10/03/2006 15:00 |
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Il governo spagnolo ha dato il via libera ai matrimoni gay. Sareste d'accordo se accadesse anche in Italia? |
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10/03/2006 15:13 |
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| | | Post: 40 | art friend | imbrattatele | | OFFLINE |
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Scritto da: @Ljuba@ 10/03/2006 15.00
Il governo spagnolo ha dato il via libera ai matrimoni gay. Sareste d'accordo se accadesse anche in Italia?
Personalmente sì. Qualche riserva l'avrei nel caso delvia libera alle adozioni.
Penso che in Italia non siamo ancora pronti qualcosa di simile. Troppi pregiudizi nei confronti dei gay e troppe interferenze religiose...
Mi va di vivere d'un fiato, di stendermi sopra il burrone e di guardare giù. La vertigine non è paura di cadere... ma voglia di volare...
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10/03/2006 15:35 |
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Scritto da: @Ljuba@ 10/03/2006 15.00
Il governo spagnolo ha dato il via libera ai matrimoni gay. Sareste d'accordo se accadesse anche in Italia?
Non so in che termini ci si debba riferire al problema.
Parlare di matrimonio mi sembra eccessivo, non fosse che per il significato ed il significante del termine "matrimonio":
Latino "matrimonium", da mater-monium, madre con funzione genitrice. Indica perciò strettamente l'unione di un uomo con una donna allo scopo di generare.
E' ovvio che è assolutamente improprio parlare di matrimonio fra simili, per l'impossibilità di generare (nel modo da sempre conosciuto...escludiamo i sistemi alternativi moderni).
Bisognerebbe definire diversamente il vincolo fra omosessuali o vincoli similari, quando sono desiderati ed espressamente richiesti.
Forse si potrebbe definire convivenza. Spesso non è il sesso che interessa gli omosessuali, ma la voglia di stare insieme per condividere la reciproca compagnia ed, in genere, la vita.
In questo senso sarei d'accordo a fissare l'unione fra due o più esseri che vogliono costituire un nucleo familiare o di convivenza finalizzato al mutuo soccorso, magari per combattere la solitudine. Ecco, direi, una specie di società per il conseguimento di obiettivi comuni e della comune felicità.
Agli altri altri pareri
Libero
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10/03/2006 16:53 |
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Se per matrimonio si intende l'istituzione classica, quella fra uomo e donna, no, sono contraria.
Altre forme di unione legalizzata, si, ma il matrimonio vero e proprio please.....mi turberebbe.
Il matrimonio e Uomo/Donna. |
10/03/2006 16:57 |
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| | | Post: 1.260 | admin | artista | | OFFLINE |
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matrimonio tra gay? naaaaaaaa
nn ha alcun senso
convivenza legalizzata con parità di diritti/doveri sì, no problem
adozione? nn se ne parla nemmeno, il modello di riferimento è troppo sbilanciato
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10/03/2006 22:14 |
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| | | Post: 2.923 | vice admin | gran maestro | | OFFLINE |
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Scritto da: chicom 10/03/2006 16.57
matrimonio tra gay? naaaaaaaa
nn ha alcun senso
convivenza legalizzata con parità di diritti/doveri sì, no problem
adozione? nn se ne parla nemmeno, il modello di riferimento è troppo sbilanciato
Stessa identica opinione..
Losh _____________________________________________
Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara) |
10/03/2006 22:28 |
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Caserma.
Il cappellano militare nel giro di pochi giorni riceve la confessione di numerosi soldati che gli rivelano: "Sono stato con la Rosina!". Quando il cappellano si rende conto che la faccenda e' troppo diffusa rivela tutto al capitano, il quale decide di radunare tutto il plotone e rivolge la temuta domanda: "Chi e' andato con la Rosina faccia un passo avanti!". Tutti, tranne uno, fanno un passo avanti. Il capitano allora si rivolge all'unico soldato che non si e' mosso e si congratula con lui: "Bravo! Come ti chiami?". "Giacomo La Rosina".
