edizione inglese del 1888].

33 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "cristiano".

34 Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi (1773-1842), storico ed economista, nacque a Ginevra. Nel 1800 pubblicò Tableau de l'agriculture toscane, dopo aver soggiornato in Inghilterra - paese nel quale la sua famiglia cercò rifugio in seguito agli eventi scatenati in buona parte dell'Europa continentale dalla Rivoluzione francese - e in Toscana - dove ebbe modo di studiare i problemi economici della regione. Nel 1803 pubblicò De la richesse commerciale, opera che gli valse l'offerta (che peraltro non accettò) della cattedra di economia politica all'Università di Vilna (l'odierna Vilnius). Accompagnò Madame de Staël nel suo viaggio in Italia, insieme a August Wilhelm von Schlegel e altre celebrità dell'epoca. Durante i Cento giorni giunse a incontrare Napoleone, di cui difese sempre il programma costituzionale. Autore di vari studi storici di rilievo, la sua opera più importante, Nouveaux principes d'économie politique, vide la luce nel 1819. In questa portò a termine una critica del libero scambio a oltranza preconizzato da Say, Ricardo e Malthus, esercitando grande influenza in diversi ambienti, tra cui alcuni di filiazione socialista.

35 Nell'edizione inglese del 1888 al posto di questa frase compare: "Alla fin dei conti, allorché i persistenti fatti storici ebbero scacciato ogni entusiasmo derivato dall'autoinganno, questa forma di socialismo degenerò in una meschina atonia".

36 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 le parole "sulla società vera" scompaiono.

37 Nell'edizione inglese del 1888 compare invece: "dei filistei tedeschi".

38 Nell'edizione inglese del 1888 compare invece: "il piccolo filisteo".

39 La bufera rivoluzionaria del 1848 spazzò via tutta questa gretta tendenza e guarì i suoi protagonisti del desiderio di dilettarsi ancora di socialismo. Il maggiore rappresentante e il modello classico di tale tendenza è Karl Grün. [Nota di Engels nell'edizione tedesca del 1890].

40 Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865), socialista anarchico francese, nacque nella città di Besançon in una famiglia di artigiani, piccoli proprietari e commercianti. Intervenuto nella rivoluzione del 1848, nello stesso anno divenne deputato, e nel marzo 1849 fu condannato a tre anni di carcere per ingiurie al Capo dello Stato. Da posizioni anarchiche Proudhon attaccò in numerose pubblicazioni e interventi pubblici, nei quali fece sfoggio di una formidabile oratoria, l'intera classe di governo e persino l'esistenza stessa dello Stato, proclamandosi nel contempo a favore del federalismo e, con notevole capacità premonitrice, dei sindacati. Marx polemizzò veementemente con la tesi proudhoniana esposta in Philosophie de la misére (1846). Come motto Proudhon scelse destruam et aedificabo: la distruzione sarebbe l'anarchia, mentre la ricostruzione sarebbe il mutualismo e il federalismo.

41 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "e".

42 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "Il socialismo della borghesia".

43 François-Noël Babeuf (1760-1797), rivoluzionario e comunista francese, nacque in Piccardia. Svolse un'incessante attività di agitazione politica, giungendo a dirigere il giornale Le défenseur de la liberté de la presse, dove firmava i propri articoli sotto lo pseudonimo di Gracchus, in memoria dei famosi fratelli romani. Sostenendo, in nome degli interessi del proletariato, la teoria giacobina di Robespierre, Babeuf, in collaborazione con Buonarroti e altri compagni, tracciò le linee maestre di una "cospirazione degli Eguali" volta a instaurare un sistema "giusto", comunista, secondo una concezione esplicitamente non utopica. Il governo riuscì a sventare il piano insurrezionale - precursore, stando ad alcuni storici, della teoria leninista della rivoluzione diretta da un'élite rivoluzionaria -, e una trentina di Eguali, tra i quali Gracco Babeuf, vennero condannati alla pena capitale. Louis Blanc e Louis-Auguste Blanqui furono suoi discepoli.

