L'Annunciazione del Louvre
Verso il 1478, il nostro Andrea Verrocchio era occupato a realizzare un'importante pala d'altare per il duomo di Pistoia, ossia la Madonna di Piazza, ma è chiamato a Venezia per il progetto (e l'esecuzione) del monumento equestre al Colleoni.
E' costretto dunque ad affidare il completamento del dipinto ai suoi migliori allievi, Leonardo e Lorenzo di Credi, che lo finirà nel 1486 circa.
A Leonardo, che lavorò all'opera prima della sua partenza per Milano, nel 1482, è attribuita una parte della predella, dove appunto è raffigurata l'Annunciazione, sicuramente parte centrale dell'opera completa.
(La predella è la parte inferiore di una pala d'altare, corrispondente in genere...allo zoccolo della cornice)
Ma vediamo il quadro..
Anche qui, Leonardo ha dovuto impostare la scena in uno spazio chiuso all'interno di un giardino pieno di fiori.
Anche qui troviamo un paesaggio appena accennato in lontananza, che riesce a dare la gisuta prospettiva.
Il segno di Leonardo si può notare nel panneggio delle vesti, e nel volto della Vergine.
Consideriamo che le dimensioni di quest'opera sono estremamente ridotte, parliamo di una tempera su tavola di 16 cm X 60.
Qualche studioso attribuiva l'intera opera al Credi, ma è certo che vi mise mano anche Leonardo.
Il volto della Vergine lo ritroviamo in un suo disegno, che si trova nella Galleria degli Uffizi..
Guardatelo...e giudicate voi
Il tappeto verde su cui s’inginocchia il messaggero, inoltre, mostra una quantità minore di fiori: hanno però il pregio di essere realizzati con maggior aderenza al vero e con diversità tra gli esemplari della stessa specie, a differenza delle stereotipate pratoline a stampa dell’altra Annunciazione.
Personalmente preferisco l'altra Annunciazione, nell'insieme.
Però il volto di Maria, in quest'opera...è stupendo, vero.
Nell'altra risuona più...artefatto, schematico.