...la pittura del '300 a Venezia
Il fondatore della scuola veneziana fu Paolo Veneziano. Questo non significa che prima di lui non si fosse fatta pittura a Venezia. Si conservano resti d’un ciclo di ieratici affreschi romanici, di alta qualità, ai Ss. Apostoli, e frammenti d’un altro ciclo pieno di grazia, più sofisticato, a Zan Degola; ma Paolo Veneziano, come Gimabue e Duccio a Firenze e Siena, è il primo artista con una personalità a tutto tondo, individuabile, il cui stile e sviluppo possano essere ricostruiti e discussi.
Un’influenza che ci potrebbe aspettare, quella di Giotto, è quasi del tutto assente dallo stile di Paolo. Benché Giotto avesse dipinto nella vicina Padova uno dei più grandi cicli di affreschi della scuola toscana, solo l’iconografia delle scene esercitò una notevole influenza sull’arte veneziana. La solidità delle figure di Giotto e lo spazio nitidamente costruito in cui si muovono non interessavano gli artisti lagunari, e nulla più dell’indipendenza della scuola veneziana testimonia la sua quasi totale indifferenza al messaggio stilistico di quei capolavori. Nell’opera di Paolo è già chiara l’alternativa veneziana allo stile di Giotto, come possiamo vedere nelle scene narrative che dipinse per la Coperta della Pala d’Oro. In una di esse, in cui san Marco salva miracolosamente una nave tra scogli infidi, Paolo crea per mezzo del colore un immediato senso di spazio e aria marina, mettendo a contrasto il verde-azzurro intenso del mare con il caldo rosso-ocra degli scogli.
San marco salva una nave dal naufragio 1345
Keko