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MORIREMO PRESTO TUTTI....

Ultimo Aggiornamento: 16/03/2006 14:01
12/03/2006 12:33
 
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.....ISLAMICI. O FORSE NO!

Ho trovato questo articolo, non conosco il vostro punto di vista......personalmente mi ha fatto meditare.....

di Guglielmo Piombini

Solo cinque anni fa l’idea che l’Europa fosse un continente decadente, nichilista e senza voglia di futuro sembrava una provocazione, ma oggi è diventata quasi un cliché. Il prolungato calo delle nascite e il declino della pratica religiosa vengono visti sempre più spesso come i sintomi di una grave crisi spirituale, che condurrà secondo alcuni autorevoli studiosi (come Niall Ferguson, Bernard Lewis o George Weigel) all’islamizzazione dell’Europa entro un centinaio d’anni.

I calcoli matematici, infatti, confermano che, se gli attuali trend demografici permangono costanti fino alla fine del secolo, la popolazione europea (con un tasso di natalità di 1,4 figli per donna) si ridurrà dagli attuali 700 milioni ad appena 200 milioni di abitanti, e i musulmani saranno in maggioranza. Nello stesso tempo la popolazione degli Stati Uniti, con un tasso di natalità attualmente vicino al fatidico numero di 2,1 figli per donna, aumenterà fino a raggiungere nel 2050 i 400 milioni di abitanti. Di fronte ad uno scenario del genere, gli osservatori americani si chiedono se una futura Europa a maggioranza musulmana farà ancora parte dell’Occidente, o se si trasformerà in un continente nemico degli Stati Uniti.

Si tratta quindi di capire se gli europei hanno abbracciato definitivamente una mentalità materialista, relativista e postcristiana, condannandosi all’estinzione in una futura Eurabia dominata dai musulmani, o se invece desiderano ancora trasmettere la propria eredità culturale ai propri discendenti, perché non diventino stranieri nella propria terra. A questa domanda, cruciale per il nostro destino, offre una risposta di speranza l’editorialista del Washington Times Tony Blankley nel nuovissimo libro The West’s Last Chance. Will We Win the Clash of Civilization? (Regnery, Washington 2005).

Non c’è dubbio che le proiezioni demografiche siano allarmanti, ma quando si analizzano eventi che riguardano le azioni e le decisioni umane non vi è nulla di più fuorviante della frase “se continuano gli attuali trend”. Gli uomini tendono a credere che ciò che accade da tempo continuerà a ripetersi immutabilmente, ma in realtà la storia umana è sempre stata caratterizzata da bruschi ed inaspettati cambiamenti. Secondo Blankley esistono molte valide ragioni per ritenere che gli attuali trend culturali, religiosi e demografici europei non continueranno a lungo.

In primo luogo, perché sembra che stia cambiando la percezione degli europei verso l’immigrazione islamica, soprattutto dopo i crudeli attentati avvenuti in Europa, come l’uccisione del regista olandese Theo van Gogh. A dispetto della propaganda “politicamente corretta” diffusa dalle élite politiche e culturali, la gente comune si sta accorgendo che la grande maggioranza degli islamici non cerca affatto l’integrazione, ma persegue un piano a lunga scadenza di dominazione dell’Europa con mezzi diversi dal passato.

In secondo luogo, il contatto con una cultura completamente diversa e fortemente ostile come quella islamica sta facendo riscoprire in molti europei i tanti aspetti positivi, a lungo trascurati, della propria fede cristiana. Benedetto XVI sta concentrando gli sforzi maggiori del suo pontificato nell’obiettivo di riaccendere la fiamma delle fede cristiana in Europa, e i segnali di un risveglio religioso non mancano. Malgrado tutto, gli europei che si dichiarano atei o agnostici nei sondaggi d’opinione sono una piccola minoranza.
In terzo luogo, l’inevitabile crisi fiscale degli stati assistenziali imporrà dei drastici cambiamenti sociali. Negli ultimi decenni il welfare state ha contribuito fortemente alla denatalità, dando a molte persone l’illusione di poter evitare i sacrifici e i costi legati all’allevamento dei figli senza subire alcuna conseguenza futura, nella certezza che lo Stato le avrebbe mantenute e assistite durante la vecchiaia. Troppe persone hanno fatto i calcoli in questo modo, e di conseguenza non sono mai nate le generazioni incaricate di pagarne il conto. Tra pochi anni infatti cominceranno a ritirarsi dal lavoro i numerosi baby-boomers nati nel dopoguerra, proprio quando il numero dei produttori e dei contribuenti si ridurrà drasticamente per effetto del calo demografico.

