00 03/12/2018 04:42
Si chiamava Franco Bullone
la povertà il suo unico vestito
la speranza la dote
e tutti lo prendevano in giro
a chiedergli se avesse una vite

Fece una croce a terra col tacco della scarpa
ci sputò sopra e partì di notte, senza salutare
destinazione l'America che aveva sentito nominare
e mentre volava si sentì una rondine
che ha distrutto il suo nido
e maledice l'ultima primavera

Fece fortuna,aprì una fabbrica
e Frank Bull il suo nuovo nome
e masticò altre consonanti
disossò alcune vocali
poi le fece fischiare a parole
e man mano tutti lo rispettarono

Un giorno su una cartina geografica
vide una lingua biforcuta a raffreddarsi nel mare
riconobbe l'italia e un occhio tradì l'altro
e fece passare una goccia argentata compressa dal cuore
poi con una matita recintò il paese natio
con impeto lo scarabocchiò,cemento al sogno
di tornare a seppellire tra i fiori i ricordi

Scrisse una lettera e la spedì a se stesso
che in realtà era quello di un tempo,
partito s'era tolto a caro prezzo il dolore
pagando oltre oceano con mutuo senza fine
....la malinconia
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Da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
michael santhers