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Invidia/divorarsi la psiche

Ultimo Aggiornamento: 20/07/2006 22:28
16/07/2006 12:17
 
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Freud fu il primo a parlarne e ad attribuirle un significato sessuale, secondo Freud,infatti, l'invidia era uno dei segni distintivi della personalità femminile. Nel passaggio dall'infanzia all'adolescenza i bambini sperimentano la loro diversa identità sessuale: le femmine attraverso l'invidia per il pene, i maschi attraverso la paura, intesa come frustrazione o castrazione.
Naturalmente queste teorie sono state poi criticate e in parte superate, ma mantengono una percentuale di verità.
Lo conferma un'indagine di novembre 2000, realizzata dall'Istituto di Marketing Sociale (Ims), secondo la quale di invidia soffrono nove donne su dieci. I dati emersi da 500 interviste mostrano anche che la diffusione di questo sentimento è assolutamente eterogenea: colpisce indipendentemente dall'età, dal ceto sociale e dal livello culturale. L'invidia è rivolta quasi esclusivamente verso le altre donne, ecco in ordine decrescente gli "oggetti del desiderio" che scatenano il peccato di cui più ci si vergogna:

La fortuna di avere un uomo bello e soprattutto benestante 37%
La bellezza delle altre 32%
Il fascino delle altre 29%
La capacità deduttiva delle amiche 25%
La serenità delle amiche 23%
La felicità delle amiche 20%
La vita sociale più intensa delle amiche 18%

[Modificato da sole281 16/07/2006 12.18]

16/07/2006 12:23
 
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Difficile quindi pensare ad una solidarietà femminile, sul modello del cameratismo maschile, dato che l'invidia avvelena persino l'armonia dei rapporti di amicizia.
Il partner, contrariamente alle teorie di Freud, è invidiato solo dal 14% delle donne e solo quando occupa una posizione sociale più elevata. Nemmeno i legami famigliari restano esclusi: il 7% delle mamme invidia la giovinezza e la bellezza della propria figlia.
All'invidia si accompagnano poi anche inquietanti fantasie distruttive. Molte donne, infatti, sognano che la rivale sparisca (43 %), che le succeda qualcosa di sgradevole (38%), che perda improvvisamente le motivazioni del proprio vantaggio (37%), che venga abbandonata dal proprio partner (32%).
Non sembra uno dei peccati peggiori eppure è molto grave perché, prima che nei confronti degli altri, può segnare negativamente l'intera esistenza di chi lo prova. Sentimento molto diffuso, come si è visto, ma difficile da individuare: non viene quasi mai dichiarato per non rivelare il senso d'inferiorità che sottintende. L'invidioso infatti non è mai soddisfatto di sé, si vede dei limiti, reali o presunti, mentre riconosce solo negli altri le doti e i riconoscimenti che vorrebbe possedere. Vergognandosi della sua inadeguatezza, che attribuisce all'ingiustizia del giudizio altrui, non tenta di migliorarsi ma si augura solo che gli altri cadano al suo stesso livello. Così facendo si condanna a una vita meschina e piena di rancore, l'invidia è malevola e consuma perché non si sfoga mai, non si placa, citando un vecchio proverbio "L'invidia è così magra e pallida perché morde e non mangia".
La psichiatria, nell'ambito dei comportamenti deviati, ha associato l'invidia, di volta in volta, a conflitti interpersonali, bassa autostima, depressione, ansia, aggressività e comportamenti criminali, come il vandalismo e persino l'omicidio. Tuttavia l'unica definizione accettata è quella di comportamento socialmente inaccettabile, in quanto distruttivo e non costruttivo, eccezion fatta per il disturbo di personalità narcisistica, formalmente associato all'invidia.
Diventa malattia, invece, in un caso particolare, classificato come invidia maligna, cioè patologica. Si tratta di una regressione del sentimento al suo stadio primordiale, caratterizzato da ostilità, avversione, antipatia, odio molto intensi, in cui prevale, quindi, l'istinto aggressivo. Il soggetto identifica ciò che l'oggetto della sua invidia possiede, non tanto come qualcosa di intensamente desiderato, ma addirittura come qualcosa che gli è stato rubato. In conseguenza di questa percezione distorta della realtà, l'invidioso si sente deluso e attaccato e, per difendersi, reagisce in maniera ostile. L'aggressività di questi soggetti può essere anche solo emotiva, non necessariamente materiale, tuttavia si oppone strenuamente ai tentativi di psicoterapia.
Eur Psychiatry 2000 Jun;15 Suppl 1:15-21 Envy manifestations and personality disorders
16/07/2006 23:50
 
