Galileo Galilei

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sole281
00mercoledì 31 gennaio 2007 21:53
Nacque a Pisa nel 1564, dove il padre gestiva un piccolo negozio di tessuti e al tempo stesso si dilettava a comporre musica.
Scienziato, filosofo e scrittore con idee rivoluzionarie, dal carattere ironico e caustico, durante la vita ebbe non pochi nemici.
Si devono a lui l’invenzione del primo cannocchiale, la legge del pendolo e la macchina per alzare l’acqua, ma Galileo è passato alla storia anche per avere abbracciato la teoria copernicana:
«non il sole gira intorno alla terra, ma la terra e gli altri pianeti girano attorno al sole».
Nonostante fosse sincero cattolico e amico di Papa Urbano VIII, fu processato per eresia dal Santo Uffizio e costretto a presentarsi all’udienza indossando un sacco in segno di umiltà. Condannato all'abiura ed al carcere, venne costretto al confino.
Esisterebbe un curioso documento, riferito a Galileo Galilei, professore di matematica all’università di Padova. È una nota delle spese di carni acquistate presso un macellaio di Abano Terme.
I quantitativi consumati fra l’11 dicembre 1604 e il 29 gennaio 1605 sarebbero enormi per una sola persona, ma sappiamo che il grande scienziato ospitava nella sua casa padovana, secondo un’usanza dei professori del tempo, alcuni studenti dai quali riceveva in cambio una retta mensile.
Gli scolari italiani, polacchi, tedeschi, inglesi e francesi, avrebbero frequentato la “pensione” Galilei, attratti oltre che dall’amabilità del professore, anche per la qualità di vivande e vini.
Un altro aneddoto, sul rapporto dello scienziato con l’enogastronomia è riportato nel “Racconto istorico sulla vita di Galileo” di Vincenzo Viviani, che gli stette vicino dall'ottobre del 1639 fino alla morte. L’autore, ricordando la permanenza di Galileo nella villa del Chianti lo descrive:
“dilettarsi nella delicatezza de' vini e delle uve e del modo di custodire le viti, ch'egli stesso di propria mano potava e legava nelli orti".



sole281
00mercoledì 31 gennaio 2007 21:54
Galileo Galilei e la schiacciata con l’uva
Pasta di pane – olio – zucchero – uva nera
Ricetta
Lavorate la pasta del pane aggiungendo olio e zucchero.
Sul tavolo infarinato stendete metà della sfoglia, molto sottile, poi adagiatela su una teglia ben unta.
Cospargetevi sopra abbondanti chicchi d’uva, lavati, asciugati e spolverati di zucchero.
Stendete la restante pasta e fatene un altro strato, rifinendo nuovamente con uva e zucchero.
Irrorate con un filo d’olio d’oliva e cocete in forno ben caldo.
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