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Kobra deve vivere

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2006 15:43
18/11/2006 15:43
 
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Kobra deve vivere


"Sono un essere umano come voi." Non voglio morire. Ma attualmente, somiglio più ad un corpo senza vita che ha dimenticato la felicità e il sorriso e che è terrorizzata dalla sua esecuzione... Sono soltanto ad un passo dalla morte. Come tutti voi, ho timore di morire. Aiutatemi perché questa non sia la mia ultima lettera. Molto spesso sfuggo con il pensiero e sogno che la mia vita ha seguito un cammino diverso. Sogno di potere finire i miei studi pre universitari. Sogno di non essere forzata a lavorare e servire la famiglia del mio marito. Sogno di non avere raggiunto il limite della pazzia. Ma ho così tanto sofferto. Sono una vera vittima. Ed è questa vittima che impiccheranno fino alla sua morte. Non è la sorte che merito. In questi giorni di terrore e d'orrore, mi giro ancora una volta verso di voi. Ringrazio tutti i mass media, giornali e persone che mi hanno sostenuto e che hanno protestato ' Kobra non deve essere impiccata'.


Questa volta, forse l'ultimo, vi chiedo di compiere un ultimo sforzo per me perché non sia impiccata e che abbia una possibilità di essere libera. Nei miei sogni, penso sempre alla libertà e ad una bella vita dopo tutto quello. Ho sufficientemente sofferto. Aiutatemi perché quest'incubo orribile che mi ha così spesso perseguito nel mio sonno e mi ha svegliato gridando, non diventi realtà. Aiutatemi a sfuggire alla morte. Fate tutto il vostro possibile, ci resta poco tempo. Ogni secondo che passa mi ricorda che la morte è vicina. Per favore aiutate a sfuggire dalla morte e da quest'esecuzione. Maledico questa fune e questa gru. Voglio vivere. Tutte le altre vie mi sono chiuse. Nessuno non è là per me. La mia sola speranza risiede nella gente e nei miei simili. Voglio stringere mio padre e la mia madre nelle mie braccia. Infine, vorrei ringraziare la mia famiglia ed ogni persona che lotta per salvare la mia vita e per tutti i loro sforzi."

Questa è la lettera di Kobra Rahmanpour, una ragazza iraniana di circa 24 anni, condannata a morte dalla legge islamica per aver ucciso la suocera in un momento di grande disperazione quando aveva 19 anni. La ragazza si sposò con un uomo più vecchio di lei contro la sua volontà dietro la pressione dei suoi genitori, a causa della povertà della sua famiglia, ed è stata vittima di violenza domestica e abusi durante il suo matrimonio. Subì violenze e soprusi quotidiane da parte del marito e della suocera che trasformarono la sua esistenza in un calvario continuo.

Nel 2003, la sentenza è stata confermata dalla Corte suprema. Ha detto di avere agito in legittima difesa dopo che la sua suocera ha tentato di attaccarla con un coltello da cucina. Non ha avuto accesso ad un avvocato prima dell'apertura del suo processo.

Si prevedeva che Kobra Rahmanpour fosse impiccata il 31 dicembre 2003. Tuttavia, questo giorno, il giudice dell'Ufficio per l'esecuzione delle pene ha confermato ad un giornalista dell’agenzia ISNA, Iranian Students'News Agency, che l'esecuzione era stata annullata perché le autorità carcerarie non erano sufficientemente fornite per questa esecuzione (non disponevano apparentemente di dispositivi d'ancoraggio per condurla nel sito dell'esecuzione).

L'unica possibilità di salvarsi sarebbe quella di ricevere il perdono da parte del marito, cosa che lui ha negato assolutamente.

L'Ufficio per l'esecuzione delle CONDANNE, che attua le esecuzioni, ha fissato il termine del 12 ottobre perché la famiglia della vittima dell'omicidio decida di rinunciare al suo diritto di vedere Kobra Rahmanpour e di richiedere il pagamento della diyeh (prezzo del sangue). Se i familiare della vittima insistono a volere l'esecuzione, ci sono grandi possibilità che questa abbia luogo poco dopo il 12 ottobre.

Se potete inviate questo appello:

KOBRA DEVE VIVERE

all'

ALL’AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA ISLAMICA DELL’IRAN A ROMA


Via Nomentana 361/363 – 00162 fax 06-86328492


e-mail: [Email]embassiran­_rome@hotmail.com[/Email]
e-mail: info@iranembassy.it

(questi due indirizzi email forse non sono più validi perchè le email mi sono tornate indietro)


OPPURE A ZAPPING

e-mail: zapping@rai.it (questo funziona)
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