questo è uno dei dipinti che particolarmente
mi fa pensare
CADUTA DELL'ANGELO
oil on canvas, 148 x 166
1923-1933-1947
Basilea, Kunstmuseum
sembra un diario cifrato, il cielo nero avvolge,come se non ci fosse più il tempo, la figura dell'angelo dalle lunghe ali rosse che non riescono più a librarsi in volo.Il pendolo, dal movimento impazzito, sembra accompagnare la sua discesa. A fianco dell'angelo, un uomo del volto di un colore verde tenuo, con un bastone da passeggio che fluttua nell'aria densa e oscura.Il rabbino che guarda lontano, oltre la mucca gialla.mentre un violino muto e solitario si adagia sui tetti di una città grigia e vuota.Mentre il gruppo della Vergine col bimbo sembra andare verso l'alto ed è separato dal Cristo, ancora vivo sulla croce, dalla luce della candela.
Nella tela c'è tutto il mondo dell'artista, come un diario e chi lo conosce riesce a capire la sua vita interiore,le sue speranze, il dramma della società in cui vive. In questa opera egli racconta e ferma sulla tela venticinque anni di coinvolgimento diretto e personale nella crudeltà di un'epoca triste, dominata dalla brutalità della guerra e dall'odio dell'uomo per l'uomo.