00 20/07/2006 19:43
La grafologia oltre ad essere strumento diagnostico rivelatore delle problematiche inconsce, fornisce indirettamente allo studioso di grafoanalisi, anche le basi per praticare interventi psicoterapeutici intesi a ridurre i disturbi della personalità.

Le statistiche delle problematiche psico-nervose ci dicono che, salvo i casi patologici degli psicotici, che abbisognano di interventi psicanalitici lunghi e di complessa risoluzione, i restanti casi di natura puramente nevrotica – il 90% degli analizzati in Italia - possono trarre grande beneficio dall’uso del metodo grafoterapico.

Ispirandosi ai principi del metodo “grafoterapico di “J. Alegret”, questo sito ha elaborato un metodo atto ad essere autogestito da parte di chiunque interessato risulti possedere la volontà di migliorarsi e faccia richiesta a questo sito di una preventiva analisi grafologica in tal senso.

E’ un metodo semplificato ma efficace, utilizzabile da tutti i soggetti consenzienti al trattamento: sono per lo più gli ansiosi - l’80% della popolazione delle grandi città - e tra essi sono molti i timidi, gli insicuri ed i giovani che risentono di complessi di inferiorità, non del tutto compensati.

La fase di presenza diretta dello psicoterapeuta che pratica l’ipnosi, è stata in questo metodo sostituita dall’autosuggestione dell’interessato che legge e trascrive “messaggi coinvolgenti” che gli invia il sito come forma di “Trattamento terapeutico personalizzato”. Sono messaggi che tendono ad indurlo all’autocondizionamento e fargli modificare la personalità, impegnandolo in un gioco basato sullo sforzo volitivo che impedisce agli impulsi emotivi “negativi” di manifestarsi a livello grafico. Il trattamento attiva un po’ per volta il meccanismo neuropsicologico “condizionante la personalità”, modificando coscientemente il gesto scrittorio dell’interessato facendo sì che lo stesso si auto imponga l’eliminazione di precisi “segni” grafologici, dai significati psicologici “negativi” e li sostituisca con nuovi “segni” atti a far volgere al positivo l’insieme della scrittura ed indirettamente la personalità.

E’ un allenamento che fa leva sul desiderio dell’interessato di migliorarsi e quindi sulla capacità soggettiva di autoimporsi il diretto controllo cosciente della propria personalità. Di solito il soggetto non vuole condividere con terzi l’esperienza delle esercitazioni di scrittura previste dal metodo, ma in molti casi è stato formato un gruppo di soggetti cui è stato assegnato un insegnante coordinatore capace sia di interpretare il trattamento, che di affiancare ed incoraggiare (1).

La validità del metodo sta nella sua rigorosità e semplicità: il trattamento, una volta impostato, può proseguire fino al raggiungimento dello scopo, in modo autonomo, riservato e senza alcuna spesa ulteriore. Certamente all’inizio, essendo una terapia basata sull’esercizio “conscio” non ha immediati effetti sulla personalità, ma quando le modifiche indotte nella scrittura raggiungono l’automatismo del gesto scrittorio diventando opera dell’inconscio, allora ecco che appaiono evidenti anche i mutamenti indotti nel carattere.

Il metodo punta ad ottenere la modifica permanente di uno od al massimo due gruppi di non più di due segni grafologici ciascuno. In pratica vengono “trattati” solo segni tra loro correlati, attorno ai quali viene costruito il “messaggio” strutturato in modo “elementare” ma chiaramente motivato nelle indicazioni terapeutiche che lo finalizzano.

I messaggi mirano ad un preciso scopo e tra questi il più frequente è il ristabilimento dell’autostima nel soggetto che è la motivazione principe in terapia della psiche.