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Quando un’ombra vedrai danzare sulla luna,

quando i sepolcri tremeranno,

quando il gelo avvolgerà questo pianeta antico,

quando s’infuocherà il cielo,

quando vedrai danzare gli animali più feroci,

quando sangue pioverà dal cielo,

quando gli uomini saranno tutti morti,

allora tu potrai gridare,

allora io potrò vederti, toccarti, baciarti.



Non importa se ora la tua tomba

è sporca è abbandonata è profanata;

non importa, quel giorno verrà.



Senti?

Proserpina è frustata da Plutone,

ma non grida, non piange:

è lei che invoca quella frusta, quelle pene.

Vedi?

Troia è in fiamme

per colpa di una sola donna.

Vedi, vedi ora.

La Germania sta per conquistare

tutto questo miserabile pianeta.

Ma guarda! La Germania è in catene.

Ed ora non guardare, non guardare più:

chiudi gli occhi e dormi.

Quel giorno non è lontano.

Ora, dormi. Dormi.


Scherzo n.14

[da Opera Settima, 1967. Scherzo sul Prometeo di Franz Liszt].