44 Claude-Henri de Rouvroy, conte di Saint-Simon (1760-1825), aristocratico francese di presunta stirpe carolingia, veterano della guerra di indipendenza degli Stati Uniti d'America, attivista politico e autore di una vasta opera che si trasformò ben presto in un oggetto di culto per i suoi seguaci, è uno dei massimi responsabili della diffusione di idee protosocialiste nell'Europa dell'epoca. Convinto che l'intera società riposi sull'industria e che questa sia l'unica decisiva fonte di ricchezza, Saint-Simon divenne l'apostolo della "classe industriale", il settore laborioso e creativo della società chiamato a occupare la prima fila di un ordine ricostruito in chiave sociale egualitaria e di economia pianificata. Saint-Simon fu il maestro principale di Auguste Comte, cosa che - con l'aver proposto nel 1813 la creazione di una scienza positiva della morale, della politica e dell'umanità in generale - lo fa apparire uno dei "padri fondatori" della sociologia scientifica. Ad ogni modo, la sua scuola diventò una vera e propria "chiesa", centrata sulla sua ultima opera, Nouveau christianisme (1825), nella quale si difende la convenienza morale del dedicare tutte le energie sociali alla "classe più numerosa e più povera". In seguito alla disgregazione della Chiesa sansimoniana, di inequivocabile significato socialista, alcuni suoi discepoli scelsero di trasformarsi in intraprendenti e, alla fine, ricchi uomini d'affari, in "capitani" d'industria.

45 François-Marie-Charles Fourier (1772-1837), nato a Besançon, è passato alla storia come un "socialista utopistico" di profonda e duratura influenza. Allo stesso modo di Adam Smith, Fourier si accorse subito degli aspetti disumani del nuovo lavoro industriale; tuttavia, diversamente da lui, non li considerò inevitabili, ma superabili mediante una migliore organizzazione del luogo di lavoro e del lavoro stesso. Immaginò così delle unità di lavoro, o "falangi", intese a svolgere la loro attività in speciali luoghi di produzione che battezzò col nome di "falansteri". Come Rousseau, Fourier fece sua la credenza nella bontà naturale dell'uomo e nel potere corruttore della società moderna, anche se, diversamente da lui, non propose come rimedio ai mali dell'epoca il ritorno allo stato di natura, bensì l'accettazione delle conquiste tecnologiche dell'industrialismo, adeguatamente riorganizzate per quanto riguarda la loro cornice sociale di sviluppo. A proposito della riorganizzazione sociale da lui proposta, risalta l'idea della possibilità - per lui effettiva - dell'armonia, dell'eliminazione della feroce concorrenza industriale, creatrice di operai schiavi del capitalismo. Fourier propugnò il garantismo - il sistema di servizi pubblici volti a sostenere l'operaio in caso di necessità -, il diritto al lavoro e il cooperativismo. In Messico e negli Stati Uniti venne fondato un discreto numero di falansteri, e la sua opera del 1829 Nouveau monde industriel et sociétaire fu molto letta.

46 Robert Owen (1771-1858) nacque a Newtown, Montgomeryshire, Galles. Figlio di un fabbro, autodidatta, ben presto divenne operaio capo in una fabbrica di filati a Manchester, di cui fu poi comproprietario. Nel 1800 acquistò a New Lanarck, in Scozia, una filanda di cotone che ebbe una certa notorietà: la sua azienda diventò infatti un modello di efficienza e produttività, nell'ambito di uno spazio urbano riumanizzato da Owen stesso, il quale costruì alloggi igienici per gli operai, organizzò asili d'infanzia e scuole per i loro figli e in periodi di crisi continuava a pagare i salari per intero. Tale impegno, eccezionale in quell'epoca, suscitò grande ammirazione in persone tanto dissimili come Bentham, che lo aiutò economicamente, o lo zar Nicola di Russia. In questa tappa della sua vita Owen propugnò, in opere quali A New View of Society (1813), entro una generale cornice riformista, la trasformazione del carattere umano per mezzo di una riorganizzazione del suo ambiente, l'estensione e l'approfondimento dell'educazione, il cooperativismo e il pieno impiego. Col tempo Owen radicalizzò le sue posizioni, accentuando la critica all'individualismo degli economisti liberali e sottolineando le conseguenze negative della libera concorrenza. Allo scopo di corroborare il proprio insegnamento con la forza dell'esempio concreto, nel 1826 si trasferì nello stato nordamericano dell'Indiana, dove fondò una colonia, "Nuova armonia", che tuttavia fallì. Al suo rientro in Inghilterra Owen si pose a capo del movimento operaio sindacalista e cooperativista, arrivando a presiedere la Grand National Consolidated Trade Union, da lui stesso formata e germe delle Trade Unions britanniche. Le sue idee cooperativiste ebbero al suo tempo grande influenza, sebbene venissero occasionalmente relegate in secondo piano dal cartismo, e i suoi sforzi volti a organizzare la classe operaia stanno alla radice del sindacalismo socialista britannico.

47 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "scaturisce dal".

48 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "fra".

49 Phalanstères erano le colonie socialiste del progetto di Charles Fourier; Icaria era il nome che Cabet conferì alla sua utopia e, in seguito, alla sua colonia comunista in America. [Nota di Engels nell'edizione inglese del 1888].
Owen chiamava home colonies le sue società modello di stampo comunista. Phalanstères era il nome dei palazzi pubblici progettati da Fourier. Icaria era il nome dato all'utopistico paese di fantasia le cui istituzioni comuniste vennero descritte da Cabet. [Nota di Engels nell'edizione tedesca del 1890].