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sole tu scrivi:

"Difficile quindi pensare ad una solidarietà femminile, sul modello del cameratismo maschile, dato che l'invidia avvelena persino l'armonia dei rapporti di amicizia"

io non so se sei d'accordo a questa teoria di Freud.. ma personalmente nn la condivido.. nn so tu
ciao
[SM=x629181]
16/07/2006 23:56
 
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Re:

Scritto da: =diabolick= 16/07/2006 23.50
sole tu scrivi:

"Difficile quindi pensare ad una solidarietà femminile, sul modello del cameratismo maschile, dato che l'invidia avvelena persino l'armonia dei rapporti di amicizia"

io non so se sei d'accordo a questa teoria di Freud.. ma personalmente nn la condivido.. nn so tu
ciao
[SM=x629181]


Io non sono Freudiana ma Junghiana....Jung fu(per la cronaca)allievo di Freud...
In questo caso,e com ho sempre scritto in più post,io che nn credo assolutissimamente alla solidarietà femminile mi trovo in accordo con Freud si...
17/07/2006 00:01
 
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ti rispondo con un ..... accipicchia ehhehe
[SM=x629181]
17/07/2006 16:26
 
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imbrattatele
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Mi permetto di dubitare sulla teoria che accredita alla personalità femminile l'invidia come segno distintivo.
Forse è più facile vederlo, ma non lo ritengo così esclusivo.
Per quel poco che posso aver visto io darei quasi questo cattivo modo di essere al 50 e 50.
Se ci sono altri modi di vedere la questione fatemelo sapere, le teorie non prese come oro colato sono sempre un buon argomento di discussione.
Quack
17/07/2006 16:46
 
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pittore
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Re:

Scritto da: paperetto 17/07/2006 16.26
Mi permetto di dubitare sulla teoria che accredita alla personalità femminile l'invidia come segno distintivo.
Forse è più facile vederlo, ma non lo ritengo così esclusivo.
Per quel poco che posso aver visto io darei quasi questo cattivo modo di essere al 50 e 50.
Se ci sono altri modi di vedere la questione fatemelo sapere, le teorie non prese come oro colato sono sempre un buon argomento di discussione.
Quack



Concordo [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]

Forse perchè non mi ritengo seguace di nessun filosofo, psicilogo o pensatore... è ovvio che qualche preferenza ce l'ho, ma perchè magari trovo qualche affinità di pensiero.
Detto questo trovo assurdo generalizzare, l'ho già detto più volte.
Le nostre opinioni si fondano su esperienze personali che sono quindi uniche e non globalizzabili all'intera umanità.

Sole, la tua sperienza ti porta ad affermare quanto su hai detto, cosa che non condivido in quanto il mio vissuto mi ha portato a vedere donne invidiose e donne complici, uomini invidiosi e uomini complici...non vedo l'invidia come un segno distintivo femminile.

Un abbraccio [SM=x629150]

Rosy :angelino:

La vita non è che la continua meraviglia di esistere. (Tagore)
18/07/2006 01:41
 
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Re:

Scritto da: =diabolick= 17/07/2006 0.01
ti rispondo con un ..... accipicchia ehhehe
[SM=x629181]



C'è qualcosa che non hai capito o io non ho capito te? eheheheh
18/07/2006 01:44
 
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Re: Re:

Scritto da: contaminata 17/07/2006 16.46
Sole, la tua sperienza ti porta ad affermare quanto su hai detto, cosa che non condivido in quanto il mio vissuto mi ha portato a vedere donne invidiose e donne complici, uomini invidiosi e uomini complici...non vedo l'invidia come un segno distintivo femminile.

Un abbraccio [SM=x629150]

Rosy :angelino:



Ecco Conty tu lo hai detto appunto è una mia esperienza che immancabilmente si ripete nel tempo,questa fa si che io me ne convinca sempre più [SM=g27823] poi è ovvio che ognuno di noi vive e parla per proprie esperienze vissute...ma credo anche che non sia un caso che ci siano più filosofi e/o studiosi che lo affermino... [SM=x629132] detto questo è ovvio ch resta sempre un mio pensiero che può essere non condivibile.
Un abbraccio a te bella :angelino:
20/07/2006 22:28
 
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Siete o non siete invidiosi?:

Fatevi sto test


il mio risultato:
Il tuo punteggio è di 14

Non si può proprio dire che vi lasciate dominare dall'invidia! Il successo degli altri vi lascia indifferenti e provate una sincera contentezza quando gli altri si affermano. Attenzione: anche voi dovete avere dei successi in questo mondo!
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