Stupendo articolo, questo del gazzettino.
Il difetto degli studiosi di Leonardo è solitamente proprio quello di forzare il pensiero del maestro.
concordo, zio keko, non una ma cento, mille volte...
e fra tutte quelle belle "recensioni" che hai postato Eli, questa mi...fa impazzire:
Leonardo da Vinci, specchio profondo e oscuro in cui angeli incantevoli, con un dolce sorriso denso di mistero,appaiono all'ombra dei ghiacciai e dei pini che racchiudono il loro paesaggio
(Baudelaire)
L'opera citata nell'articolo del Gazzettino è semplicemente meravigliosa, ma non è il disegno che io preferisco.
Il Ritratto di fanciulla, esposto alla Biblioteca Reale di Torino, è probabile studio preparatorio per l'angelo della "Vergine delle Rocce" e frutto degli insegnamenti del Verrocchio su come ritrarre una figura in movimento, riprendendola da vari punti di vista. Databile attorno al 1478-80, il disegno presenta un'immagine a corposa e diafana, ingannevolmente semplice, testimone di un'esperienza poetica che si manifesta con un alto senso della grazia.
Eccolo qua.
Io, sinceramente, fra tutti i suoi bozzetti e disegni, preferisco di gran lunga la "Scapiliata."
Stupendo questo volto dai lineamenti dolcissimi, regolari.
Non si sa se sia una Madonna, una Nobildonna..
L'attenzione corre dai capelli in movimento che danno il nome all'opera...per poi essere di nuovo attratta dal volto.
Bè, a me piace tantissimo, più dell'altra.
Si trova a Parma alla Galleria Nazionale.
Questo bozzetto è stato per lungo tempo ignorato dagli studiosi, e se ne ha notizia per la prima volta solo intorno al 1830, quando pervenne come acquisto alla Galleria di Parma.
La sicura attribuzione a Leonardo si è avuta solo però intorno al 1930.
Io l'ho guardata a lungo, e più la guardo, più ci vedo la somiglianza con la Vergine del Sant'Anna, La Vergine, il Bambino e San Giovannino (onnipresente
)
Guardate qua, e ditemi....
è un dipinto a gessetto nero, biacca e sfumino su carta di cm 141,5 x 104 realizzato nel 1500 circa
È conservato alla National Gallery di Londra.
Sono rappresentate le tre generazioni della famiglia di Cristo: Sant’Anna tiene sua figlia Maria sulle sue ginocchia e quest’ultima trattiene il Figlio, che si rivolge verso San Giovannino.
Leonardo si sforzò di riprodurre un senso policentrico di movimento, facendo in modo che i due personaggi si fondessero in un unico complesso, sovrastato dalla testa di Sant'Anna.
Si tratta di uno studio per una pala d'altare da destinare ad una chiesa di Firenze ma il dipinto non fu mai compiuto.
L'espressione della Vergine Maria è straordinariamente tenera, ma al tempo stesso il volto ha una maestosa, ultraterrena bellezza, che suggerisce ben più di una profonda devozione materna.
Sant'Anna guarda la Vergine con uno sguardo strano, pieno di sentimento, come se già immaginasse le sofferenze che Maria dovrà sopportare durante la Passione di Cristo.
Il dito punta verso il cielo suggerendo sentimenti e pensieri al di sopra ed al di là della normale comprensione umana.
Il paesaggio sullo sfondo è appena abbozzato.
Si somigliano?