Pasquale e' veramente disperato, infatti si trova sul bordo di un altissimo viadotto, pronto a gettarsi nel vuoto. Ad un tratto una voce: "Uomooo... qual e' il tuo nomeee?". "Mi chiamo Pasquale". "Pasqualeee ... cosa stai per fareee ?". "Sto per suicidarmi ... ma tu chi sei? Vai via! lasciami con il mio dolore". "Sono il diavolooo, e posso offrirti quello che vuoi se mi venderai la tua animaaaa ed il tuo culoooo". "Allora si', voglio essere finalmente ricco, voglio avere una nuova famiglia, il contemporaneo successo con le donne, e potermelo godere per almeno 20 anni... ". "Va beneee Pasqualeee, spogliatiii!".
Pasquale si spoglia per meta' ed offre il suo culo al Diavolo. Dopo un po', tra gli strazianti lamenti di Pasquale la voce chiede: "Pasqualeeee, dimmiiii, quanti anni hai?". "Ahi, ahi! Ho 45 anni... ".
"E tuuu, Pasqualeeee, a 45 anni credi ancora al diavolo?? ".
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11/03/2006 14:51 |
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| | | Post: 308 | art friend | apprendista | | OFFLINE |
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Scritto da: chicom 10/03/2006 16.57
convivenza legalizzata con parità di diritti/doveri sì, no problem
Hai ragione, il matrimonio è nato come unione a scopo riproduttivo (l'amore è giunto parecchi secoli dopo :rid1: ) quindi non ha senso tra persone di sesso uguale.
Dovrebbero inventare qualcosa di nuovo con un nome nuovo.
D'altro canto non è nemmeno giusto che dopo una vita insieme, un poveretto debba, oltre soffrire per la morte del compagno, essere sbattuto fuori casa da parenti-avvoltoi
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11/03/2006 19:01 |
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Scritto da: Hetty 11/03/2006 14.51
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> Hai ragione, il matrimonio è nato come unione a scopo
> riproduttivo
Le unioni "a scopo riproduttivo" nascono con l'uomo.
Il contratto matrimoniale è postumo, per evidenti ragioni.
> (l'amore è giunto parecchi secoli
> dopo :rid1: )
Già...quanti secoli dopo? Ti riferisci ad ieri o ad oggi?
L'amore? Cos'è queta bestia rara?
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01/04/2006 12:18 |
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| | | Post: 7 | art friend | imbrattatele | | OFFLINE | |
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01/04/2006 12:41 |
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| | | Post: 8 | art friend | imbrattatele | | OFFLINE | |
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A me risulta che l'amore sia nato il 7 gennaio del 17.448 a. C.
In quel giorno un giovane troglodita nordico, ricco e bellissimo, rapì e possedette golosamente, nella posizione del missionario, una donna anzianotta, bruttarella, spelacchiata, priva di dote, zoppa dalla gamba destra e dalla sinistra. Poichè il giovane non manifestava alcun palese segno di squilibrio mentale, ma anzi prosperava in sostanze e saggezza, fu chiaro a tutti quanti che non poteva trattarsi d'altro che di amore... Quella incomprensibile follia venne nei secoli successivi tramandata in gutturali cantici nelle lunghe veglie notturne accanto al fuoco, trovando, specie tra i giovani, orde di imitatori. Anche se, a dire il vero, finita l'epoca eroica dell'amore delirante, si decise di rinunciare ai plateali connubi con le racchie e, non essendovi ormai più niente da dimostrare, si tornò ben volentieri a preferire le belle figliole.
Pio
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01/04/2006 12:46 |
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| | | Post: 1.447 | admin | artista | | OFFLINE |
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Re: Quando nacque l'amore?
Scritto da: ulisse7500 01/04/2006 12.41
A me risulta che l'amore sia nato il 7 gennaio del 17.448 a. C.
