chico, moeghea de fare el mona (andiamo Francesco, smettila di fare il mona)
tradurre il venetissimo termine mona nn è cosa facile, vuol dire un milione di cose, e dipende da come è detto nel momento e nel contesto in cui viene pronunciato; addosso a me nella frase riportata potrebbe essere considerato come “elemento ke nn riesce a fare lo stupido anke quando dovrebbe, agli okki del mondo, fare il serio”
ehi, ke ci posso fare se nn riesco a crescere, ma ke dico, ke posso farci se nn voglio crescere…
… e perkè cavolo dovrei?
sto troppo bene così, anke se sembro magari un po’ strambo, un animo ke nn vuole credere nn si possa continuare a vivere in un mondo dove tutto sommato il peso giusto può essere visto in modo diverso dallo standard
ecco, dai, sparate le solite bordate, le classike frasi sull’incosistenza dell’uomo bambino, tacciato e vilipeso a mò di lupo mannaro
scava scava nn faccio ke proteggermi dal sistema protettivo ke si sviluppa nel corso della crescita umana, do un bel po’ di calci alle maskere, alle corazze, al sistema protettivo infido del “ehi, viviamo in mezzo agli altri e dobbiamo anke saperci proteggere e adeguare”
i cresci e i proteggi soffokano, preferisco resistere e sorridere, salutare dal finestrino il mondo dei “grandi”, degli “adulti”, dei “seri e responsabili”, ma con una piccola differenza dal “simpatico e incapace” a cui sicuramente ki legge sta pensando, ke vi piaccia o no, perkè qui sta il punto davvero da molti considerato impossibile, resto a sorridere sapendo però prendere decisioni, sapendomi assumere responsabilità, sapendomi sacrificare, e ki ne ha più ne metta.
ciao ciao by
chicom