L’inevitabile collasso della sicurezza sociale restituirà però un ruolo fondamentale alle associazioni caritatevoli religiose, e innescherà molto probabilmente un nuovo boom delle nascite, perché durante gli austeri tempi di magra i figli torneranno a rappresentare un’indispensabile protezione per la tarda età. Minacciati dall’aggressione islamica e dalla crisi dello Stato sociale, gli europei torneranno a comportarsi come hanno sempre fatto nelle circostanze difficili, abbandonando gli stili di vita edonistici e ritornando alla fede e alla famiglia.

È probabile infatti che in Europa il ciclo della secolarizzazione abbia già raggiunto il suo culmine in questi anni, con l’arrivo dei protagonisti della contestazione nei posti chiave del potere. L’evoluzione suicida dell’Europa è infatti il risultato di una rivoluzione culturale iniziata negli anni Sessanta dagli intellettuali di sinistra e associata a ideali secolari (quali l’ugualitarismo, il relativismo morale, il multiculturalismo, le pari opportunità, la liberazione sessuale, il materialismo e l’edonismo) che hanno eroso negli uomini occidentali la volontà di vivere una vita produttiva, di moltiplicarsi e di affermare e difendere la propria cultura.

Sarebbe però un errore, secondo Blankley, dare un giudizio finale e definitivo sul destino di un’intera civiltà basandosi solo sugli atteggiamenti particolarmente distruttivi di un’unica generazione. Man mano che uscirà di scena la generazione antinatalista e statalista dei sessantottini, rifioriranno le istituzioni tradizionali come le famiglie, le chiese, le comunità, i mercati, e il vecchio continente scongiurerà la propria estinzione.





Keko
12/03/2006 21:44
 
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il mio modesto parere è ke questo è un articolo stupido, scritto da una testa di piripikkio piena di paure verso quello ke nemmeno conosce

ci aggiungo pure ke in questo articolo si fa solo dello stupido terrorismo ideologico, buono solo per ki nn ha una testa con cui pensare

è evidente ke l'unica strada percorribile è quella dell'integrazione culturale, così com'è altrettanto evidente ke il più grosso dei problemi è una visione diversa del coesistere di diverse religioni

aggiungo, e poi mi fermo, ke i peggiori attori di questa incompatibilità sono quei "capi" religiosi ke continuano a considerare la propria religione come l'unica e l'intoccabile

vabbè, hai voglia di quanto si potrebbe dire, ma nn ho nessuna voglia di imbarcarmi in discussioni del genere scrivendo su un pc

ciao ciao

ps. se nn si fosse notato, leggere articoli del genere mi fa solo incazzare, perkè li ritengo un offesa all'intelligenza umana



[Modificato da chicom 12/03/2006 23.44]

12/03/2006 23:33
 
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In un paese democratico si permette anche all’opposizione di parlare.....puoi alzarti e andartene.....o cancellare il post.... hai facoltà!!

Dare del testa di cazzo perchè non la si pensa come vuoi tu non mi sempra opportuno e nemmeno civile!!!



Keko
12/03/2006 23:56
 
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Re:

Scritto da: Keko01 12/03/2006 23.33
In un paese democratico si permette anche all’opposizione di parlare.....puoi alzarti e andartene.....o cancellare il post.... hai facoltà!!

Dare del testa di cazzo perchè non la si pensa come vuoi tu non mi sempra opportuno e nemmeno civile!!!

Keko



nn mi pare ke testa di piripikkio sia poi una grande offesa (ehi, controlla, c'è scritto piripikkio, [SM=g27824] )
e poi nn ci vedo nulla di strano nell'esprimere un parere, seppur colorito [SM=g27828]

e poi, diciamolo, come si potrebbe in altro modo kiamare uno ke porta come sistema di salvezza dell'europa un ritorno al secolo scorso [SM=g27816]

ammesso potesse essere anke un buon sistema, è evidente ke nn si può riportare indietro il tempo, bisogna per forza trovare soluzioni guardando in avanti, e nn sarà certo il kiudersi a riccio il sistema migliore

ciao ciao
aspetto le vostre opinioni in merito
[SM=x629128]

ps. confesso di aver modificato "casso" con "piripikkio" prima di rispondere al kekus moralitarus
[SM=x629181]


13/03/2006 00:13
 
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Questo fa il "potere".... permette di modifica i post...!!!

La prossima volta che entrerò in ArtLitteram provvederò a togliermi le scarpe!!!
Mi sembra giusto....

As-salamu 'aleikum wa rahmatullahi wa barakatuhu Chicom !!



Keko [SM=x629242]
13/03/2006 00:19
 
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Re:

Scritto da: Keko01 13/03/2006 0.13
Questo fa il "potere".... permette di modifica i post...!!!

La prossima volta che entrerò in ArtLitteram provvederò a togliermi le scarpe!!!
Mi sembra giusto....