In quel giorno un giovane troglodita nordico, ricco e bellissimo, rapì e possedette golosamente, nella posizione del missionario, una donna anzianotta, bruttarella, spelacchiata, priva di dote, zoppa dalla gamba destra e dalla sinistra. Poichè il giovane non manifestava alcun palese segno di squilibrio mentale, ma anzi prosperava in sostanze e saggezza, fu chiaro a tutti quanti che non poteva trattarsi d'altro che di amore... Quella incomprensibile follia venne nei secoli successivi tramandata in gutturali cantici nelle lunghe veglie notturne accanto al fuoco, trovando, specie tra i giovani, orde di imitatori. Anche se, a dire il vero, finita l'epoca eroica dell'amore delirante, si decise di rinunciare ai plateali connubi con le racchie e, non essendovi ormai più niente da dimostrare, si tornò ben volentieri a preferire le belle figliole.
Pio
bellissima questa interpretazione
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01/04/2006 15:10 |
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| | | Post: 9 | art friend | imbrattatele | | OFFLINE | |
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Grazie per l'apprezzamento... Sicuramente non ti sarà sfuggita la finezza della zoppìa biletarale, da me attribuita alla bruttona cavernicola, un espediente capace di consentirle, ad onta del doppio handicap agli arti inferiori, un'andatura tanto flessuosa e sbarellante, da attirare l'attenzione del maschio proto-innamorato, in realtà terribilmente sensibile a tutto ciò che deviasse dalla linea retta e dall'imperante ortogonalità delle figure. Naturalmente, se al posto dell'ondivaga e stagionata fanciulla, fosse passato uno sciamanello ricchione col gonnellino di piume e con le medesime caratteristiche motorie, l'amore gay sarebbe nato prima di quello etero...
Ma di questo magari ci occuperemo più in là.
Saluti preistorici
Pio |
01/04/2006 15:31 |
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APPERO', per avere 102 hai una lucidità encomiabile....
Complimenti per l'interpretazione
Qualcuno invece disse che l'amore se lo sono inventati i poveri, per far sesso......GRATIS
Forte, scrivi bene
Ciao
:angelino:
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01/04/2006 19:32 |
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| | | Post: 10 | art friend | imbrattatele | | OFFLINE | |
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Grazie anche a te, Ljuba, un bel nome che, tra gli slavi, significa amore. Sai che mi è anche capitato di dirlo, qualche volta? Mi trovi lucido? Merito del Sidol e della dieta. Pensa che ho un figlio di settant'anni, che ha gia bisogno del Viagra. Sul sesso gratuito per i poveri però dissento. A nessuno il sesso costa caro come ai poveri. O ci spendono troppi dei pochi soldi che hanno, oppure vi sacrificano il bene supremo e cioè la libertà... I ricchi invece finiscono spesso per farlo distrattamente, senza reale impegno, anzi, direi, con ammirevole nonchalance, come se non toccasse a loro, come se dovessero sottoporsi ad un noioso e inderogabile dovere sociale... Infatti, dopo un po', tutto questo incomprensibile, volgare e troppo reclamizzato stropiccìo gli viene a noia... E allora magari ci si mettono in tre o quattro, qualche volenteroso indossa il reggicalze, qualche altro tira un po' di coca, insomma, poveretti, s'ingegnano di far tornare divertente qualcosa che in realtà non li interessa più...
Io sono vecchio e non mi ricordo bene, ma ci fu un tempo che, per correre da una donna, mi facevo 48 ore di viaggio pressochè ininterrotto, a bordo di una Fiat 500... Roba che, per far riposare la schiena, dovevo estromettere dall'abitacolo il seggiolino del passeggero e stendermi a virgola sul pavimento...
Ma ne valeva la pena? - direte voi. Sì, certo, perché non ero né povero, né ricco, ma semplicemente innamorato... E anche adesso, nelle notti insonni, mentre ascolto i tarli che si rodono il poco che resta di me, mi capita di ripensarci e mi si riscalda il cuore.
Dasvidania
Pio
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