"l'immagine nella mente"
Nato a Senigallia nel 1925 a 13 anni Mario Giacomelli comincia a lavorare in una tipografia, affascinato dalle infinite possibilità di comporre parole e immagini offerte dalla stampa. Nello stesso periodo, comincia a dipingere, si appassiona di corse automobilistiche e scrive poesie. Nel 1954 acquista la sua prima macchina fotografica. Tra il 1954 e il 1957 partecipa a numerosi concorsi fotografici in Italia. Dopo avere completato la sua prima serie "Vita d’ospizio", comincia una serie di nudi femminili e maschili che abbandona negli anni Sessanta.
"Per me non è importante la foto singola- scriveva Giacomelli parlando della sua vocazione per la fotografia - ma la serie, il racconto. Ciò che conta è quel che nasce nella mia mente. Quasi sempre mi capita di vedere le foto prima di farle. Anche la serie dei pretini è nata dal mio interesse per la gente umile, povera. Loro erano tutti figli di contadini. Mi attirava quella situazione, mi attiravano le sottane lunghe. Così come, fotograficamente, il nero mi attira, il bianco mi attira. (...) A volte la vita è così, c’è un caso cui neanche pensiamo. Per me, prima nascono le foto e poi, magari, trovo una poesia adatta".
Tra i lavori più recenti ricordiamo: "Il mare dei miei ricordi" (1991-94), "Io sono nessuno" (1994-95) su testi di Emily Dickinson fino ad arrivare a "Questo ricordo lo vorrei raccontare" (1998-2000) e "Bando" (1998-99) ciclo di immagini in serie di 4, ispirate ad una poesia di Sergio Corazzini e presentato nel 1999 alla XXIV Biennale d’Arte contemporanea di Alatri.
Il 25 novembre 2000, all’età di 75 anni, Mario Giacomelli si è spento nella sua casa di Senigallia.
Keko