As-salamu 'aleikum wa rahmatullahi wa barakatuhu Chicom !!



Keko [SM=x629242]



nn so perkè, ma il "wa barakatuh" assomiglia a qualcosa di vagamente famigliare
[SM=g27828]

13/03/2006 00:26
 
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Re: Re:
nn so perkè, ma il "wa barakatuh" assomiglia a qualcosa di vagamente famigliare
[SM=g27828]





Probabilmente hai origini islamiche....famigliare sarebbe stato...

Vaffanculo Chicom!!!! [SM=x629173] [SM=x629173] [SM=x629173]

Keko :rid1:





[Modificato da Keko01 13/03/2006 0.30]

13/03/2006 00:36
 
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Re: Re: Re:



Probabilmente hai origini islamiche....famigliare sarebbe stato...

Vaffanculo Chicom!!!!

Keko




aho, nego ufficialmente
nessuna origine islamica

preferisco un sano vaffanculo nostrano

[SM=x629180] [SM=x629180] [SM=x629180] [SM=x629180]

chicom


[Modificato da chicom 13/03/2006 0.40]

13/03/2006 09:10
 
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In questo periodo ritrovo con crescente frequenza articoli che citano George Orwell e il suo romanzo "1984".

Il racconto illustra l'ingranaggio di un governo totalitario. L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Londra è la città principale di Oceania. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona. Sotto di lui c'è il Partito interno, quello esterno e la gran massa dei sudditi. Ovunque sono visibili grandi manifesti con il volto del Grande Fratello. Gli slogan politici ricorrenti solo: "La pace è guerra", "La libertà è schiavitù", "L'ignoranza è forza".


Si tratta di un argomento di indubbia attualità: l'autore immagina infatti una tirannia basata sul controllo e la manipolazione dell'informazione e sulla più rigida e spietata repressione di ogni forma di libertà politica e intellettuale. Chi sgarra commette la colpa delle colpe, lo «psicoreato», che provoca una scomunica sociale con conseguenze tremende, definitive.

«Lo psicoreato non comporta la morte, esso è la morte».
Il personaggio della vicenda si chiama Winston Smith, «l'ultimo uomo in Europa» , come Orwell in un primo momento voleva intitolare il libro. Smith lavora al Ministero della Verità, dove è incaricato di «riscrivere», secondo le esigenze del momento, le notizie che riguardano il passato, bruciare i documenti originali e sostituirli con quelli «rielaborati».
Smith sapeva, ma forse era l'unico rimasto ad avere una memoria storica e voglia di conoscere. «Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro» , continuava a ripetersi. «Non era vero, come sostenevano le cronache, che il Partito aveva inventato gli aeroplani. Lui gli aeroplani se li ricordava fin dalla più remota infanzia, ma non si poteva dimostrare nulla. Non esistevano più le prove».
Si sentiva tragicamente solo. L'ultimo uomo ad avere qualche brandello di conoscenza e, soprattutto, qualche interesse a conservarla.

«Ma questa conoscenza, dove si trovava? Solo all'interno della sua coscienza, che in ogni caso sarebbe stata presto annientata. E se tutti quanti accettavano la menzogna imposta dal Partito, se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera. “Chi controlla il passato” diceva lo slogan del Partito “controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”».

(...)



Keko [SM=x629148]


13/03/2006 22:12
 
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gran maestro
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Anche a mio modesto parere questo articolo cerca di instillare nel lettore una sorta di paura per tutto ciò che non riguarda la sua cultura.
Stiamo tentando di integrarci come hanno fatto gli Americani nel corso di tutta la loro storia, il percorso è difficile, molto difficile ma ciò non toglie che prima o poi si debba arrivare al dunque.
Quale sia il dunque è presto detto, due parole Melting Pot termine coniato dagli Americani e che si traduce in.. Calderone di Razze.

losh
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Siamo realisti, esigiamo l'impossibile (Ernesto Che Guevara)
16/03/2006 12:34
 
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art friend
apprendista
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Io non mi preoccupo: la televisione distruggerà ogni minima traccia di cultura!!!! Bwawawawah!

E tutti, islamici e non, si massacreranno unicamente per andare a fare il provino per il grande fratello!
I cervelli verranno appiattiti!
Si avranno interventi estetici tipo protesi al seno e trapianti di capelli mutuabili e gratuiti!

Ascoltate la piccola Hetty questoè il futuro!!! [SM=x629171]

16/03/2006 14:01
 
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La punizione a un bambino di 8 anni che ha rubato del pane in un mercato in Iran..........









Chiamatela anche propaganda anti-islamica....altra cultura....



Keko [SM=g27816] [SM=g27816]
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