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La Festa "dea Sensa"

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2006 18:36
02/06/2006 21:42
 
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28 maggio giorno dell’Ascensione

La Festa della Sensa commemora due vittorie veneziane, lontane una dall'altra di quasi due secoli: una navale ed una diplomatica, comunque legate tra loro.

La prima risale all'impresa del Doge Pietro Orseolo II , partito il 9 maggio dell'anno 1000 , giorno dell'Ascensione, in aiuto delle popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi. Questo è l'inizio del lento cammino intrapreso da Venezia per il dominio del Mare Adriatico, al quale tendeva fin dalle sue origini non tanto per motivi di conquista, quanto per ragioni di vita. L'arresto dell' espansione slava permette alla Repubblica di giungere questo suo obiettivo ed il possesso territoriale diventa ormai superfluo, tanto che le città dalmate danno ormai blandi tributi, regolati secondo le proprie risorse naturali ed economiche.

A ricordo dell'ardua impresa si dà inizio alla celebrazione della Festa della Sensa, limitata alla sola benedizione del Mare: è un rito esclusivamente propiziatorio, dal cerimoniale semplice e modesto.
Quest'ultimo diviene più complesso e sfarzoso quando con la stessa festa si ricorda l'altra vittoria veneziana, quella diplomatica. Siamo ora nell'anno 1177, le due massime autorità europee firmano a Venezia la pace che pone fine alla secolare lotta tra Papato e Impero: mediatore tra Papa Alessandro III e Federico Barbarossa è il doge Sebastiano Ziani.

Il Papa riconoscente ai veneziani, colma la città di doni e consegna al Doge Ziani un anello benedetto pronunciando le parole: " Ricevilo in pegno della sovranità che Voi ed i successori Vostri avrete perpetuamente sul Mare" e, secondo il Sanudo, si precisava anche un invito a nozze "... lo sposasse lo Mar si come l'omo sposa la dona per esser so signor".
E così l' iniziale visita al mare e la sua benedizione si trasformano in un atto di investitura e di possesso: ormai il dominio veneziano dell'Adriatico è riconosciuto dalle due massime potenze europee del tempo.

La cerimonia

Il giorno dea Sensa (dell’Ascensione) il Bucintoro veniva portato davanti alla piazzetta: lì aspettava l'imbarco del doge e del Consiglio, insieme agli ospiti illustri e agli ambasciatori stranieri.

Il corteo era composto dai comandadori, dagli scudieri, dai canonici, dai chierici, dai cancellieri. Durante il viaggio i musici della cappella marciana intonavano madrigali.

Superata l’isola di S. Elena, il Bucintoro veniva raggiunto da un’imbarcazione col Patriarca che, salito a bordo, benediceva il mare. Immediatamente dopo il doge gettava l’anello in acqua, a suggello del matrimonio.

Lo sposalizio del mare

Con questo articolato rito il Serenissimo Doge voleva dimostrare il fondamento giuridico del dominio del golfo.

Probabilmente la cerimonia, al di là della leggenda e della tradizione, aveva precedenti origini bizantine, oppure si innestava su antichi riti pagani propiziatori.

Il doge, con il seguito, si imbarcava sul Bucintoro e, raggiunta la bocca di porto di San Nicolò, gettava in mare un anello d’oro.

Il Bucintoro era seguito da un folto e colorato corteo di barche ornate a festa, con i rappresentanti dei mestieri e delle principali corporazioni cittadine.


Il Bucintoro
Era l’imbarcazione di rappresentanza della Serenissima ed evocava, coi suoi addobbi sfarzosi, il fasto e il prestigio della Repubblica.

Era utilizzata nei cortei acquei per accogliere le ambascerie e le più alte personalità dell’epoca, nelle feste e principalmente nel giorno dell’Ascensione.
Nel corso dei secoli ne furono fabbricati 4 esemplari: il primo, le cui notizie risalgono all’anno 1311, era mosso a rimorchio, il secondo risale all’anno 1520, il terzo al 1605 ma il più maestoso e imponente venne varato nel 1728 sotto il Doge Alvise Mocenigo. Era lungo 43,80 metri, largo 7,31 e alto 8,35 metri; aveva 42 remi, ciascuno azionato da 4 vogatori ed era a due piani: l’inferiore era per i rematori, quello superiore, coperto da un baldacchino che formava una grande sala decorata dalle sculture del Maestro Corradini e interamente rivestito in velluto rosso con 90 seggi e 48 finestre, era riservato alle massime autorità della Repubblica e culminava a poppa con il fastoso trono del Doge. La prua, ornata da un incredibile trofeo di statue simboliche, di volute e di intarsi, aveva al sommo la statua di Venezia sotto forma di Giustizia, mentre davanti si protendevano due speroni, sul maggiore dei quali era il Leone di San Marco, accompagnato da altre fantasie. Un alto pennone sormontava la nave e su di esso veniva issato lo stendardo ducale a sei code. Il Bucintoro era riservato solo ad occasioni eccezionali come ricevere personaggi importanti, per l’entrata del neoeletto Doge a Palazzo Ducale e, chiaramente, per la Festa della Sensa.

