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Michelangelo

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2007 00:18
06/02/2007 21:18
 
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Vasari ne "Le Vite" così scrive: "Michelagnolo ragionando col Vasari una volta per ischerzo disse: “Giorgio, sì ho nulla di buono nell'ingegno, egli è venuto dal nascere nella sottilità dell'aria del vostro paese d'Arezzo, così come anche tirai dal latte della mia balia gli scarpegli e 'l mazzuolo con che io fo le figure".
Scultura, pittura, architettura, in ciascuna disciplina Michelangelo ha espresso capolavori che sono diventati patrimonio dell'umanità. Formatosi nella bottega del Ghirlandaio e sulle opere dei mestri fiorentini, visse presso la corte medicea fino al 1494. Dopo varie esperienze a Bologna e Roma, fu al servizio di diversi Papi, realizzando fra l’altro la Pietà e gli affreschi della Cappella Sistina.
Parliamo adesso della cucina quotidiana del tempo di Michelangelo, dove abbondavano pane integrale, pesce, formaggio e zuppe d’erbe e legumi.
L’artista, anche se riceveva lauti compensi, era ritenuto un parsimonioso ed usava mangiare semplice.
Questo il suo probabile menù giornaliero:
Colazione de lo mattino
Pani dua
un boccal de vino
una aringa
A lo mezzogiorno
tortelli
una salata
quattro pani
un boccal di tondo
un quartuccio di bruscino (raviggiolo)


06/02/2007 21:19
 
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Zuppa di Michelangelo
Mettere in ammollo delle lenticchie e del farro per mezz'ora.
In una pentola di terracotta imbiondire nello strutto dello scalogno, ed insaporire con zenzero e sale.
Scolare le lenticchie ed il farro e metterli a tostare nella pentola, avendo cura di girare per legare con il soffritto.
Ultimare la cottura aggiungendo acqua tiepida e del cavolo tagliato in pezzi.
Servire la zuppa calda, eventualmente arricchita con un filo d'olio crudo e un po' di pepe.
06/02/2007 21:21
 
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LARDO di COLONNATA cibo per Michelangelo
Nel passato il lardo, un salume semplice e povero, sulle Apuane era il più umile degli alimenti. Non esiste una sua storia documentata, ma c’è una leggenda che lo lega ad un grande artista del Rinascimento.
In questa si narra che, quando Michelangelo saliva a Colonnata per scegliere i blocchi di marmo utili alle sue opere, faceva anche incetta di lardo del quale era ghiotto.
A fine ‘800 nelle Apuane il grasso dei maiali era chiamato "cibo degli anarchici", perché i rifugiati in montagna sopravvivevano grazie al lardo conservato sotto sale.
La tecnica per stagionare il lardo di Colonnata è rimasta per secoli identica, anche se nei primi tempi le spezie, una merce rara e costosa, furono sostituite con le diverse erbe profumate raccolte sulle rocce delle Apuane.
La preparazione del lardo di Colonnata IGP comincia dividendo un taglio di grasso di maiale in parallelepipedi dai lati regolari che poi andranno massaggiati con sale marino. Le "conche" di marmo (dove si stagionerà il lardo), saranno vigorosamente strofinate con aglio e aromi (camicia), quindi si adagierà il primo pezzo di lardo sul fondo di una mistura fatta con sale marino naturale in grani, pepe nero appena macinato, aglio fresco sbucciato, rosmarino e salvia spezzettati.
La conca verrà poi riempita a strati, alternando sempre il lardo alla mistura, e chiusa con una lastra di marmo.
Dopo almeno sei mesi il lardo sarà pronto: le sue fette saranno bianchissime, morbide, profumate, e straordinariamente dolci nonostante la grande quantità di sale impiegata.



Questa è la ricetta dei vecchi cavatori delle cave di marmo di Colonnata.
Prendere un pezzo di lardo di Colonnata e ripulirne le superfici dal rivestimento di sale e spezie raschiando con un coltello affilato.
Poi se ne taglino fettine molto sottili da assaporare su crostini di pane abbrustolito e tiepido, coperte con qualche pezzetto di pomodoro leggermente acerbo.
09/02/2007 19:11
 
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=RELEONE= LE TUE RICETTE SONO NN POCO INTERESSANTI MA DEVI APRIRE UN'ALTRO TOPIC8SEMPRE IN QUESTA CARTELLA)PERCHE' IN QUESTO SI PARLA DI MICHELANGELLO....
grazie!!!
09/02/2007 19:18
 
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ma era Michelangelo che porto' in auge la cucina siciliana...


ps.
mi hai cancellato le mie ricette? [SM=g27825]

[Modificato da =ReLeone= 09/02/2007 19.20]

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