E' il nome dato alla piccola ma importante piazza Vigliena, la quale è formata dall'incrocio delle via Maqueda e Vittorio Emanuele, un tempo il centro della città.
Le quattro facciate hanno un elegante prospetto barocco (1609-1620) animato da statue e fontane.
I quattro bracci rettilinei delle vie che se ne dipartono offrono belle prospettive con i loro sfondi.
Chiamata anche “Teatro del Sole”, questa piazza rappresenta una vera rivoluzione del pensiero urbanistico. Se prima del XV secolo la costruzione di un edificio subordinava la sistemazione urbanistica, con la realizzazione di questo spazio saranno, per la prima volta, le strade e le piazze a determinare gli spazi e gliorientamenti per l’evoluzione della città.
Voluta dal vicerè spagnolo marchese di Villena e progettata dall’architetto e ingegnere romano Giulio Lasso, simboleggia con quattro statue poste al di sopra di altrettante vasche in marmo, le quattro stagioni.
Ogni palazzo ha la classica divisione in tre ordine sovrapposti,(dorico, ionico e corinzio)con al centro, fontane sormontate dalle statue delle quattro stagioni. Nelle nicchie degli ordini superiori si trovano invece le statue di re spagnoli e, al livello più alto, quelle delle protettrici di Palermo, le sante Cristina, Ninfa, Oliva e Agata, poi soppiantata da Santa Rosalia. L'incrocio segna anche le quattro zone in cui, un tempo, Palermo era suddivisa: Palazzo Reale, Mezzomonreale, Castellammare e Oreto, ciascuna affidata ad una santa.