Il Bucintoro era riservato solo ad occasioni eccezionali, come ricevere personaggi importanti, per l’entrata del neoletto Doge a Palazzo Ducale e chiaramente per la Festa della Sensa. In quel giorno infatti il Bucintoro, seguito da un corteo acqueo affollato di imbarcazioni di ogni tipo con tutti i veneziani stretti attorno, da Piazza San Marco arrivava all’altezza del Forte di Sant’Andrea, il Doge quindi gettava in acqua un anello d’oro pronunciando la secolare formula "Desponsamus te mare, in signum veri perpertuique dominii" .

L’ultima uscita del Bucintoro risale alla Festa della Sensa del 1796; dopo la caduta della Serenissima Repubblica, il 9 gennaio 1798 soldati francesi ridussero a piccoli pezzi tutti gli splendidi intagli e quanto c’era di dorato, portarono il tutto all’isola di San Giorgio Maggiore e dettero fuoco per ricavarne l’oro. La densa colonna di fumo che si levava dall’isola fu vista ben presto dai cittadini che si fermavano stupiti nella piazzetta, ed in tutta la città corse la voce: "Bruciano il Bucintoro ! ".



IL Buncitoro (Canaletto)






Keko [SM=x629242]
02/06/2006 21:48
 
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Il 3 settembre che festa ricorre?
Io sapevo lo sposalizio del mare?
Ci sono stata 28 anni fà e non mi ricordo nulla
ehehehh solo una gran folla
grazie [SM=x629188]
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02/06/2006 22:01
 
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Re:

Scritto da: Ahamiah 02/06/2006 21.48
Il 3 settembre che festa ricorre?
Io sapevo lo sposalizio del mare?
Ci sono stata 28 anni fà e non mi ricordo nulla
ehehehh solo una gran folla
grazie [SM=x629188]



Il 3 di settembre è la Festa della "Regata Storica" uno dei momenti più spettacolari, pittoreschi e coinvolgenti della vita dei veneziani.......


keko [SM=g27823]
02/06/2006 22:08
 
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Grazie mille..
tornero certamente a Venezia
ma con un altro spirito questa volta
e mi godrò pienamente la vs festa [SM=x629186]
Modificato da Ahamiah 02/06/2006 22.09
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03/06/2006 10:56
 
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Grazie, zio keko...
conoscevo la regata storica, ma ignoravo perfino il nome della dea Sensa..

Grazie [SM=g27822]

ti faccio, anzi vi faccio conoscere un paese bellissimo, in Montenegro, dove amo passeggiare, anche perchè abito lì vicino.
E anche lì avete messo mano, voi veneti.. [SM=g27828] (sezione alle falde del kilimangiaro [SM=x629142] )

sono sicura ti piacerà, lo pubblico col cuore..proprio come fai tu [SM=g27822] (anche se a te riesce meglio [SM=g27817] [SM=g27819] )




Modificato da @Ljuba@ 03/06/2006 10.57
03/06/2006 15:23
 
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grazie mia dolce nipotina......ho fatto solo un errore...ho scritto una cosa in veneto.... mi spiego:

"dea" non come Dea ma come "della"..... Festa della "Sensa"




Scusami ma voi romani avete un certo feeling con l'Olimpo eheheheh........!!!!!!!!!!!


zio Keko [SM=x629188]
03/06/2006 18:36
 
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aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh

ho capito [SM=g27828]

che figura...in effetti, sta dea non mi tornava.... [SM=x629226] ljuba [SM=g27825]

che figura [SM=x629134]

:wc:

è che non mastico bene la lingua veneziana, sorry....so dire solo tosa, ciapa la strasse....(imparato a Schio [SM=g27819] )che sarebbe prendi lo straccio...e stop..però parlato lo capisco, giurooo [SM=x629181]

[SM=x629190]
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