50 Seguaci del quotidiano parigino "La Réforme", che si pronunciavano a favore della Repubblica e dell'avviamento di riforme politiche di carattere democratico e, parimenti, di riforme sociali.

51 Si tratta del partito all'epoca rappresentato in Parlamento da Ledru-Rollin, nella letteratura da Louis Blanc, nella stampa quotidiana dal "Reforme". Il nome "socialdemocrazia" stava a significare, secondo i suoi inventori, una sezione del partito democratico o repubblicano più o meno permeata di socialismo. [Nota di Engels nell'edizione inglese del 1888].
Il partito che in quel tempo in Francia si chiamava "socialista democratico" era rappresentato nella vita politica da Ledru-Rollin e nella letteratura da Louis Blanc; pertanto, esso era incommensurabilmente differente dall'attuale socialdemocrazia tedesca. [Nota di Engels nell'edizione tedesca del 1890].

52 Un gruppo di democratici rivoluzionari polacchi organizzò in Polonia, nel febbraio 1846, una sollevazione per l'indipendenza del paese. Il tradimento di alcuni elementi della piccola nobiltà e l'arresto dei capi del movimento da parte della polizia prussiana impedì un'insurrezione generale, anche se si verificarono disturbi isolati di una certa importanza. Solo nella città libera di Cracovia, sottomessa dal 1815 (Congresso di Vienna) al controllo congiunto di Austria, Russia e Prussia, la sollevazione riuscì, il 22 febbraio, a trionfare, con la conseguente formazione di un governo nazionale la cui prima misura fu la diffusione di un proclama antifeudale. Nel contempo in Galizia insorsero gruppi di contadini ucraini. Dopo una serie di scontri fra truppe della piccola nobiltà e contadini (scontri fomentati dalle autorità austriache, che riuscirono a sfruttare il conflitto di classe tra piccola nobiltà e contadini), al principio di marzo la sommossa di Cracovia venne soffocata, così come, subito dopo, la rivolta contadina in Galizia. Dopo le conferenze di Berlino e di Vienna, il 15 aprile 1846 Cracovia fu annessa all'Austria.

53 Nelle edizioni tedesche del 1872, 1883 e 1890 compare invece: "fra".
05/01/2005 22:22
 
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Comunista IV°..
.. grazie comunque del regalo, la prossima volta però fai un riassunto..
Quest'ultima parte permettimi di dire che è molto interessante e non la conoscevo.. ovvio qui il discorso del riassunto non vale..

Comunque un grazie ancora..

Losh.. fine.
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Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara)
05/01/2005 22:44
 
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Dopo tanto scrive, finarmente un grazie!




"'no spettro s'aggira pe l'europa:è lo spettro der Comunismo". (Karl Marx)
07/01/2005 17:39
 
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Beh, ripeto il grazie te lo meriti, questa pagina è molto interessante e personalmente non conoscevo i fatti descritti..

Grazie

Losh
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07/01/2005 20:52
 
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Che pizza mamma mia, o meglio dire che pizza IV [SM=g27828]
La pizza de er pizzettaro [SM=g27828]
Sally
Sally
07/01/2005 21:01
 
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ah ah
er pizzettaro [SM=g27828] [SM=g27828]
buona questa
vediamo come la prende er romano [SM=g27828]

ciao Sally
chicoom
08/01/2005 00:13
 
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er pizzettaro 2
ih ih ih
mi aggancio al "buona questa" di chicom (+ il mio precedente fanno 3)[SM=g27828]

ul
14/01/2005 14:56
 
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E si sally stai proprio a rosicà, se vede lontano 'n miglio che te rode er fatto che ancora nun t'ò dedicato manco no straccio d'acrostico![SM=g27828]



"'no spettro s'aggira pe l'europa:è lo spettro der Comunismo". (Karl Marx)
24/01/2005 19:06
 
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Eh eh..
Attendiamo con ansia il nuovo acrostico..

Losh
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24/01/2005 22:34
 
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mamma mia sono senza acrostico del comunista, e adesso come farò a soppravvivere[SM=g27825] mi sto rodendo, mamma mia come mi sto rodendo[SM=g27828]
ciaoooo Sallyyyy senza acrostico
Sally
25/01/2005 12:26
 
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Dai.. dai Sally..
Vedrai che adesso il buon Comunista si mette all'opera e qualcosa di sicuro combina.. speriamo solo di non doverlo censurare.. sai si lascia un pò troppo prendere la mano..

Ciao

losh
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